No, c’è di più! C’è qualcosa di molto più grave, qualcosa - TopicsExpress



          

No, c’è di più! C’è qualcosa di molto più grave, qualcosa che, personalmente, mi ha colpito di più dei € 17.000 arrivati sul mio conto dopo il primo mese mezzo di attività. Non è richiesto nessun curriculum, nessun titolo, nessuna capacità particolare. Dirò di più: nella stessa misura in cui, nella vita normale, si richiedono titoli su titoli, abilitazioni, esperienza, referenze per fare qualsiasi lavoro, ugualmente in questo fantastico mondo del Parlamento nessuno è interessato a sapere di cosa ti occupi, se hai studiato o lavorato in un settore che sia perlomeno affine a quello della commissione in cui andrai a lavorare. E così capita che io, insegnante laureata e dottoranda in lettere classiche, finisca nella commissione finanze senza che questo faccia alcun tipo di scalpore. A me che mi preoccupo della mia inadeguatezza e del contributo che non posso apportare in quella Commissione, la dipendente della Camera risponde “non si preoccupi, non serve avere competenze, l’aiutiamo noi, ci sono fior fior di tecnici per questo, voi siete i parlamentari”. Io, ingenuamente, credevo che un parlamentare dovesse quantomeno conoscere l’abc della propria commissione… Invece il suo ruolo può allontanarsi molto dall’essere foriero di idee innovative o frutto di studio personale. Il suo è un banale ruolo di rappresentanza. Senza contare che, tra le miriadi di collaboratori e tecnici di cui è attorniato, difficilmente egli usa il suo ingegno anche solo per scrivere i discorsi che pronuncia in aula con l’enfasi di un novello Cicerone davanti al suo Catilina redivivo. Sarebbe auspicabile un minimo di equità e di decenza anche solo per riequilibrare l’ingiusta differenza di trattamento con il mondo reale in cui ormai sono richieste qualifiche anche per svolgere il mestiere più instabile e peggio retribuito di tutti.
Posted on: Mon, 14 Oct 2013 23:08:40 +0000

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