Porte aperte per la Scuola di formazione di Retinopera: dopo il - TopicsExpress



          

Porte aperte per la Scuola di formazione di Retinopera: dopo il 1° seminario con Nicola Magrone, il "report" di Cristiana Uberto 15 settembre 2013 alle ore 17.28 Quale miglior modo per ripartire con la Scuola di formazione per l’impegno sociale e politico, se non quello di affrontare con urgenza e serietà una riflessione sulla nostra Costituzione ? Il primo seminario di ripresa dei lavori si è aperto con l’intervento del già magistrato e attuale sindaco di Modugno, Nicola Magrone. “La nostra Costituzione non è la più bella ma è la più utile, la più giusta” con queste sincere e oneste parole il Dott. Magrone ci ha coinvolti in una riflessione sui principi e i valori contenuti nella nostra carta Costituzionale e dai quali è necessario ripartire per mettere ordine al caos che stiamo attraversando in questi tempi. La Costituzione come un faro che illumini il cammino di tutti i cittadini che in questo momento si sentono abbandonati e disorientati. Ri-avvicinarci alla Costituzione italiana per farne una cultura di base dei nostri diritti e dei nostri doveri di cittadini è il messaggio di Nicola Magrone che con parole piene di emozione e passione ci esorta a trovare dentro ognuno la giusta motivazione per risvegliare la coscienza di cittadini attivi, che hanno voglia di indignarsi di fronte a situazioni divenute ormai normali ma che di normale non hanno niente. In uno scenario sociale e politico che sembra essere travolto da una tendenza involutiva, non più orientata al bene comune, che vede l’uomo non più come fine al quale tendere ma un mezzo per raggiungere fini altri da lui stesso, diventa fondamentale interrogarsi su chi siamo come popolo italiano, qual è la coscienza di ognuno di noi. E’ importante risvegliare la propria responsabilità all’impegno sociale, non lasciando alla memoria poche “storie solitarie” come quella di Ignazio Silone, raccontataci dal Dott. Magrone (vedi Laici e cristiani, “il seme sotto la neve” pag 14). “Non dobbiamo piegare la qualità e il tempo del nostro impegno civile alle abitudini della società contemporanea” questo il consiglio del magistrato a tutti i presenti affinché non si cada in forme di scoraggiamento di fronte a pensieri di impotenza nei confronti delle istituzioni e della società stessa. Le parole del dott. Magrone hanno scosso dentro i partecipanti all’incontro il desiderio di essere protagonisti attivi di ciò che ci accade intorno, di essere noi stessi i rappresentanti dei nostri interessi in ogni momento, di rinnovare la nostra coscienza di cittadini con nuovi sentimenti solidali. E sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Don Tonino Bello chiosano la coinvolgente e stimolante serata: “Vivete la vita con una forte passione”. Cristiana Uberto
Posted on: Sun, 15 Sep 2013 20:56:05 +0000

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