Caro Augias, nell editoriale di domenica Scalfari ha ricordato l - TopicsExpress



          

Caro Augias, nell editoriale di domenica Scalfari ha ricordato l innovazione di papa Francesco: la Chiesa non intende più intromettersi nella vita politica italiana. È stato il secondo comma dell art. 7 della Costituzione a creare l equivoco regolando i rapporti tra due Stati con i Patti Lateranensi. Il comma (non solo a mio parere) è sbagliato. Eleva a livello costituzionale un patto tra Stati quasi anticipando le larghe intese fra i democristiani e i comunisti che allora lo votarono. Il Concordato, inserito nel posto sbagliato, ovvero in Costituzione, rappresenta il freno a mano tirato, che ha impedito e impedisce tuttora, quale che sia il Pontefice seduto sul soglio di Pietro, che lo Stato Italiano da laico per definizione, lo diventi un poco di più anche nella prassi, soprattutto lo diventi anche per i cittadini semplici, quale che sia la loro fede o non-fede. Vittorio Melandri - [email protected] Ho letto con piacere il proposito di papa Francesco che avevo sì intravisto nelle cronache ma non con pari chiarezza, per mia insufficienza o distrazione. Vale la pena di ricordare che il Concordato tra Italia e Santa Sede, firmato da Mussolini nel febbraio1929, viene richiamato dall articolo7 della Costituzione approvato, su indicazione di Togliatti in nome della pacificazione politica, con il voto determinante del Pci. I comunisti sedevano allora al governo con la Democrazia Cristiana. Ne sarebbero stati cacciati su suggerimento di Washington dopo le drammatiche elezioni del 1948. I Patti sono stati poi ricontrattati dal presidente del Consiglio Craxi nel 1984 in una nuova versione nella quale rientra anche il famigerato 8 per mille centrato sul micidiale meccanismo ideato da Giulio Tremonti. Ricordo queste vicende perché hanno determinato buona parte della storia recente in un settore fondamentale della vita pubblica. Ogni tanto incontro persone che mi chiedono come mai io, non credente, mi occupi spesso nei miei libri di faccende della Chiesa. Mi pare che in queste note sommarie ci siano indizi per una risposta. Il proposito di Francesco è in pratica rivoluzionario. Infatti non è detto che venga seguito. Repubblica ha rivelato ieri che regista della scissione Ncd è stato l infaticabile cardinale Ruini dalla finissima mente politica; alla guida di un partito, non si dimostrerebbe inferiore a don Sturzo. Non così forte la sua vocazione evangelica, è evidente. Si tratta di vedere se e come applicherà la linea di Francesco. Il papa procede con tale velocità che i vescovi faticano a seguirlo. Molti sembrano in attesa di vedere che succederà. Una cosa, per quanto ci riguarda,è sicura: il positivo cambiamento, se avverrà, sarà merito dell iniziativa pontificia, certo non di un sussulto di consapevolezza repubblicana da parte dell Italia. ©
Posted on: Fri, 22 Nov 2013 17:40:33 +0000

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