È strano rilevare come ormai la critica al modello eurocentrico a - TopicsExpress



          

È strano rilevare come ormai la critica al modello eurocentrico a guida tedesca venga sollevata solo dallarea comunista. Per noi italiani quella categoria è diventata un insulto ripetuto spesso da ex-comunisti come, ad esempio, Giuliano Ferrara. Un borghese figlio di famiglia comunista che ha sempre campato, e più che bene, a spese dello stato. Oppure dallarea ex-sessantottina, la più feroce e flessibile si sia conosciuta, transitata dalle autonomie operaie alle università ma soprattutto al giornalismo ed alleditoria, poi quasi in blocco col craxismo prima e poi, armamentario retorico e bagagli, col berlusconismo, sua metastasi terminale goo.gl/cV3V04 Infatti è b. che ha riesumato lanticomunismo come forma di invettiva senza possibilità di redenzione. E per non peccare di cerchiobottismo men che di strabismo vi consiglio di leggere anche i peccati veri del comunismo nazionale, descritti in una preziosa nota dal comunista Felino a margine della invero finora deludente stagione M5S on.fb.me/1b44NCT È noto che la mia posizione sullEuropa sia molto distante da quella complottista di Fiore Flex che cita, e fa bene a farlo, il comunista Diego Fusaro on.fb.me/1akMfNN O di Fondazione Luigi Pintor che cita, e fa bene a farlo, linvettiva molto ben ragionata del comunista Mikis Theodorakis, che ha esportato la Grecia moderna nel mondo a suon di Syrtaki on.fb.me/183h1Lc La mia posizione non è mai stata indulgente coi nostri difetti nazionali. Né mail lo sarà: ancora per citare uninterpretazione da manuale di Chico Buarque riscritta da Ivano Fossati per Fiorella Mannoia, che sempre mi fa venire la pelle doca, anche per linsondabile metafora di quegli stessi mali, mai sufficientemente contrastati e fin troppo tollerati bit.ly/1awDzKn E tuttavia da tempo noto una insofferenza colta e ripetuta in ogni uscita pubblica pure da un insospettabile testimone come Enrico Letta, che non si stanca di ripetere che le prossime elezioni europee potranno fare il pieno di entieuropeismo, con argomenti nella sostanza non molto diversi da quelli esposti da Diego Fusaro, sebbene non sovrapponibili bit.ly/18IEAs7 La mia opinione è che da sempre i tedeschi siano eccellenti interpreti delladagio “Homo faber ipsius fortunae” - luomo è artefice delle sue fortune, ndr - e tuttavia e con pochissime eccezioni pessimi interpreti del loro proprio specifico peso geopolitico. Ma il problema vero è che a sud e nel bacino del Mediterraneo sono stati spessissimo superati in insipienza dai rispettivi omologhi. Forse allora il problema non è questa Europa ma come questa Europa diventi foglia di fico che nasconde linettitudine e lincapacità di cambiare registro nelle organizzazioni statuali domestiche. E nelle fittissime reti relazionali che affondano quelle che un tempo furono le culle della civiltà mondiale. Io so sulla mia pelle che non è facile cambiare. E tuttavia preferisco domande ben poste a risposte comode ed eccessivamente indulgenti, per quanto rassicuranti. In apparenza. Solo in apparenza. youtu.be/4UV6HVMRmdk
Posted on: Sun, 03 Nov 2013 10:48:31 +0000

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