Quella mattina, uscito dal portone del mio vecchio cortile mi resi - TopicsExpress



          

Quella mattina, uscito dal portone del mio vecchio cortile mi resi conto che non solo il cielo era plumbeo; tutto quello che mi circondava era come ricoperto di una grigiore drammatico. Istintivamente allungai la mano per capire cosa stava succedendo e mi accorsi che gli oggetti che mi circondavano non erano in realtà ricoperti di qualche strana sostanza ma erano effettivamente diventati grigi, scoloriti, privi di identità. Subito dietro l’angolo dell’androne , appena sotto una graffito ormai stinto, era seduto, accovacciato a ridosso del muro, un vecchio, grigio come tutto il resto che sollevato lo sguardo mi sorprese per i suoi occhi, marroni, ordinari ma così caldi per l’unicità del loro colore in mezzo al grigio che mi circondava. “Ma cosa è successo?” gli chiesi “ é l’anima malata!” “L’anima? l’anima di chi?” “L’anima della gente di tutto il pianeta che sta morendo” “Oh! Dio,” pensai, “un fanatico!” Poi istintivamente lo riguardai in quella sua dimensione umana e soffrente e mi resi conto di come dalla sua figura, fortemente provata da chissà quali malanni, sembrava pulsare una specie di onda, di energia, sempre più debole, morente. “Chiamo qualcuno?” “no, non serve, lascia stare, ma vieni più vicino che fatico a parlare. Ho bisogno di parlarti!” Mi avvicinai timoroso, anche perché con sapevo nulla di quell’individuo, mi accovacciai, braccia sulle ginocchia e mi misi ad ascoltare; “tanto con tutto questo grigio” pensai, “cos’altro potrei fare? “Non ti dirò molto, neppure come mi chiamo, ma sappi che sono veramente vecchio e stanco! Anni fa ero un grande guerriero, una combattente. Ho lottato contro le ipocrisie, contro i falsi perbenismi, contro i re e i dittatori, contro le ricchezze delle chiese che proclamavano la povertà, contro chi parlava di fame senza averla mai sofferta, contro chi parlava di famiglia senza averne una, contro le falsità e la corruzione, contro il potere a prescindere da chi lo possiede o lo brama; “Ma chi sei?” “Lascia stare, non ha importanza. Ho fatto tutto quello che potevo per aiutare l’uomo, la sua stirpe. Ho talmente tanto faticato che ad un certo punto non mi sono reso conto che proprio dentro l’uomo stava nascendo il vero grande invincibile nemico” “……!......” “la mia energia era la forza stessa dell’uomo, il suo istinto ad essere libero e non sottomesso, ad essere diverso ed unico, ad essere proclamatore delle sue idee , a condividerle e discuterle e a farle valere in libertà e reciproco rispetto” “ma allora tu…” “si io sono la ……………. ….. “ una lacrima gli rigò la guancia……. “ No, non sono nessuno!” Il vecchio si spense nelle mie braccia senza che potessi dire una parola e neppure, in verità, avrei saputo cosa dire. Poi istintivamente con il palmo della mano gli chiusi gli occhi, “proprio come nei film” pensai. Sentì un nodo in gola, un formicolio mi salì dalle guance e dalle narici fino agli occhi e inevitabilmente mi resi conto che stavo piangendo. Piangevo per uno sconosciuto! Qualche giorno dopo, di primo mattino, nello specchio del bagno, in mezzo a tutto quel grigio che non voleva andarsene e al quale ormai tutti si stavano abituando e sul quale nessuno più diceva nulla, vidi, nel solco delle lacrime che avevo pianto qualche giorno prima una linea luminosa, e i mie occhi, i mie occhi erano di nuovo colorati. Ecco come dovrebbe essere pensai! Uscii in fretta, uno, due, 10, 20, 100 volti grigi … poi sul sagrato divelto della chiesa parrocchiale, una donnina ricurva a sostenere il nipotino incrociò il mio sguardo … il viso tutto un colore! “anche lei ….” Dissi “ce la faremo …. è solo un brutto periodo ma non possiamo mollare, non possiamo abituarci al grigio, tenga duro, vedrà che tra qualche giorno rivedrà anche i colori dei suoi vestiti” Mi sorrise con un sorriso vero, uno di quelli che non si fanno per circostanza o per interesse, uno sorriso di quelli che non si distribuiscono a cazzo o perché si deve, un sorriso di quelli che ti scaldano dentro, come un bacio, un bacio di quelli veri. “Si” mi dissi, “ce la faremo, un giorno , no so quando, ma ce la faremo. Con fede!
Posted on: Tue, 01 Oct 2013 21:31:20 +0000

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