Viaggiare in treno mi da il tempo di pensare, non che io non pensi - TopicsExpress



          

Viaggiare in treno mi da il tempo di pensare, non che io non pensi abbastanza, anzi a volte credo di pensare anche troppo...ma ecco viaggiare in treno mi fa pensare diversamente, saranno i paesaggi,il cielo che corre, le nuvole che cambiano colore, gli alberi, i prati, i fiumi che scorgo dal finestrino. Tutto sembra diverso dal finestrino del treno, perfino le strade, che dalla macchina sembrano sempre le stesse, caotiche e rumorose, dal treno sembra vogliano raccontarmi una storia...ma si magari la storia di un viaggio, di una vita che cambia. Mi piace osservare i volti di chi viaggia con me, immaginare le loro storie, chiedermi da dove vengono, perché e dove vanno, così creo ad ognuno un personaggio diverso e fra me e me sorrido pensando che magari qualcuno sta facendo lo stesso guardandomi. Una cosa è curiosa, del viaggiare in un treno dove sei con molta gente, che raramente ci si presenta e si parla con qualcuno, ci limitiamo a mettere le cuffie, dormire, leggere un libro, non che questo non si possa o debba fare, insomma dopotutto sono la prima a farlo per trascorrere un po di tempo, ma caspita arriva il momento che magari ti sei stancato di stare nella tua solitudine di passeggero che deve passare ore in quel treno, ma nessuno giuro quasi nessuno ha il coraggio di palare con unaltra persona che non conosce, o almeno di presentarsi con un semplice buongiorno! Piacere sono Ambra, lei? E se lo fai ti guardano male, è semplice educazione salutare e presentarsi! Dovremmo farlo in generale, anche al bar prendendo un caffè, magari troviamo qualcuno affianco a noi è ci potremmo presentare! Invece no, ognuno resta nei suoi pensieri, fisso e distaccato. Sarò io la folle ma sembra proprio che quì la gente avrebbe bisogno di svegliarsi un po. Insomma il mio viaggio è fatto di molte cose, immagini, momenti, sguardi, attimi di malinconia, accenni di sorrisi, occhi che si chiudono, riflessi di sguardi nei finestrini, mani che reggono libri, orecchie che ascoltano musiche diverse, mani che sfiorano il viso e poi tornano sui braccioli del sedile. Binari consumati, treni che sfrecciano, stazioni, gente che corre per salire e gente che tira giù la valigia per scendere. Ognuno fa il suo viaggio, si parte, si arriva, si torna, si comincia, si finisce, si corre, anche sapendo che non cè fretta. Così il sole si affaccia illumina i prati ed il mio viaggio continua.
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 08:44:25 +0000

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