(youtube/watch?v=juxpNs5oAUU)ascoltate questa. E’ incredibile quello che sto provando. Quello che questa tua assenza,mancanza,sta provocando alla mia persona. La maggior parte sono danni,di quelli gravi,ma non irreparabili. Potrebbero essere tutti cicatrizzati,potrebbero tutto scomparire,con un tuo abbraccio. Con un tuo bacio,un tuo sorriso. Incredibile è anche il modo nel quale riesci a colmare ogni mio dolore,ogni mia mancanza o ferita. Il modo nel quale tutto passa,niente mi sorpassa,quando sono accanto a te. Vicino a te,io non ho paura. Vicino a te,io sono felice. E credimi,per essere felice,ce ne vuole. Fra le tue braccia mi sento protetta,felice, a casa. Mi sento a casa,sebbene una casa non l’avessi mai avuta. Mi sento felice,sebbene non fossi mai stata capace, prima di ricevere un tuo abbraccio, di cosa la felicità fosse. Mi domandavo se fosse la felicità qualcosa di complesso,qualcosa che va cercato ai confini dell’universo,o qualcosa di semplice,che arriva quando meno te l’aspetti,che ti cerca, ti trova e ti stravolge. Ti stravolge,esattamente come tu hai fatto con me. Mi ha stravolta,spogliata di ogni pericolo o preoccupazione. Mi hai sfiorato la pelle, e nessun cattivo ricordo è venuto a galla. Mi hai baciata, e dopo ogni volta mi accarezzavo le labbra,mi tiravo pizzicotti,domandandomi se fosse sogno o realtà quello che stavo provando,passando,sentendo sulla mia quasi pallida pelle. Nulla è più lo stesso da quando sei realmente entrato nella mia vita, da quando –come ti ripeto-, l’hai stravolta. Non riconosco più neanche me stessa. Spesso mi ritrovo a ridere di me stessa, dei miei buffi comportamenti. Figurati che sono finita col pensarti,diventare completamente rossa e desiderare di sprofondare,perché tutti mi osservano e notano la mia disattenzione verso i loro soliti e stupidi discorsi. Tutti i discorsi mi sembrano stupidi,tranne i tuoi. Tutti i ragazzi,tutti i gesti,tutte le parole,tutti i baci,gli abbracci,i messaggi,le chiamate,i sorrisi,mi sembrano stupidi,ma non i tuoi,non le cose che riguardano te. Sono finita col scavarmi la tomba,da sola. La tomba sì,perché sto diventando dipendente da te. La tomba perché questa malinconia mi sta uccidendo. La tomba perché ho bisogno di te,per essere felice,per andare avanti. Perché tu sei diventato tutto. Perché il mio cuore sta impazzendo,facendo salti mortali,e ha più sbalzi d’umore di un bipolare. Perché, per la prima volta,posso ammettere di essere innamorata. Innamorata non nel senso che posso venire da te e dirti ‘ti amo’. No,perché non posso dire ‘ti amo’ se davvero non è qualcosa che sento di fare. Con gli altri era facile dirsi ti amo. Le parole erano così,buttate al vento, e che uno le provasse o meno –per l’altro-, si ritrovava a ripeterle,quasi fosse un passaparola, un giocare al ‘telefono senza filo’. Quel buffo e idiota gioco che consisteva nel dire ognuno all’altro la stessa parola,ma poi qualcuno sbagliava ed uno se ne usciva con un ‘ti odio’,invece di ti amo. Ed io quel rischio non voglio correrlo. Non voglio dirti che ti odio,perché per quanto spesso provi a fare,mi risulta inutile,assurdamente inutile. Il punto è che ogni volta torno da te. Abbandono tutto,tutti,per tornare da te. Il mondo potrebbe cadere a pezzi,potrebbe arrivare l’ultima notte al mondo,magari perché la profezia dei Maya sta per avverarsi,ma io la passerei ugualmente con te. E tu,l’ultima notte al mondo,la passeresti con me? Quante complicazioni, quanti discorsi da fare su questa domanda. Tu non sei facile da amare ,per niente. Non affrontavo sfide da tempo,poi sei arrivato tu e ho deciso di giocare,lottare. Ma penso di aver già perso in partenza,già dal primo bacio,abbraccio,incrocio di sguardi o di mani.
Posted on: Sun, 16 Jun 2013 17:50:16 +0000
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