Verso Reggina-Padova, Alessio Secco: Classifica non simpatica per entrambe. Foti è un amico PDF Stampa E-mail Martedì 05 Novembre 2013 09:11 secco_alessio Probabilmente, alla vigilia di questo campionato, le attese nei riguardi del Padova erano altre. La squadra sta faticando a trovare la giusta collocazione in classifica, in un torneo difficile e pieno di insidie. L’arrivo di Mutti, dopo l’esonero di Marcolin, ha ridato animo all’ambiente, e l’ultima vittoria contro lo Spezia ne è prova tangibile. Bisogna però invertire la rotta lontano dalle mura amiche, visto che i punti raccolti fuori dall’Euganeo sono zero. Un dato preoccupante che non fa dormire sonni tranquilli, visti i soli dieci punti in classifica, e vista soprattutto la prossima trasferta, che chiamerà il Padova all’impegno contro una Reggina ferita nell’orgoglio. Di tutto questo ha consapevolezza il ds dei biancoscudati, Alessio Secco, quindici anni di Juve, prima delle esperienza con Modena e, appunto, Padova: “Sicuramente la classifica non è simpatica, diciamo così. Questo vale anche per la Reggina. Gli ultimi risultati ci danno in ripresa”, conferma ai nostri microfoni il ds torinese. C’è ottimismo nell’ambiente, quindi, anche quando si tocca il tasto trasferte: “Fuoricasa fatichiamo a imporci, i numeri parlano chiaro. Va detto, però, che da quando c’è mister Mutti abbiamo giocato due sfide decise poi da episodi. Parlo del derby col Cittadella, e soprattutto della sfida col Lanciano. Specie in quest’ultimo caso, credo che il pareggio fosse il risultato più giusto. La vittoria dei nostri avversari è maturata per uno svarione difensivo. Quindi siamo in ripresa. Certo, adesso vogliamo fare anche punti per tirarci fuori da una situazione un po’ scomoda”. 28 settembre: una data cruciale nell’economia, fin qui, della stagione del Padova. In questo giorno, infatti, è arrivato l’esonero di Marcolin, dopo sei turni deludenti caratterizzati da un solo punticino raccolto, figlio del pari a reti inviolate contro il Latina. Da lì in poi si è dato inizio alla gestione Mutti: “Esonerare Marcolin è stata una scelta dolorosa per tutto l’ambiente”, confessa Secco. “Ho imparato a conoscere l’uomo, prima ancora che il tecnico, cementificando il rapporto instauratosi a Modena. Non tutte le colpe sono sue. Credo che lui abbia pagato le non perfette condizione fisiche di qualche elemento in gruppo. Quando su undici effettivi te ne ritrovi tre-quattro in deficit, è difficile vincere le partite. È un tecnico giovane e preparato, sono convinto possa trovare presto nuova collocazione. Ha idee positive e fin qui, in questo suo percorso, è stato anche sfortunato. Con Mutti abbiamo fatto una scelta simile a quella di Modena, un anno fa. Allora, al posto di Marcolin, arrivò Novellino. Le personalità sono diverse, ma uguale è l’esperienza. Profili diversi, per cercare di risalire presto la china. Gli va dato il merito di aver subito messo a posto uno spogliatoio che aveva perso sicurezze”. Sicurezze che sembrano essersi dissolte anche all’interno dello spogliatoio della Reggina: “Da dirigente del Padova, devo pensare agli affari del Padova. Certo, i propositi iniziali erano diversi anche per la Reggina. Foti e Giacchetta sono ottime figure dirigenziali, specie il primo, al quale sono legato da una lunga amicizia. Quando le cose non vanno la dirigenza è la prima indiziata, a Padova come a Reggio. La contestazione dei tifosi è una cosa che va messa in preventivo, per chi è in questo mondo”. Dopo la fine dell’era Juve, c’è mai stata la possibilità, per Alessio Secco, di entrare nel quadro dirigenziale della Reggina? “No, tra me e Foti c’è solo amicizia”. Sguardo d’insieme al campionato, per finire: “La sorpresa è senza dubbio il Lanciano, ma anche l’Avellino sta facendo bene. Chi salirà? Il Palermo occupa una casella, poi vedremo gli sviluppi del campionato per le restanti. Giocatori in vetrina? Babacar sta facendo bene, ma mi piace anche Zappacosta dell’Avellino, di cui si parla decisamente meno”.
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 09:37:26 +0000
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