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PROFILASSI I metodi fino ad oggi usati per prevenire la leishamaniosi sono stati i seguenti: 1 – Far dormire il cane in casa 2 – Uso di zanzariere e di repellenti 3 – Evitare di portare il cane in zone endemiche (purtroppo ormai quasi inutile, data la diffusione quasi globale della malattia) 4 – Uso di antiparassitari specifici (in particolare Scalibor e Advantix, gli unici due testati sul campo per i flebotomi) A questo punto è arrivato il (presunto) VACCINO… che ha aperto grandi speranze nel cuore dei cinofili. Ma… purtroppo ci sono molti “ma”. Prima di cosiderare tutti pro e i contro, bisogna però fare un piccolo excursus sui… Metodi diagnostici Nel caso della Leishmania la diagnosi può essere fatta tramite: 1 – agoaspirato linfonodolale, o a livello di midollo o a livello cutaneo viene analizzato istologicamente. 2 – agoaspirato, da cui si ricava materiale cellulare che viene utilizzato per cercare materiale molecolare del parassita (dna) tramite la tecnica della PCR. Il risultato mi dice che c’è il DNA e questo può significare due cose: a) il parassita è entrato ed è stato distrutto e ne è rimasto qualche frammento genico non ancora degradato; b)il parassita è entrato, è vivo e sta replicando. 3 - tecnica IFAT (immunofluorescenza con anticorpi): permette di dire se c’è e quanta ce n’è (analisi sia qualitativa che quantitativa): è una diagnosi sierologica per la quale serve il siero (ricavato dal prelievo di sangue) del cane. La diagnosi in questo caso è valida anche per cani asintomatici. Il meccanismo è il seguente: prendo un vetrino su cui ho messo dei promastigoti morti e ci metto sopra il siero del mio cane, all’interno del quale, se ci sono anticorpi (dovuti al fatto che il mio cane è infetto e risponde con risposta anticorpale, quindi sarà recettivo), questi andranno a legarsi ai promastigoti presenti. A questo punto aggiungo anticorpi flurescenti (presi in laboratorio) che si vanno a legare specificatamente agli anticorpi che il cane ha prodotto per leishmania ( i quali sono a loro volta legati ai promastigoti). Valutando il tutto sotto il microscopio a fluorescenza, il risultato dell’analisi mi fornirà un titolo anticorpale il cui range dice che: - se è inferiore a 1:40 il mio cane è negativo (non è infetto) - se è compreso fra 1:40 e 1:160 il cane è dubbio ed è bene ripetere le analisi dopo 6 mesi - se è maggiore di 1:160 il mio cane è sicuramente positivo ( se l’animale risulta positivo fino a valori di 1:1280 significa che l’infezione è massiva e imponente)
Posted on: Fri, 02 Aug 2013 08:40:49 +0000

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