Stazione. Ho dieci minuti di tempo prima di andare a lavoro. Vado al vicino supermercato per comperare qualcosa da sgranocchiare durante il viaggio. Giro svogliato tra gli scaffali chiedendomi se una Punk Ipa alle 8 di mattina possa essere considerata principio dalcolismo. Ipotizzo una risposta affermativa come la più consona e proseguo oltre. Arrivo alla cassa con un Lion e un cornetto crema & cioccolato. Pago. Passo. Suona. La signorina alla cassa mi fa cenno di ritornare mentre il cugino di Mike Tyson mi si para innanzi con la scritta SICUREZZA in bella mostra sulla sua t-shirt. Mi fanno passare e ri-passare attraverso il sistema antifurto. Suona. Rischio di perdere lautobus, così li invito a guardare il mio zaino allinterno. Guardano e scoprono il nulla cosmico. Ri-passo. Suona. Mostro che addosso le mie tasche sono vuote. Passo. Suona. Mi richiedono lo zaino, forse gli è sfuggita una tasca. Lo ispezionano e lo accartocciano come fosse loro. Sembra che cerchino un doppio fondo, una tasca segreta, mentre io mi domando perché non ho mai valutato lidea di fare il contrabbandiere (visto che questa è limpresione che evidentemente gli do). Ri-passo. Suona. Allora gli spiego che così rischio di perdere il mio autobus per andare a lavoro, mi rispondono che “purtroppo suona”. Poi precisano che forse lo zaino ha una targhetta con un codice e mi invitano a darglielo nuovamente. Ennesimo controllo: nulla. Passo. Suona. Rabbuiati come non mai già alle 8:05 di mattina mi dicono che posso andare, che è strano però, che non sanno proprio come spiegarselo ma non accennano a chiedermi scusa per i modi da KGB e/o per il tempo perso. Non mi regge la flemma e mentre mi lontano ironizzo: Magari mi sono fregato lo zaino!. La tipa tace, o dice qualcosa, poco mi interessa: è tardi, devo correre...
Posted on: Tue, 19 Nov 2013 09:45:26 +0000
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