Senatori in Italia quindi e contribuenti all’estero, proprio un bell’esempio di Stato. Uno Stato che, in teoria, dovrebbe promuovere i benemeriti veri della Repubblica ma che, sempre con i soldi dei contribuenti onesti, decide di premiare, tra gli altri, persone che comunque già guadagnano tanto con il loro lavoro e, soprattutto, non disdegnano l’uso di sotterfugi per eludere il fisco. Perché l’Italia, si sa, è una Repubblica fondata sulle nomine: dai commessi ai senatori a vita, anche se poi la spending review la si fa sempre sul sociale. Senza dimenticare quali giochi politici di prestigio ci sarebbero dietro questa prerogativa del Presidente, visto che si tratta di senatori che serviranno quasi certamente a sostenere un governo, un Letta bis.
Posted on: Tue, 03 Sep 2013 06:52:40 +0000
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