Un argine alla deriva Qua si conta alla femminina Le Regioni - TopicsExpress



          

Un argine alla deriva Qua si conta alla femminina Le Regioni sono i principali centri di spesa e di distribuzione senza controllo di ingenti risorse. La Corte dei Conti è lunica istituzione che dovrebbe vigilare sulla legittimità degli atti. Ma ha le armi spuntate. Ancora una volta le spese del consiglio non hanno copertura. Si viaggia su contabilità “onirica”… A leggere le relazioni annuali della Corte dei Conti si individuano facilmente le cause di un degrado politico e istituzionale che sembra non conoscere pause. Le regioni continuano a dilapidare ricchezze e non sono neanche in grado di programmare lutilizzazione delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea. La relazione sulla copertura finanziaria delle leggi approvate dal Consiglio regionale nel primo semestre del 2013, mostra un quadro desolante. Nella sede della sezione regionale di controllo della Corte a Catanzaro, il presidente Giuseppe Ginestra e il magistrato relatore, Natale Longo hanno illustrato la relazione redatta dalla magistratura contabile, nel corso di una udienza pubblica. Alladunanza sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il presidente della Commissione Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti ed il presidente della Commissione Bilancio Candeloro Imbalzano. Un momento di attenzione da parte dellorgano regionale che ha destato sorpresa e meraviglia tra gli stessi magistrati contabili. In passato - ha detto Ginestra - le nostre relazioni non sono mai state portate allattenzione del consiglio regionale. Ora sembra che ci si stia avviando ad una controtendenza tanto che il presidente del Consiglio, Francesco Talarico, durante un incontro ci ha annunciato che ci sarà una seduta specifica per analizzare i nostri lavori. Questa improvvisa presa di coscienza è stata forse determinata dal clamore mediatico provocato dagli scandali che hanno interessato molte regioni italiani e dalla consapevolezza che la problematica dellutilizzo delle risorse pubbliche ha un impatto rilevante sulla opinione pubblica. La classe politica cerca di superare la fase dellimpunità del loro operato a una maggiore attenzione alle conseguenze che le loro decisioni potrebbero provocare sia sul bilancio pubblico che per gli eventuali addebiti che potrebbero ricadere su di essi. Questa maggiore attenzione, tuttavia, non si è tradotta in una maggiore oculatezza della spesa. Il magistrato Longo ha spulciato tra le pratiche del Consiglio regionale prendendo in esame 14 leggi, comprese quelle relative alla stabilizzazione dei precari nel settore della sanità, alla disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi dopo lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti, agli interventi di inclusione sociale, integrazione socio-sanitaria e contrasto alla povertà ed allistituzione dellazienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna. Tutti provvedimenti che hanno inciso e hanno prodotto effetti importanti anche dal punto di vista finanziario. Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati sono finite le coperture finanziarie e tecniche di quantificazione degli oneri delle leggi approvate nei primi sei mesi. Effetti finanziari in termini di maggiori spese o minori entrate - ha sostenuto il magistrato relatore - sono ascrivibili sostanzialmente alle leggi regionali 2, 5, 8, 10, 11, 12, 15, 18, 19, 21, 24, 25, 26 e 27. In via preliminare e salvo successivi approfondimenti specifici, si osserva, sul terreno metodologico, che si è talora registrata la totale assenza di relazione tecnico-finanziaria ovvero più frequentemente la sua inadeguatezza sul terreno tecnico-contabile della quantificazione degli oneri. Inoltre, si precisa che non sono stati trasmessi (né sono stati rinvenuti su internet) i pareri della commissione bilancio e programmazione economica presti dallarticolo 72 del regolamento del Consiglio regionale. A chiosare quanto affermato dai magistrati contabili questo significa che i nostri legislatori regionali procedono a scatola chiusa, approvando senza porsi eccessive domande quanto viene loro sottoposta dallesecutivo. Vi è grave difetto burocratico, per la mancanza dei necessari pareri dei competenti organi dello stesso Consiglio regionale. Laspetto politicamente più disastroso è che manca una chiara relazione espositiva e un quadro finanziario attendibile in quasi tutte le leggi che sono state approvate. Le conseguenze finanziarie sono soltanto immaginate, mancando qualsiasi presupposto logico e sana programmazione sulla loro futura evoluzione. Il modo di procedere approssimativo e senza criterio logico-scientifico è il presupposto che ieri ha provocato il disastro e domani potrebbe portare al default della regione. Faremo tesoro delle osservazioni della Corte contenute nellintroduzione fatta dal presidente Ginestra e nella più che esaustiva relazione del dottor Longo che ho ascoltato con molta attenzione - ha esordito il vicepresidente del Consiglio Nicolò - e ci faremo, per quanto riguarda il Consiglio regionale, parte diligente perché i suggerimenti e le indicazioni della Corte siano recepiti nellattività istituzionale e di indirizzo dellAssemblea legislativa. Ho apprezzato il coinvolgimento e lo spirito di collaborazione con cui la Corte dei Conti si pone dinanzi alla complessità delle questioni indicate e, più in generale, sul tema della spesa pubblica e dei relativi controlli. Uno spirito di collaborazione che è determinate - ha aggiunto Nicolò - sia per razionalizzare la spesa pubblica che per migliorare lefficienza dei provvedimenti legislativi. Trovo, inoltre, di assoluto rilievo la previsione di cui alla legge 213, secondo cui ogni sei mesi la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti trasmette al Consiglio regionale una relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi approvate nel semestre precedente e sulle tecniche di quantificazione degli oneri. Tutto ciò perché - ha concluso - se, come sono sicuro, il Consiglio regionale rispetterà gli obblighi discendenti dalla legislazione vigente, la politica nella sua interezza, gli organi di governo e quelli di controllo esterno ed interno convergeranno, nel più breve tempo possibile, verso lobiettivo dellottimizzazione della spesa nel rispetto della legalità, sono certo che faremo fare alla Calabria importanti passi in avanti. Il presidente della Commissione di vigilanza e controllo del Consiglio regionale Chizzoniti ha ringraziato la Corte dei Conti per la storica valorizzazione delle funzioni e del ruolo delle Commissioni del Consiglio regionale qui rappresentate. In un contesto politico - ha detto - appesantito da gravissimi lassismi e dal saccheggio delle risorse pubbliche a danno della collettività e degli interessi generali, accolgo con entusiasmo questo confronto trasparente finalizzato a diradare zone dombra e punti oscuri nellamministrazione della cosa pubblica. La politica va rieducata profondamente, anzitutto facendole intendere che è giunto il tempo di iniziare di dire dei no sonori alle richieste più disparate e disperate. Prevale ancora, purtroppo - ha aggiunto Chizzoniti - un pò dappertutto una visione ed unabitudine bizantineggiante della politica e dellutilizzo delle risorse pubbliche. Apprendo scandalizzato che la Corte dei Conti attende, tuttora, le puntuali relazioni richieste su aspetti specifici e lassolvimento di impegni da parte della Regione su punti più volte autorevolmente segnalati. A me questi comportamenti suonano come un oltraggio ed un insulto verso questo costituzionale soggetto di controllo. Deve iniziare a prevalere il rispetto reciproco fra istituzioni. Le dichiarazione del vice presidente del Consiglio regionale appaiono quanto meno stupefacenti. Egli nella sua veste dovrebbe essere uno dei massimi garanti dellesatto adempimenti delle procedure da parte dellorgano che presiede. Le mancate risposte e lapprossimazione negli adempimenti sono da attribuirsi alle persone cui viene demandato il compito di rappresentarle. Se questi comportamenti suonano come un oltraggio e un insulto, ai comuni cittadini potrebbero suonare come un grido di incompetenza e incapacità da parte di chi a quegli adempimenti è tenuto. Se ci fosse un giudice a Berlino qualcuno ne dovrebbe trarre le logiche conclusioni. o.p. L’allarme dei consiglieri regionali Talarico e De Masi, dopo il giudizio che la Corte dei Conti ha espresso sulla sostenibilità delle leggi in Calabria una regione caduta in disgrazia Il giudizio impietoso che la Corte dei Conti ha espresso sulla sostenibilità delle leggi in Calabria è rivelatore dello stato di disgrazia in cui versa la regione dal lato dellefficienza amministrativa e delloculatezza con cui vengono effettuate scelte di una certa rilevanza. E quanto affermano i consiglieri regionali Mimmo Talarico ed Emilio De Masi, che aggiungono: Tra gli altri, si fa lesempio dellAzienda forestale di nuova istituzione, un caso da manuale di gestione raffazzonata della cosa pubblica, che si inserisce in una ricca filiera di fallimenti che hanno caratterizzato in questi anni molte società in house della regione. Stiamo parlando di un ente strumentale - scrivono - che risorge dopo che il suo antesignano, su cui gravano 150 milioni di debiti, era stato soppresso e posto in liquidazione cinque anni prima. Loperazione è stata fatta senza spiegare come sarebbe stato estinto il debito accumulato e senza garanzie certe per la copertura del fabbisogno finanziario futuro. Intanto proprio in questi giorni è stato varato un disegno di legge per listituzione di una nuova agenzia, che dovrebbe essere il fulcro del sistema di protezione civile regionale. Anche qui la confusione regna sovrana. Non è dimostrata la sua sostenibilità economica, non ci sono certezze per i dipendenti del comparto che vi dovrebbero transitare. Il rischio è che si metta in piedi un nuovo carrozzone, una nuova giostra per il soddisfacimento di appetiti clientelari in vista delle prossime regionali, a danno delle casse regionali, quindi delle tasche dei cittadini, e della stessa efficienza del servizio. Questultimo rilievo della Corte dei Conti - concludono - dovrebbe essere preso in carico sia dalla Giunta, perché desistesse dal proposito di istituire questa nuova agenzia, sia dalle forze presenti in Consiglio per negarne eventualmente lapprovazione. Potrebbe essere anche utile al sindacato per rompere il silenzio e dire una parola chiara sullargomento.
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 09:54:20 +0000

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