Capanne costruite nel fango, con teli di plastica e pezzi di - TopicsExpress



          

Capanne costruite nel fango, con teli di plastica e pezzi di legno, immondizia ovunque e uno spesso fumo nero che proviene dai fuochi accesi su vecchie lastre di eternit. Non c’è acqua e non c’è un bagno, non c’è un’infermeria e non ci sono medicinali: solo piccoli serbatoi che non potranno mai soddisfare l’approvvigionamento idrico, tra tanti insetti, pidocchi e sporcizia. Non è un accampamento di profughi e non siamo nella periferia di una città africana, non è un campo di concentramento e qui le guerre e i bombardamenti sono lontani chilometri. Siamo invece a Campobello di Mazara, comune siciliano in provincia di Trapani, che in autunno, durante la raccolta delle olive, si riempie di migranti pronti a vendere le proprie braccia nei campi in cambio di pochi euro. Qui vivono circa 600 persone, provenienti soprattutto dal Sudan e dal Ghana, ammassate in un campo all’entrata del Comune di Campobello, tra l’immondizia e le erbacce, aspettando che qualche caporale li recluti nei campi per raccogliere le olive.
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 22:56:25 +0000

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