in Italia ha inseguito l’unità socialista non disdegnando il - TopicsExpress



          

in Italia ha inseguito l’unità socialista non disdegnando il compromesso storico, poi ha alimentato il dialogo con la galassia di Bettino Craxi, compreso Silvio Berlusconi. Nelle sue diverse vesti istituzionali, Napolitano ha consentito di fatto al potere berlusconiano di perpetuarsi. Nell’autunno del 2010, per esempio, la gestione della crisi della maggioranza che sosteneva il governo Berlusconi, seguita alla spaccatura in seno al Pdl, si è svolta in maniera quanto meno singolare, sia sul piano politico sia su quello tecnico-istituzionale. In novembre il Pdl aveva attraversato una grave crisi ed era nei fatti imploso: i membri del governo che si riconoscevano in Gianfranco Fini avevano rassegnato le dimissioni dalle loro cariche e il governo era stato messo in minoranza da diversi voti di commissione, mentre veniva annunciata la nascita di un partito antagonista a quello del premier, Fli (Futuro e libertà). Condizioni più che sufficienti perché – mancando una mag gioranza – Napolitano chiedesse a Berlusconi di salire al Colle e rassegnare le dimissioni, sciogliendo le Camere e indicendo nuove elezioni, o verificando se esistessero le condizioni per un mandato esplorativo, mirato a un governo tecnico. Invece il presidente della Repubblica aveva preso tempo per cercare altre vie. Mentre Napolitano congelava la politica e le istituzioni per un mese, Berlusconi contrattava con singoli esponenti di vari partiti il voto di sostegno al suo governo, una vicenda che ha generato indagini giudiziarie e pesanti accuse – tuttora in fase di verifica giudiziaria – di compravendita di parlamentari. In meno di un mese il Cavaliere è riuscito a imbarcare parlamentari di opposizione di vari partiti, tra cui l’ex Idv Sergio De Gregorio, che in seguito avrebbe confessato di aver intascato circa tre milioni di euro per tradire il centrosinistra
Posted on: Wed, 04 Dec 2013 16:32:11 +0000

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