Marina Cannata è poco nota al grande pubblico. Si tratta di una - TopicsExpress



          

Marina Cannata è poco nota al grande pubblico. Si tratta di una delle persone più importanti per le vite di tutti noi, essendo la signora (oltre che ottima economista e attendibile esperta in problemi del diritto europeo e di quello internazionale) la “direttrice generale per il debito pubblico del Ministero dell’Economia”. Quella che esegue gli ordini di Saccomanni tanto per intenderci, ma anche quella che telefona a Saccomanni per dirgli “guardi che questo o quello non si può fare, qui non si può aumentare, qui non si può tagliare” e potete star certi che lui le dà retta, perché Maria Cannata ha davvero il polso della vera situazione economica italiana. Ieri pomeriggio, mentre l’Italia si scatenava, su opposte sponde, nel manifestare la propria opinione relativa alle notti bollenti di Arcore, la funzionaria teneva una importante prolusione all’università Luiss a Roma, spiegando con parole elementari che il governo Monti ha distrutto l’Italia e che il governo Letta è già fallito. Non lo ha detto né in termini ideologici né in termini propagandistici, ma in termini tecnici. Ha detto, infatti, al convegno: «Le economie dell’Eurozona sono tutte in sofferenza e gli analisti di mercato individuano molto più nell’economia reale che in altri fattori la possibilità di superamento dei problemi sistemici, quindi, in questo momento i veri investimenti a livello internazionale vengono fatti nelle nazioni e sulle economie che privilegiano la produzione di merci, ovvero quella reale, a quella finanziaria, cioè virtuale». E’ davvero il segreto di Pulcinella, direi quasi banale. Ma detto dalla Cannata suona come una confessione molto chiara, perché proseguendo nel suo intervento ci ha tenuto a spiegare che non si tratta né di leggi né di manovre né di destra né di sinistra né di Friedman né di Keynes. I grandi capitali internazionali, dopo l’annuncio fatto da Bernanke a Washington, hanno deciso di iniziare a cambiare rotta ritrovando un guizzo di razionalità sensata: si va a investire sui mercati dove si producono beni, quindi le nazioni dove i governi investono danaro pubblico per sostenere l’industria, l’innovazione, la ricerca, esattamente tutto ciò che l’attuale governo Letta NON sta facendo e NON è chiaro se ha intenzione di fare, come del resto anche Spagna e Grecia e Portogallo. A differenza di Germania, Francia, Olanda, Danimarca, Belgio, Cekia, Polonia, Svezia, dove gli indici di investimenti strutturali nell’industria manifatturiera sono in netto aumento ed è in atto un poderoso piano nazionale per il rilancio delle loro economie. “Non abbiamo una politica economica di piano industriale” ha confessato l’ economista. E lei, è una che davvero sa al millesimo di che cosa sta parlando, le poche volte che parla. Nessun rilievo sulla stampa italiana, dato che l’opinione pubblica è presa da altre dichiarazioni, su altri e più ameni argomenti.
Posted on: Tue, 25 Jun 2013 23:24:32 +0000

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