Il figlio della luna Una strana storia di amore, paura e - TopicsExpress



          

Il figlio della luna Una strana storia di amore, paura e tradimento, tra leggenda e realtà, raccolta da lord Fariust di Beriadost. Nei villaggi tra la Falia e il Pianorosso, circola da alcuni anni una strana leggenda, che narra la triste storia di una donna dalla pelle scura, di nome Makila. Il suo sposo, un marinaio moro imbarcatosi un anno addietro, non era ancora tornato a casa, e ormai la donna cominciava a disperare per il suo ritorno. Si dice quindi che Makila, sempre più sola e disperata, prese a pregare Senza-Nome, il maledetto Dio Decapitato dell’Oltretomba, affinché non chiamasse suo marito nelle Aule del Giudizio, e lo facesse restare in vita. Infine, una notte di pallida luna piena, Senza-Nome apparve a Makila, e le propose un patto: il suo uomo sarebbe tornato a casa sano e salvo, se lei gli avesse donato il loro primo figlio. La donna, tormentata e disperata, accettò, e fu così che il marito tornò a casa il giorno seguente. Ma dopo nove mesi, il loro primo figlio nacque bianco come la luna, e l’uomo si adirò sentendosi tradito: accecato dalla collera pugnalò Makila, uccidendola. Poi prese il neonato e lo abbandonò in cima a un colle. Infine, preso dal rimorso, si annegò gettandosi nel mare in burrasca. La leggenda vuole che il bimbo albino, appena nato e già abbandonato, sia stato poi salvato da Senza-Nome: il dio non lo portò nelle proprie fredde e vuote aule, bensì sulla luna. La leggenda si conclude spiegando che, quando la luna è piena, significa che il bambino dorme quieto e tranquillo, mentre se il bimbo piange e si lamenta, allora la luna cala e assume la forma di una culla. Il fatto curioso, però, è che molti abitanti di Almiria sostengono che si tratta di una storia accaduta realmente: si dice infatti che, neppure un paio di decenni fa, nei vicoli di Almiria si sia consumato un delitto passionale nella zona del porto, e che una giovane donna errante, dalle pelle nera, sia stata trafitta a morte da un lungo coltello, e che da quel giorno il suo uomo sia scomparso nel nulla. Eppure ad Almiria la storia viene raccontata con un finale diverso: pare infatti che, di notte, nel bosco fuori dalle mura, vaghi un giovane ragazzo albino, selvaggio e letale. La gente di Almiria si riferisce a lui chiamandolo Spettro, o Figlio della Luna, ma si racconta che, per disprezzo del proprio padre, privo del nome, lui preferisca essere chiamato Due-Nomi. Il ragazzo non è di indole malvagia, ma aggredisce sfregiandoli tutti coloro che si lasciano andare alla collera o che, per paura, tradiscono il proprio vero amore.
Posted on: Tue, 03 Sep 2013 10:55:05 +0000

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