PEDALATA DI FERRAGOSTO … A NORD DI FALCONARA …. Attraversare - TopicsExpress



          

PEDALATA DI FERRAGOSTO … A NORD DI FALCONARA …. Attraversare insieme le questioni più urgenti…costruendo partecipazione. Complice il calo delle temperature e la voglia di fare quattro pedalate, la sera del 14 agosto ho ripreso al bici e sono andato nella zona a nord di Falconara: via Castellaraccia, via Conventino, via Fiume, ponte ciclabile sull’Esino, parco del Cormorano, Chiaravalle, Via Fossatello e ritorno a casa attraversando il quartiere di Villanova. Mentre pedalo, osservo e …penso. La zona a nord della città è una zona carica…di questioni importanti: la raffineria (con tutte le preoccupazioni per il futuro dei lavoratori e della nostra città), la ex Montedison (da bonificare, con i senza dimora rumeni che al frequentano), la prostituzione in strada e infine (ciliegina sulla torta) il by pass ferroviario alle porte (sono arrivate da RFI le lettere alla famiglie e ai proprietari per gli espropri). Mentre transito di fianco all’API cerco di accelerare per evitare un forte odore acre che il vento spinge verso terra. Sono le 19 la gente rientra a casa e stende gli asciugamani del mare. Qualche bambino si attarda a giocare a pallone davanti alla porta di casa. Una prostituta appena arrivata inizia a prendere posto sulla “sua” piazzola. 2 autobotti stanno entrando nel parcheggio. 3 rumeni, dopo una giornata di accattonaggio, rientrano a piedi verso la ex Montedison. Fuori del circolo 3 uomini di una certa età sorseggiano una birra fresca. Alcuni pescatori ritornano dai laghetti di pesca sportiva. 2 ragazze fanno footing. Le auto si incolonnano di rientro da Senigallia. Il sole si sta abbassando quasi per vedere quello che succede in questo fazzoletto di terra a nord di Falconara. Un territorio messo a dura prova da fattori economici, ambientali e sociali che hanno condizionato la vivibilità della zona e della città e rischiano di condizionarla pesantemente anche per il futuro: pensiamo al by pass ferroviario che deturperà ulteriormente questa parte della nostra città facendo tramontare definitivamente l’arretramento della ferrovia da Marina di Montemarciano a Chiaravalle (tra l’altro all’incirca con lo stesso costo). E tutto sotto la parola magica “pubblica utilità” con cui si faranno eseguire gli espropri di case e terreni. Si ma: utilità ma di chi? Mi chiedo: perché tutto questo? Qui non farò un’analisi approfondita della problematica e delle responsabilità politiche di chi non ha ostacolato il progetto del by pass ferroviario. Una sola riflessione sui Falconaresi che non sono né sciocchi né superficiali, ma forse un po’ distratti o forse un po’ assuefatti da una devastazione del territorio già avvenuta e che non sembra arrestarsi. Come quando ti si rompono le scarpe e dici “pazienza le userò per il lavoro” e da quel momento tu inizi a non tenerci più per quel paio di scarpe. Si sporcheranno, si lacereranno…ma sono già rotte e tutto ciò che subiscono a te importa di meno…non ci tieni più insomma…ci sono ma è come se fossero perse…Mi sembra che sia un po’ così per i falconaresi, che dovrebbero essere aiutati da un forte lavoro culturale (pensiamo al Comune, alla scuola, alle agenzie educative, alle associazioni culturali e sociali, alle parrocchie, ecc.) a recuperare il loro senso di appartenenza ad una città cresciuta troppo in fretta e con molte matrici culturali: molti cittadini sono originari di altre città marchigiane, molti altri vengono da diverse regioni italiane, ed altri ancora vengono da altre nazioni. Quando dico cultura intendo un lavoro costante e serio che offra strumenti per capire ciò che accade e per imbastire un’azione collettiva. Occorre alimentare la voglia di sentirci parte attiva del nostro territorio e attraversare insieme quelle questioni che interpellano il nostro presente e il nostro futuro. E’ urgente a mio avviso attivare o rivitalizzare quelle palestre di “cittadinanza attiva” che ridanno dignità alla nostra storia con il contributo di tutti. Di questo ha urgentemente bisogno la nostra città: costruire partecipazione nel tempo della vulnerabilità, come suggeriscono gli amici di spazio comune. spaziocomune.eu/wp-content/uploads/download-manager-files/supplemento%20animazione%20sociale.pdf Non c’è tempo da perdere, non possiamo più attardarci dopo i fuochi di ferragosto ai commenti di sempre: “erano meglio quelli dell’anno scorso!”. Le questioni ci interpellano e attendono urgentemente una nostra risposta che non può più essere delegata.
Posted on: Fri, 16 Aug 2013 22:02:53 +0000

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