Vespertili Kildem: Signore e signori buongiorno a - TopicsExpress



          

Vespertili Kildem: Signore e signori buongiorno a tutti. Recentemente sono stato a Lucca, in Toscana. Voglio condividere con voi le mie impressioni, perché in quanto fratelli di sventura (se siamo in questo gruppo non è certo per prendere il tè) desidero farvi conoscere alcuni aspetti dellItalia che io personalmente ignoravo, essendo Palermitano da tutta una vita. Arrivo là, e subito vengo colpito da una cosa. Lordine. Il silenzio. Niente schiamazzi, niente rumori molesti. Niente auto fuori posto, niente auto in doppia fila. Niente grezzoni con la musica sparata. Niente passaggi col rosso, nessuna rombata inutile. Niente spazzatura per terra, salvo qualche scarto che per loro è leccezione, per noi è la regola. Niente cestini che diventano discariche, niente cestini distrutti o cassonetti bruciati. Cacca di cane? Ne avrò viste tre in tutta la superficie urbana, mentre qui perderemmo il conto dopo la prima mezzora di passeggiata. Randagi? Ho visto 4 gatti randagi e nessun, ripeto nessun cane randagio. Non ho visto cani randagi a Lucca. Posteggiatore abusivo? Una leggenda. Quando lo dissi allalbergatore ha spalancato le palpebre, incredulo. Loro non sanno cosè il posteggiatore abusivo. Animali morti per la strada? Magari schiacciati? Non ce ne sono, perché a Lucca NON entrano le macchine, tranne i residenti, le forze dellordine, i corrieri ed i tassisti. Ci si muove o in bicicletta o a piedi. Gente dai 6 agli 80 anni camminare ovunque, o pedalare di santa ragione. Eventi. Eventi da tutti i lati. Feste, balli, anniversari, centenari, degustazioni, e già stavano allestendo gli stand per il Lucca Comics, evento ormai internazionale. Ho visto una città che non credevo esistesse, in Italia. Ho visto Lucca, e me ne sono innamorato. Poi torno a Palermo. Strade esplose, guidatori impazziti, gatto schiacciato sulla statale di Capaci, piramidi di spazzatura, posteggiatori extracomunitari dove prima non cerano (zona giardino inglese). Insomma ragazzi... ho finalmente tastato, con mente e corpo, cosa cè allinfuori di Palermo, ed a cosa siamo stati abituati. Ciò che per noi è normale nelle altre città è inconcepibile. E mi è calata una profonda... non depressione, ma consapevolezza. Ed amarezza. Non è così che dovrebbe essere. Non è così.
Posted on: Fri, 18 Oct 2013 07:15:33 +0000

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