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... dal web ... molto interessante... Resistenza e Resilienza Levoluzione è il processo diacronico che produce sia la biodiversità a livello di organismi sia lecodiversità a livello di ecosistemi. La biodiversità e lecodiversità concorrono a rendere Gaia più resistente e resiliente, in pratica: «più sana e robusta». Si parla di resistenza e di resilienza di un sistema, quando di un sistema, allontanatosi dalla posizione iniziale di equilibrio a causa di una perturbazione, si misura fino a che punto il sistema resiste alla perturbazione (resistenza) e quanto tempo ci mette per ritornare alla posizione di equilibrio iniziale (resilienza). Quindi: la resistenza misura il grado in cui un sistema riesce a mantenere la propria integrità contro una perturbazione che lo allontana dallo stato iniziale di equilibrio; la resilienza misura la velocità con cui un sistema riesce a ritornare allo stato iniziale di equilibrio dopo aver subito gli effetti di una perturbazione. Quando applichiamo questi concetti a Gaia, poichè Gaia è un sistema omeorretico e non un sistema omeostatico, le cose sono un pò più complicate e vanno approfondite. In un sistema omeostatico, al comparire di una perturbazione che allontana il sistema dallo stato di equilibrio, si attivano una o più reazioni negative che tendono ad annullare gli effetti della perturbazione, riportando il sistema allo stato iniziale di equilibrio; se la perturbazione però è abbastanza forte può portare alla rottura del sistema. Quindi, in uno spazio multidimensionale, lo stato iniziale di equilibrio di un sistema omeostatico è un punto e solo un punto. In un sistema omeorretico, al comparire di una perturbazione che allontana il sistema dallo stato di equilibrio, si attivano una o più reazioni, in questo caso, però, non sono tutte reazioni negative che tendono ad annullare gli effetti della perturbazione, alcune sono reazioni positive che tendono ad amplificare gli effetti della perturbazione, e la risultante di tutte le reazioni non tende a riportare il sistema allo stato iniziale di equilibrio o alla rottura del sistema, come in un sistema omeostatico, ma tende a far procedere il sistema lungo una traiettoria fino ad un nuovo punto di equilibrio. Quindi, in uno spazio multidimensionale, gli stati di equilibrio di un sistema omeorretico sono punti che appartengono ad una curva. Non è detto che i nuovi stati di equilibrio raggiunti dal sistema omeorretico nel corso del tempo siano idonei per tutte le componenti che costituivano il sistema al punto di equilibrio precedente! Anzi, generalmente nuovi stati di equilibrio del sistema richiedono una trasformazione del sistema, con leliminazione di alcune componenti ante perturbazione e generazione di nuove componenti post perturbazione (Harding, S. P. Food web complexity enhances ecological and climatic stability in a Gaian ecosystem model. in Schneider S.H., Miller J.R., Crist E., and Boston P.J., Scientists debate Gaia. MIT Press 2004, ISBN 0-262-19498-8). Questo è un primo modo di intendere la resilienza: è la resilienza ingegneristica. Su tale concetto si innesta lidea di sistema omeorretico sviluppato da Lynn Margulis. Esiste un secondo modo di concepire la resilienza: la resilienza ecologica, sviluppata da Crawford S. Holling. Mentre la resilienza ingegneristica, che Holling indica con il termine «stability», focalizza la propria operatività sullefficienza e sul grado di fluttuazione del sistema vicino ad uno stato di equilibrio dinamico, la resilienza ecologica focalizza la propria operatività sulle condizioni di persistenza del sistema in un ambiente dove coesistono più stati di equilibrio dinamico e sulla capacità del sistema di assorbire la variabilità ambientale pur operando lontano da una posizione di equilibrio dinamico ovvero in zone di frontiera tra stati di equilibrio dinamici distinti (regimi diversi che richiedono al sistema strutture, configurazioni e funzioni diverse). Invece di pensare in termini di sistemi omeorretici e di resistenza e resilienza di tipo ingegneristico, possiamo considerare un sistema gaiano come un sistema che può esistere in più stati di equilibrio dinamico (o regimi) e seguire cicli adattivi: rapida crescita (sviluppo), conservazione (maturità), disfacimento (invecchiamento e morte), riorganizzazione (nascita / rinascita), ovvero cicli che passano da uno stato di equilibrio ad unaltro alloltrepassare certi valori (detti valori soglia) delle variabili di stato, che interagiscono con uno spazio che cambia continuamente. In pratica possiamo pensare ai sistemi viventi di Cerere e Prometeo come a dei sistemi in perenne stato transiente, ovvero a sistemi che operano lontani da stati di equilibrio dinamico. In questambito si colloca il concetto di resilienza secondo Holling: «Resilience determines the persistence of relationships within a system and is a measure of the ability of these systems to absorb changes of state variables, driving variables, and parameters, and still persist. In this definition resilience is the property of the system and persistence or probability of extinction is the result. Stability, on the other hand, is the ability of a system to return to an equilibrium state after a temporary disturbance. The more rapidly it returns, and with the least fluctuation, the more stable it is. In this definition stability is the property of the system and the degree of fluctuation around specific states the result.». Traduzione. La resilienza determina la persistenza delle relazioni interne al sistema ed è una misura della capacità di questi sistemi di assorbire variazioni di variabili di stato, variabili guida e parametri, e ancora persistere (ovvero: mantenere struttura, configurazione e funzioni ante perturbazione). In questa definizione la resilienza è la proprietà del sistema e la persistenza o la probabilità di estinzione è il risultato. La stabilità, dallaltra parte, è la capacità di un sistema di ritornare ad uno stato di equilibrio dopo una perturbazione temporanea. Più rapidamente ritorna, e con la minor fluttuazione, più il sistema è stabile. In questa definizione la stabilità è la prprietà del sistema e il grado di fluttuazione attorno a specifici stati è il risulato. Holling C. S., Resilience and Stability of Ecological Systems (1973), in Gunderson L. H., Allen C. R., Holling C. S., Foundations of Ecological Resilience. Island Press, 2010, ISBN 978-1-59726-511-9 . La resilienza di un sistema è la distanza tra i valori delle variabili di stato del sistema e i valori soglia di tali variabili. Maggiore è tale distanza, maggiore è la resilienza e viceversa. Walker B., Salt D., Reid W. Resilience Thinking: Sustaining Ecosystems and People in a Changing World. Island Press 2006, ISBN 978-1-597-26093-0. Se, per esempio, seguendo una metafora gravitazionale, il sistema, rappresentato da una palla, si trova in una buca, esso si muove verso il fondo della stessa. Ma se la forma dello spazio cambia, per esempio se la buca si trasforma in un piano, allora la palla, ora su un piano, si dirige verso unaltra buca ed, entrata in essa, tenderà a portarsi verso il fondo di questultima. In termini sistemici, il sistema, al cambiare dellambiente, entra in un altro regime, cambia struttura, perdendo alcune componenti e acquistandone altre, e cambia funzioni.
Posted on: Sun, 27 Oct 2013 00:46:49 +0000

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