Universo femminile e universo maschile: due modi differenti di - TopicsExpress



          

Universo femminile e universo maschile: due modi differenti di pensare, di relazionarsi, di vedere il mondo e di vivere le emozioni. Uomini e donne concepiscono la vita in maniera diversa e la affrontano basandosi su schemi mentali diversi. A parità di vissuti le risposte non sono le stesse. Questa diversità si evidenzia in qualsiasi relazione tra donna e uomo con: il partner i figli i genitori gli amici i colleghi. Uno dei presupposti per una buona intesa tra universo femminile e maschile risiede quindi nella conoscenza di queste differenze, cioè dei codici maschili e femminili. Ecco i principali. I codici primari La donna: l’interconnessione. L’uomo: la settorializzazione Lei fa tante cose tutte insieme, lui vuole concentrarsi su una cosa sola per volta. Lei, quando c’è un problema, vorrebbe valutare tutte le possibilità, lui cerca una soluzione immediata. Perché? La prima fondamentale differenza tra donne e uomini risiede nei codici dell’interconnessione e della settorializzazione. Questi codici determinano un diverso modo di pensare. Il mondo femminile è infatti caratterizzato dal pensiero interconnesso mentre quello maschile dal pensiero settoriale. Il pensiero interconnesso Una visione di insieme Il pensiero interconnesso, tipico del femminile, è definito anche pensiero a rete. Questo tipo di pensiero è così chiamato perché interconnette i singoli elementi uno all’altro e porta a pensare e a vedere la realtà nella sua globalità, in una prospettiva ampia. L’azione che scaturisce da questo tipo di pensiero è detta “più cose insieme” perché è un’azione multipla, cioè un fare più cose contemporaneamente. Il pensiero settoriale Una visione focalizzata Il pensiero settoriale, tipico del maschile, è definito anche pensiero a blocchi. Questo tipo di pensiero settorializza i singoli elementi. Li affronta uno per volta e porta a valutare e a vedere la realtà nelle sue singole parti, in una prospettiva frazionata. L’azione che scaturisce da questo tipo di pensiero è detta “una cosa alla volta” perché è un’azione sequenziale, cioè si agisce facendo prima una cosa e solo dopo un’altra. Il fare Lei fa tante cose insieme, lui una per volta In base ai due codici, uomini e donne si differenziano, per esempio, nel modo di fare le cose. Se fate una domanda a un uomo che legge il giornale spesso non ottenete una risposta. La reazione sarà quella di pensare che si disinteressi di voi. In realtà non è così: lui non ha proprio sentito. L’uomo ha infatti la caratteristica di concentrarsi su una cosa per volta, per esempio leggere il giornale, ed escludere le altre. Quando lui è impegnato in qualcosa tende ad annullare gli stimoli estranei, perché il suo processo mentale è più canalizzato. La donna invece, diversamente dall’uomo, elabora contemporaneamente più flussi di informazioni, per esempio programma mentalmente gli impegni di lavoro per l’indomani mentre riordina e contemporaneamente sorveglia i bambini. Lei cucina e parla al telefono, oppure si trucca e intanto consiglia al marito cosa indossare. I problemi Visione sintetica per lui, sfumature per lei I codici femminili e maschili si esprimono diversamente anche nel modo di gestire e risolvere i problemi. Il pensiero settoriale è analitico e risolve i problemi per gradi, affrontando i passaggi uno alla volta. Il pensiero interconnesso è sintetico e quindi affronta i problemi come un tutto unico. La donna tende a entrare nelle sfumature, a spaziare in ogni diverso aspetto. Nell’uomo, al contrario, prevale una visione sintetica, che riassume il nocciolo della questione, senza la propensione verso i particolari. Per lui affrontare un problema addentrandosi in tutti i dettagli significa disperdersi e complicarlo ulteriormente. Per lei invece valutare ogni sfumatura è un aiuto per comprendere meglio la situazione sotto i vari punti di vista, trovando così la giusta soluzione. Quindi: contesto immediato per gli uomini e contesto più ampio per le donne. La Donna: l’Intuizione L’Uomo: la Sistematizzazione Chi non ha mai sentito una donna fare affermazioni di questo genere: «Di quella persona mi posso fidare a occhi chiusi». «Sento che questa è la decisione giusta». A parlare così è il codice dell’intuizione, dominio dell’universo femminile. Avete invece mai osservato se vostro figlio, o qualcuno della vostra famiglia – e potreste anche essere voi – adora i giochi in cui bisogna impegnarsi e seguire una strategia? Ama assemblare, costruire, smontare e riparare ogni sorta di oggetti? È bravissimo ad orientarsi in un percorso stradale? È irresistibilmente attratto da qualsiasi cosa sia dotata di un telecomando? Se la risposta è sì siete di fronte al codice della sistematizzazione, dominio dell’universo maschile. Questi due diversi aspetti, pur essendo presenti in ogni essere umano, caratterizzano rispettivamente il comportamento della donna e dell’uomo. L’intuizione Sento dunque comprendo L’universo femminile è il regno dell’intuizione. Cosa significa essere intuitivi? Significa affrontare la realtà attraverso un tipo di conoscenza istintiva. L’intuito è quella capacità di comprendere qualcosa in modo immediato e apparentemente senza l’aiuto della razionalità. È una consapevolezza che nasce dal nulla, che ci fa balenare un’idea o che ci porta a prendere una decisione con la certezza che sia quella giusta. C’è chi lo chiama perspicacia, chi “fiuto”, chi “avere naso”. È una capacità che ognuno possiede in quantità variabile. È però una qualità molto femminile. Le donne usano molto l’intuito. “Sentono” se una persona è triste o insoddisfatta anche se dice che va tutto bene. O “fiutano” un pericolo da piccoli segnali ambientali captati e registrati intorno a sé. Danno considerazione a tutto ciò che può essere percepito. Indovinano meglio il non detto, tengono più conto del contesto e di tutte le fonti di informazioni periferiche – come i linguaggi non verbali – emessi dalle persone o provenienti dalle situazioni. Un esempio è la madre che da un’altra città telefona alla figlia per sapere se va tutto bene, perché “le sembrava che ci fosse qualcosa che non andava”. O le amiche del cuore che si chiamano al telefono nello stesso momento. La sistematizzazione Comprendo perché tutto ha una logica L’universo maschile è invece il dominio della sistematizzazione. Cosa significa essere sistematici? Significa affrontare la realtà cercando di comprendere razionalmente il modo in cui si verifica un evento o si attua il funzionamento delle cose, per esempio di un utensile, di un meccanismo a orologeria o di uno strumento tecnologico. Lo scopo della sistematizzazione è quello di capire e prevedere eventi o conoscere il funzionamento degli oggetti e dei fenomeni. Per comprendere questo processo mentale è innanzitutto necessario definire cosa è un sistema: i motori e i computer, per esempio, sono sistemi. E sono molto più amati dagli uomini che dalle donne. Tuttavia per sistema non si intende certo solo una macchina, ma qualunque cosa sia governata da regole. Sono sistemi la matematica, la fisica, la chimica, l’astronomia, la logica, la musica, la strategia militare, la navigazione, l’economia. Gli uomini, in media, sono più sistematici delle donne. Hanno cioè la tendenza ad analizzare, a ragionare e quindi a ricavare le regole fondamentali per una conoscenza reale delle cose. Cosa piace alla mente sistematica? La catalogazione, per esempio. Catalogare Una passione maschile Per gli uomini raccogliere dati e classificarli è un processo mentale spontaneo e divertente. Lui conosce i nomi di tutti i giocatori della squadra per cui tifa, i risultati delle partite giocate negli anni, i goal più importanti di ogni giocatore. Questo è un esempio del raccogliere dati e catalogarli, magari semplicemente nella memoria. Gli sport più amati dagli uomini come il calcio o il baseball sono giochi di squadra con tante regole e sistemi organizzativi: la sistematizzazione è predominante. Un uomo appassionato di un qualsiasi genere musicale, conoscerà probabilmente i nomi dei più famosi musicisti, la loro produzione discografica, le date dei concerti e le formazioni più importanti. Destra e sinistra Per lui è facile, per lei un po’ meno Gli uomini hanno di solito uno spiccato senso delle due direzioni: destra e sinistra. Le donne no. Lui resta per esempio sorpreso dal fatto che per lei riconoscere l’una o l’altra direzione non è immediato, ma deve pensarci qualche attimo. Spesso la donna, per individuare la destra dalla sinistra, pensa alla mano con cui scrive, magari rappresentandosi mentalmente l’atto della scrittura. Oppure sente il braccio su cui tiene l’orologio. O ancora sfiora il dito della mano in cui porta la fede nuziale, o un altro anello abituale. Parcheggiare Una manovra per lui, vari tentativi per lei La percezione spaziale maschile, più sviluppata di quella femminile, favorisce gli uomini anche nelle manovre con l’auto. È nota invece la maggiore difficoltà che incontrano le donne quando devono parcheggiare in un luogo affollato o fare una manovra di retromarcia o inversione. I lavori domestici Per lei “ il colpo d’occhio”, per lui la programmazione I codici dell’intuizione per lei e della sistematizzazione per lui si evidenziano anche nei lavori domestici. Lei spesso nelle faccende di casa usa il “colpo d’occhio” per valutare dove intervenire e le priorità da seguire. Lui invece preferisce programmare i lavori e cercare una metodicità d’intervento. Il colpo d’occhio è ciò che fa capire all’istante a una donna cosa c’è da fare, appena entra in una stanza. Le basta uno sguardo intorno e la sua mente registra dove, come, quando e perché occorre intervenire e stila le priorità. L’approccio dell’uomo ai lavori casalinghi è di solito molto diverso. Se si applica al settore “lavori domestici” lo farà con la mente sistemica, programmando e suddividendo i lavori in un percorso logico e sequenziale. Le istruzioni Lui le segue attentamente, lei prova e riprova Anche l’uso delle istruzioni è molto diverso per l’uomo e la donna. Lui di solito si attiene scrupolosamente alle indicazioni sull’utilizzo, lei molte volte preferisce “provare”, ignorando libretti di istruzioni ed eventuali raccomandazioni scritte. La Donna: l’Empatia L’Uomo: la Leadership «Tu sì che mi capisci!». «Mi sento bene con te, mi trovo a mio agio e posso condividere tutto di me... ». «Grazie per tutto quello che hai fatto. Sei una persona speciale, perché pensi sempre agli altri, sei piena di attenzioni… ». Ti riconosci in queste frasi? Se qualcuno ti rivolge parole simili, significa che molto probabilmente sei una persona dotata di empatia. Leggi ora le frasi successive. «Meno male che sei arrivato tu e hai risolto la situazione!». «Complimenti, bravo! Ci sentiamo tranquilli e sicuri sotto la tua guida». «Ottimo lavoro, davvero il migliore. In assoluto». Ti hanno mai rivolto frasi simili? Che ti hanno fatto sentire molto consapevole del tuo valore? Se la risposta è sì, ti avvicini a un codice molto diverso, quello della leadership. La donna è caratterizzata dall’empatia, l’uomo dalla leadership. Cosa significa? Per comprenderlo è necessario definire i due concetti. L’empatia Mi metto nei tuoi panni L’empatia è la capacità di riconoscere i vissuti degli altri, i loro pensieri e le loro emozioni. Con l’empatia ci si sintonizza sulla stessa lunghezza d’onda dell’altra persona perché si è in grado di capire e prevedere i suoi comportamenti. Provare empatia significa uscire dal proprio universo interiore di vissuti, sentimenti e percezioni per entrare nell’universo interiore dell’altro. E comprenderlo. Chi è dotato di questa abilità non solo si accorge dei sentimenti degli altri, ma si chiede anche che cosa gli altri provino, pensino e desiderino in un certo momento. L’empatia è quindi il desiderio di relazioni e legami. Nella media, le donne sono più empatiche degli uomini. La leadership Prendo in mano la situazione La leadership è la direzione e la guida degli altri. Un individuo viene definito leader, o capo, quando le sue idee, le sue decisioni, i suoi comportamenti e i suoi atteggiamenti influenzano notevolmente il prossimo. Questa abilità porta istintivamente ad assumere il ruolo di comando e deriva da doti naturali o dalla posizione sociale. Per questo motivo si può anche definire rango o status e spinge verso la ricerca di relazioni gerarchiche. Le persone che possiedono questa dote sono coloro che, in caso di incertezze e indecisioni, prendono in mano la situazione perché sanno con chiarezza come agire. Sono anche coloro che in caso di imprevisti o di risvolti inattesi sanno intervenire tempestivamente, per il proprio bene e per quello delle persone di cui sono responsabili. Un leader stabilisce le direttive, soddisfacendo un’esigenza di chiarezza nei compiti che ciascuno sta svolgendo: come agire e per quale scopo. Gli uomini, in media, sono più portati verso la leadership rispetto alle donne. Gli interessi I codici decidono per lui e per lei Molti interessi femminili e maschili dipendono dai codici della leadership e dell’empatia. Nei film “al femminile”, per esempio, i protagonisti sono l’uomo e la donna, lui e lei. Le relazioni sono basate sul parlare, discutere, analizzare, cioè conoscersi in profondità. Nei film “al maschile” i protagonisti sono invece l’uomo, lui, e il suo grande nemico da sconfiggere. Le relazioni sono basate sulla forza, il dominio e la supremazia. Nei film per donne vi sono sempre i bambini, la famiglia, le relazioni significative con gli altri. Nei film per uomini ci sono il lavoro, gli obiettivi da raggiungere, le vittorie, i nemici da combattere per raggiungere il dominio. Il finale, nei film femminili, è l’armonia delle relazioni, l’amore o la pace che ritorna. Nei film maschili invece è l’affermazione di sé con la vittoria sul nemico o la conquista degli obiettivi per cui ci si è battuti. La realizzazione personale Competenza per lui, relazione per lei Anche la realizzazione personale è spesso una cosa diversa per uomini e donne. Lui la associa alla competenza, all’efficienza e agli obiettivi raggiunti. Importanti sono la condizione sociale, il rango, lo status, la professione, il prestigio, le proprietà e i beni materiali. L’identità maschile si forma in larga misura grazie alla capacità di ottenere risultati concreti. Un uomo attribuisce quindi molto valore al raggiungimento di un obiettivo. Per lui è importantissimo, perché è un modo per aumentare la stima di sé. Fondamentale è anche riuscire a farcela da solo. Per lei invece la realizzazione personale dipende molto dalle relazioni che instaura con i figli, il partner, le amiche, i colleghi di lavoro, i parenti. La cerca anche nella comunicazione, nella comprensione degli altri e nel sostegno. La donna costruisce quindi la propria identità a partire dalla qualità delle relazioni che riesce ad instaurare con gli altri. Le priorità Per lui la concretizzazione, per lei gli affetti L’uomo dà priorità al lavoro, agli obiettivi, all’affermazione personale. I risultati concreti sono per lui molto importanti perché rappresentano un modo per dimostrare le sue capacità e quindi star bene con se stesso. La donna invece dà priorità alle relazioni. I rapporti con gli altri assumono un valore centrale perché nello scambio empatico lei si sente realizzata. Sicuramente anche per lui sono importanti le relazioni con gli altri così come per lei è importante l’affermazione personale, per esempio nel lavoro. Però le priorità femminili e maschili non sono le stesse. Quindi un insuccesso sul lavoro per l’uomo è più doloroso rispetto alla donna. Invece un insuccesso in famiglia, per esempio con i figli, per una donna è più doloroso rispetto all’uomo. La Donna: il Sentimento L’Uomo: la Ragione Lei dice a lui: «Non hai sentimenti. Sei tutto testa». Lui dice a lei: «Sei troppo emotiva». Le donne si lamentano che gli uomini sono “sentimentalmente avari”, non danno dimostrazioni di tenerezza, non esprimono ciò che sentono. Gli uomini sostengono invece che le donne sono troppo emotive, non sono abbastanza logiche, non si controllano. Sentimento e ragione Vivere con il cuore e con la testa È ciò che si dice da sempre: l’uomo vive con la testa e la donna con il cuore. Il mondo femminile è caratterizzato dal codice del sentimento, il mondo maschile dal codice della ragione. Lei è più vicina al cuore, la sede dell’amore e dei sentimenti. Lui è più vicino alla testa, la sede dell’intelletto e della logica. Le donne infatti si orientano meglio nell’area dell’affettività mentre gli uomini nell’area della razionalità. La lettura e ragione Storie d’amore per lei, tecnologia e avventura per lui La donna sceglie più frequentemente libri o riviste che descrivono storie sentimentali, psicologia della coppia, posta del cuore. L’uomo invece si indirizza di più verso letture specialistiche come l’informatica, le prestazioni tecniche di auto o moto, la scienza, la fotografia, il fai-da-te, i prodotti tecnologici. Cosa guardo stasera? Fiction e incontri sportivi Alla televisione lei ama seguire la sua fiction preferita, dove i sentimenti, il romanticismo e la commozione sono i protagonisti; lui invece preferisce le partite di calcio, la politica, i programmi scientifici, i dossier sulla storia, i documentari sulla natura. Se lei ama i “reality”, lui ama i “talk show”. Le emozioni Facili per lei, più difficili per lui L’universo femminile esprime con più facilità i vissuti interiori ed è molto più a suo agio nella galassia dei sentimenti rispetto all’uomo. Le donne si emozionano facilmente: si commuovono al cinema, a teatro e in tutte le situazioni umane toccanti. Gli uomini sono più razionali e distaccati. È più difficile sentirli esprimere i propri vissuti: non manifestano le emozioni con la frequenza delle donne. Mai una carezza... Lei si lamenta Per la donna esprimere affetto e tenerezza è facile e istintivo. Lei ama coccolare bambini, animali, persone bisognose, pupazzi. Esprimere dolcezza è una prioritaria esigenza femminile che però spesso si scontra con un opposto comportamento maschile, abbastanza diffuso: l’incapacità di manifestare tenerezza. Molte donne condividono: «Mai una carezza, un abbraccio, una parola affettuosa… » e soffrono moltissimo per questa mancanza nei loro confronti. La donna è insoddisfatta se l’uomo adotta uno stile di comportamento freddo, senza il calore di un momento di tenerezza, piccole attenzioni, sorprese, gesti affettuosi, spazi di tempo dedicati a lei. Purtroppo questa esigenza tutta femminile si scontra con le solide pareti dell’universo maschile: la difficoltà dell’uomo a esprimere emozioni, a manifestare ciò che prova con gesti d’amore, tanto più in situazioni pubbliche. Un marito può essere tenero e affettuoso in casa con la moglie, nella loro sfera privata. Ed essere parimenti distaccato e riservato verso di lei in situazioni esterne: dai parenti, per strada, in luoghi pubblici. Il desiderio Intimità emotiva per lei, contatto fisico per lui Le differenze tra uomo e donna nel comportamento sessuale si delineano già dalla fase del desiderio. L’uomo spesso è un “cacciatore” instancabile, sempre disponibile ai rapporti sessuali. La donna, invece, si lascia maggiormente condizionare da stati d’animo e fattori psicologici, che possono riflettersi negativamente sulla sua sessualità. L’appagamento Fisico per lui, affettivo per lei L’uomo, quando ha un rapporto sessuale molto soddisfacente, vive una piena gratificazione fisica e mentale. La donna, invece, anche se il rapporto sessuale è appagante, non si sente soddisfatta se il contatto emotivo col partner è scarso o assente. Mentre lui tende a identificare l’appagamento di tipo fisico con quello emotivo, lei vive la sessualità come una dimensione più affettiva. Concludendo I codici femminili e maschili – lo specifico – appartengono sia agli uomini che alle donne. Gli uomini si esprimono però più facilmente in un certo modo e le donne in un altro. Conoscere la differenza ci aiuta moltissimo nel conoscere il sesso opposto e nel conoscere noi stessi. I codici secondari Il femminile Il morbido L’accoglienza Il ricettivo L’accudimento La sensibilità La flessibilità Il cambiamento La creatività La praticità La collettività Il lasciarsi andare La complessità L’essere Il maschile Il duro L’eroismo L’attivo La protezione Il distacco La fermezza La conservazione La strutturazione L’astrazione L’individualità Il controllo L’essenzialità Il fare
Posted on: Thu, 05 Dec 2013 00:45:24 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015