Siria, Obama apre al piano di Mosca “Ma Assad deve muoversi in - TopicsExpress



          

Siria, Obama apre al piano di Mosca “Ma Assad deve muoversi in fretta” Barack Obama apre al piano russo sul disarmo chimico siriano ma chiede «verifiche» e «tempi stretti» per appurare le reali intenzioni di Bashar Assad. «Il piano russo per trasferire le armi chimiche siriane sotto il controllo internazionale può evitare il nostro intervento militare ma dobbiamo essere in grado di verificare, affinché non si tratti solo di un espediente di Assad per prendere tempo» afferma il presidente americano in un’intervista alla Cnn. «E’ una strada possibile a patto che sia reale»aggiunge, ricordando che «da tempo chiediamo a Russia e Siria gesti concreti sulle armi chimiche». Se tuttavia tale possibilità ora esiste il merito per Obama è della «nostra credibile minaccia militare» che ha spinto Assad a compiere un passo avanti. Riguardo a cosa avverrà ora, Obama assicura che il segretario di Stato John Kerry «contatterà i russi per capire se c’è una possibilità reale di riuscire». «Il piano russo può evitare l’attacco - sottolinea Obama - e prenderemo la proposta seriamente» anche perché «finora non avevamo visto simili gesti». Riguardo al ruolo di Mosca, rivela che «quando sono stato al summit G20 ho parlato con Vladimir Putin, che non vede con favore l’uso di armi chimiche da parte della Siria». L’America comunque «manterrà costante la pressione sul regime di Damasco» perché «è importante che Assad comprenda che il divieto di uso di armi chimiche è uno dei pilastri della convivenza internazionale». Sui motivi che possono aver spinto Assad a compiere il passo di accettare la proposta russa, Obama dice di «sospettare che alcuni dei suoi alleati gli abbiano fatto presente l’errore commesso adoperando i gas». E il riferimento è anzitutto a Teheran perché «l’Iran è contro le armi chimiche essendone stato vittima» durante la guerra del Golfo che lo oppose all’Iraq di Saddam Hussein. La condanna nei confronti dei Raiss di Damasco è comunque esplicita: «Siamo stati chiari con Assad, non deve usare armi chimiche ed è poiché lui lo ha fatto che siamo arrivati a questo punto. Massacrando la sua gente spinge elementi dell’opposizione a fare cose simili». E’ proprio tale comportamento che spinge Obama a dubitare della reale volontà del Raiss di Damasco di mettere l’arsenale chimico sotto custodia internazionale, da qui la necessità di «misure di verifica» sulle sue apparenti intenzioni, affinché l’eventuale disarmo arrivi in «tempi stretti». Infine, il tema della minaccia siriana di ritorsioni contro gli Stati Uniti avanzata da Assad nell’intervista alla tv Cbs. Obama replica senza usare mezzi termini: «Assad non ha molte capacità militari con cui minacciarci. Può uccidere donne e bambini, può tentare di reprimere l’opposizione. Ma sono anzitutto i suoi alleati, Iran e Hezbollah, a poter lanciare attacchi asimmetrici contro di noi. Si tratta però di minacce con cui ci confrontiamo periodicamente, come avvenuto alcune settimane fa in Yemen» quando il pericolo venne da Al Qaeda.
Posted on: Mon, 09 Sep 2013 23:52:42 +0000

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