A questo punto però c’è da chiedersi dove siano i problemi, - TopicsExpress



          

A questo punto però c’è da chiedersi dove siano i problemi, come mai gli investimenti stranieri si siano più che dimezzati e il nostro sistema produttivo stia crollando. Thorne, che ha un curriculum da imprenditore, non aspetta la fine della domanda: «Potrei rispondere con una sola parola: “Incertezza”. Per fare investimenti bisogna avere certezze e l’Italia è diventato il Paese dell’incertezza, prima di tutto nel sistema della giustizia, poi nella stipula dei contratti, negli adempimenti burocratici. Dovete assolutamente semplificare le procedure e accorciare i tempi per dare chiarezza e sicurezze a chi vuole produrre qui. Bisogna rendersi conto che attrarre investimenti stranieri è di vitale importanza e quei soldi potrebbero essere un fattore chiave per far ripartire l’Italia. Ma il primo pezzo di strada lo dovete fare voi cambiando atteggiamento». Thorne pensa all’Italia che aveva conosciuto da ragazzo tra la metà degli Anni Cinquanta e la metà dei Sessanta, erano gli anni del boom economico «quando c’era una mentalità imprenditoriale sette giorni su sette, 24 ore al giorno, e si scommetteva sul proprio futuro». «Dovete ritrovare quello spirito, stimolare i giovani a creare nuove attività, rimettere in circolo energie ed entusiasmo. L’Italia ha bisogno di credere in se stessa, non vi manca il genio e avete ancora la ricchezza necessaria per investire sul futuro e tornare ad essere competitivi. Ci vuole la volontà politica ma anche quella sociale, quella dei singoli cittadini e bisogna capire dove va il mondo».
Posted on: Sun, 21 Jul 2013 08:08:23 +0000

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