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Clima[modifica | modifica sorgente] Pur essendo un paese di modeste dimensioni, vi sono discrete differenze climatiche da zona a zona, e le temperature variano molto, specie durante linverno. La costa ha un tipico clima mediterraneo, con estati lunghe, calde e asciutte e inverni freschi e piovosi. Il caldo è anche maggiore nella valle del Giordano, dove nel 1942 furono registrati 53,7 °C (kibbutz Tirat Zvi)[32], un record per lAsia. Sulle alture, invece, il clima è da fresco a freddo e umido, comprese precipitazioni nevose (a Gerusalemme almeno una volta lanno,[33] sul monte Hermon per gran parte dellanno). Da maggio a settembre le precipitazioni sono rare[34][35]; da novembre a marzo il clima è relativamente umido. Ambiente[modifica | modifica sorgente] La scarsità dacqua ha spinto Israele a sviluppare svariate tecnologie di risparmio idrico, inclusa lirrigazione a goccia.[36] Labbondanza di insolazione ha invece spinto Israele a sviluppare le tecnologie per lo sfruttamento dellenergia solare, per la cui produzione pro capite è prima al mondo.[37] Lo Stato di Israele è molto attivo nella tutela dellambiente naturale in regioni periferiche, anche tramite lopera del Keren Kayemeth LeIsrael. Demografia[modifica | modifica sorgente] Israele obbliga tutti i suoi cittadini a dichiarare o a farsi attribuire la propria appartenenza etnica e religiosa (ebraica, araba, ..). Sulla base di tali dati - che vengono riportati sulle carte didentità - vengono riconosciuti doveri differenziati: gli arabi musulmani sono esentati dalla leva obbligatoria che è invece prevista per i Drusi e i Circassi. Popolazione[modifica | modifica sorgente] La popolazione è aumentata a partire dal secondo dopoguerra, a causa dellarrivo di numerosi immigrati, provenienti, a ondate successive, dallEuropa continentale, dai Paesi arabi, dallex Unione Sovietica e dallAfrica. Le zone più popolate sono quelle costiere, dove il territorio è più fertile. La massima densità demografica si riscontra nei distretti di Tel Aviv e di Gerusalemme. Etnie[modifica | modifica sorgente] Secondo il CIA Factbook del 2005[38], che riportava stime del 1996, in Israele la popolazione sarebbe stata composta da un 80,1% di ebrei (di cui solo poco più di un quarto nato in Israele) e il 19,9% di non ebrei, prevalentemente arabi. Secondo il più recente CIA Factbook del 2007,[39] che riporta stime del 2004, in Israele la popolazione sarebbe così suddivisa: Ebrei 76,4%, così suddivisi: nati in Israele 67,1% nati in Europa e America 22,6% nati in Africa 5,9% nati in Asia 4,2% non ebrei 23,6% (principalmente arabi) Nel dicembre del 2006, secondo lUfficio Centrale di Statistica israeliano, vi sono in Israele 7,1 milioni di abitanti. Di questi il 76% sono ebrei e il 20% arabi; il 4% sono classificati come altri.[40] Un sondaggio del dicembre del 2006, svolto per conto del Center for the Campaign Against Racism, ha evidenziato che metà della popolazione ebraica israeliana ritiene che lo Stato debba favorire lemigrazione dei cittadini arabi.[41] Agli inizi del dicembre 2008 il ministro degli esteri Tzipi Livni, principale esponente del partito Kadima e come tale candidata alle vicine elezioni politiche del febbraio 2009, ha affermato che dopo leventuale costituzione di uno Stato palestinese, alla popolazione araba di cittadinanza israeliana (circa 1 400 000 persone) verrà chiesto di trasferirsi in questo. La dichiarazione ha suscitato le proteste dei deputati arabo-israeliani e del presidente palestinese Abu Mazen.[42][43] Religione[modifica | modifica sorgente] Ebrei pregano al Muro del pianto a Gerusalemme. Secondo il Libro dei fatti della CIA americana del 2007,[39] che riporta stime del 2004, in Israele la popolazione sarebbe così suddivisa: Ebrei 76,4% Musulmani 16% Arabi cristiani 1,7% (per i cattolici vedi Chiesa cattolica in Israele) Altri cristiani 0,4% Drusi 1,6% Altri (Bahai, ecc.): 3,9% Secondo lUfficio Centrale di Statistica israeliano, nel 2005 la popolazione era suddivisa tra un 76,1% di ebrei, un 16,2% di musulmani, 2,1% cristiani, e 1,6% drusi, con il rimanente 3,9% (principalmente immigrati dallex Unione Sovietica) non classificati per religione. Tra gli arabi residenti in Israele l82,7% era musulmano, l8,4% druso e l8,3% cristiano[44]. In Israele sono presenti anche 1379 testimoni di Geova.[45] Cultura[modifica | modifica sorgente] Folclore e cultura popolare[modifica | modifica sorgente] La variegata cultura israeliana deriva dalla diversità della sua popolazione: ebrei provenienti da tutto il mondo hanno portato con sé le proprie tradizioni religiose e culturali, dando vita a un originale melting pot. Israele è il solo paese al mondo in cui la vita è organizzata secondo il calendario ebraico: il giorno di riposo ufficiale è il sabato (con inizio dopo il tramonto del venerdì) e le vacanze sono determinate dalle feste ebraiche. La consistente minoranza araba ha pure influenzato la cultura di Israele, soprattutto nella cucina, nella musica e nellarchitettura. Musica[modifica | modifica sorgente] La musica dIsraele rivela influenze da tutto il pianeta: la scena musicale offre musica yemenita, melodie hassidiche, musica araba, musica greca, jazz, pop, rock, musica classica. Le tipiche canzoni popolari (Canzoni della Terra dIsraele) narrano le esperienze dei pionieri del Sionismo nella prima metà del XX secolo. Lorchestra più prestigiosa è la Israel Philharmonic Orchestra, fondata negli anni 30, che tiene più di 200 concerti lanno. Fra i musicisti classici di fama internazionale i più noti sono Itzhak Perlman, Pinchas Zukerman e Daniel Barenboim. I cantanti pop israeliani più noti a livello internazionale sono linterprete Noa, la cantautrice franco-israeliana Yael Naim e Asaf Avidan. Israele ha partecipato allo Eurovision Song Contest quasi ogni anno a partire dal 1973, vincendo tre volte e ospitandola due volte. Ogni estate dal 1987 a Eilat si tiene il Red Sea Jazz Festival, un evento internazionale. Lettere[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Letteratura israeliana. Israele ha due lingue ufficiali: la lingua ebraica e la lingua araba. Sono molto diffusi anche la lingua inglese, la lingua russa e la lingua francese. Israele continua la forte tradizione teatrale della cultura Yiddish in Europa orientale. A Tel Aviv lHabima, fondato nel 1918, è la più antica compagnia teatrale ed è teatro nazionale. La letteratura israeliana è principalmente (85%) poesia e prosa scritta in lingua ebraica, parte della sua rinascita come lingua parlata a partire da Eliezer Ben Yehuda (metà del XIX secolo); la produzione letteraria è pubblicata anche in yiddish, ladino, inglese e arabo. Durante la settimana del libro ebraico, che si tiene ogni giugno, oltre a fiere, letture pubbliche e conferenze ha luogo la consegna del Premio Sapir, il principale premio letterario di Israele. Nel 1966 Shmuel Yosef Agnon condivise il premio Nobel per la letteratura con Nelly Sachs (ebrea tedesca). Altri autori israeliani noti allestero sono: Abraham Yehoshua, Amos Oz, Yoram Kaniuk, Aharon Appelfeld, David Grossman, Uri Orlev, Meir Shalev, Benjamin Tammuz, Emile Habibi (con doppia cittadinanza palestinese e arabo-israeliana) . Comunicazioni[modifica | modifica sorgente] La stampa è diffusa e indipendente; fra i maggiori quotidiani: Jerusalem Post, liberal-nazionalista, anglofono Haaretz (La Terra), liberal-progressista, online anche in versione inglese Maariv (Sera), popolare Yediot Aharonot (Ultime Notizie), popolare a grande tiratura HaTzofe (LOsservatore), sionista religioso Globes, economico-finanziario Israeli, gratuito Israel HaYom, gratuito Sono attive numerose emittenti televisive e radiofoniche. Tra le radio più seguite, per la tempestività con cui fornisce notizie urgenti e laffidabilità dei suoi servizi, vi è la Israel Army Radio, gestita dalle Forze Armate (Tsahal). Allinizio del 2009, Reporters Sans Frontieres nel suo Press freedom index riporta la stampa israeliana al 46º posto su 173 paesi e territori[46]; come peraltro segnala la medesima organizzazione, ad effetto delle situazioni di conflitto, laccesso di giornalisti stranieri, nella striscia di Gaza (Operazione Piombo fuso) di inizio 2009, è stato fortemente limitato, se non direttamente impedito.[47]. Archeologia e architettura[modifica | modifica sorgente] Israele è sede di numerosi scavi archeologici di scuola israeliana, e di scuole straniere, di archeologia biblica e di archeologia paleocristiana. Tra questi siti, Masada è Patrimonio dellUmanità dal 2001, i tell di Megiddo, Hazor e Beer Sheva dal 2005. Dal 1981 la Città Vecchia di Gerusalemme e le sue mura sono Patrimonio dellUmanità . Tel Aviv, la città bianca, è un esempio di architettura razionalista in stile Bauhaus (movimento moderno), Patrimonio dellUmanità dal 2003. Sono Patrimonio dellUmanità anche la Città vecchia di Acri dal 2001 e la Via dellincenso - città nel deserto del Negev dal 2005. Musei[modifica | modifica sorgente] Israel Museum, a Gerusalemme, ospita i rotoli del Mar Morto e una collezione di arte ebraica ed europea. Yad Vashem, a Gerusalemme, è il museo nazionale sulla Shoah. Beth HaTefutsoth (il museo della Diaspora), nel campus dellUniversità di Tel Aviv, è un museo interattivo dedicato alla storia delle comunità ebraiche nel mondo. Altri musei a Gerusalemme: il Museo Herzl, il Museo delle Terre della Bibbia, il Museo Rockfeller e il Museo dellArte Islamica. Altri musei a Tel Aviv: il Museo di Eretz Israel, il Museo della Haganah, il Museo delle Antichità, il Museo dArte Moderna. Nel Negev, nei pressi del kibbuz di Lahav, cè il Museo dei Beduini e della cultura beduina. Istruzione e ricerca[modifica | modifica sorgente] Secondo le Nazioni Unite Israele ha il più alto tasso di durata degli studi e di scolarizzazione del Medio Oriente, e in Asia è al vertice con Corea del Sud e Giappone. La Legge sullIstruzione Statale, approvata nel 1953, istituì cinque tipi di scuole: laiche di stato (il più vasto), religiose di stato, ultra-ortodosse, di kibbutz/moshav e in lingua araba. Lobbligo scolastico va dai 3 ai 18 anni, diviso in materna, primaria (1º-6º), media (7º-9º) e superiore (10º-12º), al termine del quale si sostiene un severo esame di maturità o baccalaureato (Bagrut). Israele è il terzo paese al mondo per numero di laureati (20% della popolazione), anche grazie al fatto che il flusso di immigrati dallex Unione Sovietica negli anni 90 era laureato al 40%. Israele ha prodotto quattro vincitori di Premio Nobel ed è fra i primissimi paesi al mondo per articoli scientifici pubblicati pro capite. Nel 2003, Ilan Ramon divenne il primo astronauta israeliano. Israele ha otto università pubbliche, sussidiate dallo Stato: Università Ebraica (Gerusalemme), la più antica dIsraele (1918), sede della Biblioteca Nazionale, fra le migliori al mondo, Technion-IIT (Haifa), fondato anchesso prima dellindipendenza (1924), Weizmann Institute of Science (Rehovot), fondato prima dellindipendenza (1934) e aperto solo a studi post-laurea, Università Bar-Ilan (Ramat Gan), fondata nel 1955 e lunica religiosa (ma comunque sionista), Università di Tel Aviv (Tel Aviv), fondata nel 1956, Università di Haifa (Haifa), fondata nel 1963, Università Ben Gurion del Negev (Beersheba), fondata nel 1969, Open University (Tel Aviv), fondata nel 1974 per gli studenti a distanza. Nel rapporto dellAdva Center[48] (istituto indipendente di analisi politica israeliano) del maggio 2011 vengono evidenziate le disparità caratteristiche dello Stato di Israele. Il secondo paragrafo del rapporto si apre con queste parole: «Israele è un classico caso di un Paese in cui gli indicatori macroeconomici sono buoni, ma la maggior parte delle famiglie non è invitata alla festa di fine anno. Israele ha uno dei più alti livelli di povertà tra i paesi dell’Ocse, uno dei più alti tassi di disuguaglianza e una delle peggiori performance nei test internazionali sul livello di istruzione».[49] A Gerusalemme è presente anche luniversità araba Al Quds University, fondata nel 1984. Economia[modifica | modifica sorgente] Israele ha una economia di mercato mista ed è considerato uno dei paesi più avanzati del Medio Oriente e di tutta lAsia per quanto riguarda il progresso economico e industriale, nonché uno di quelli più competitivi[50] e dove è più semplice fare affari[51] e creare nuove imprese. Nel 2012 il PIL (PPP) era pari a 260,9 miliardi di $ (49º al mondo) e il PIL pro capite (PPP) era pari a 33 878 $ (25º al mondo). Dal 2010 aderisce allOCSE, organismo di cooperazione fra paesi democratici e ad economia di mercato. Malgrado la limitatezza delle risorse naturali, lo sviluppo dei settori industriale e agricolo, protrattosi per decenni, ha reso Israele ampiamente autosufficiente per la produzione alimentare, eccetto per le granaglie e per le carni. Israele è un grande importatore di idrocarburi, materie prime, equipaggiamenti militari. Per lexport, si distingue per frutta, verdura, farmaceutici, software, chimici, tecnologia militare, diamanti. È un leader mondiale per la conservazione dellacqua e per lenergia geotermica. Fin dagli anni settanta, Israele riceve aiuto economico dagli Stati Uniti dAmerica, in particolare per sostenere il debito estero, il debito pubblico e le spese militari.[52] Agricoltura[modifica | modifica sorgente] Dotato di scarse risorse idriche, il paese non è ambiente favorevole a una grande agricoltura. I coloni ebraici hanno saputo sviluppare una tecnologia irrigua che ha moltiplicato la produttività di ogni litro dacqua imponendo la propria agricoltura come modello insuperato di efficienza di irrigazione. Agronomi e ingegneri di Israele vantano il titolo di creatori delle metodologie di irrigazione a goccia, più in generale delle tecniche di microirrigazione. Seppure lacqua disponibile per lagricoltura continui a diminuire, gli agricoltori israeliani la usano con efficienza crescente, dedicandola a colture di sempre maggiore pregio, primizie, fiori, piante di vivaio. Il primato tecnologico consente, peraltro, di sopperire al calo delle vendite di prodotti agricoli con la vendita crescente di impianti sempre più sofisticati, richiesti, con il know how relativo, in tutto il mondo[53]. Attualmente i terreni israeliani, che per una delle leggi fondamentali (Basic Laws, che nel loro insieme svolgono più o meno la funzione di una Costituzione) di Israele non possono essere venduti[senza fonte] (se non a ebrei che abitano allestero), per il 92% sono proprietà dello Stato, del Fondo Nazionale Ebraico o dellAmministrazione Israeliana dei Terreni. Detti terreni possono essere affittati a lungo termine (99 anni) solo ad ebrei. Gli arabi israeliani non possono tuttora far parte di comunità agricole collettive[senza fonte], i moshav e i kibbutz (occorre ricordare che i kibbutz, pur essendo laici, sono istituzioni legate allebraismo; i non ebrei possono esserne ospitate ma non farne parte come membri effettivi, come accade per molte organizzazioni legate alla Chiesa cattolica nei confronti dei non cattolici). Industria[modifica | modifica sorgente] Il settore industriale israeliano si è da sempre caratterizzato per la presenza di piccole aziende nei settori tradizionali e di poche grandi aziende in quelli di tecnologia avanzata. Per la sua competenza nella produzione e ricerca info-telematica, Israele è stato paragonato alla Silicon Valley (Silicon Wadi). Intel e Microsoft hanno creato qui i loro primi centri di ricerca e sviluppo fuori degli USA, e anche IBM, Cisco Systems e Motorola hanno strutture qui. Dal 1948 in avanti, gli Israeliani, per difendersi da vicini ostili, hanno sviluppato una forte industria militare che ora è avanzatissima (dovuta a ripetuti embargo, anche da parte di alleati). Una percentuale molto alta del bilancio nazionale è stata destinata al mantenimento dellesercito e alla ricerca scientifica per ottenere armi sempre più potenti e sofisticate. Israele ora è in grado di fabbricare senza aiuto esterno armi nucleari, missili, aerei da combattimento e una grande varietà di armi leggere. Altri settori sviluppati sono quelli dellaeronautica e della robotica. La lavorazione dei diamanti costituisce unindustria fiorente avviata da immigrati ebrei provenienti da Amsterdam e specializzati nel taglio delle pietre preziose. Le risorse minerarie ed energetiche sono quasi inesistenti, dal momento che il sottosuolo è privo di materie prime. Sia il carbone, sia il petrolio sono importanti; il petrolio proviene quasi esclusivamente dallEgitto, Paese con cui Israele intrattiene rapporti privilegiati dal 1982. Un oleodotto lungo 260 km collega Eilat con Ashkelon. Molto utilizzata è lenergia solare, che copre il fabbisogno del 27% della popolazione come fonte di riscaldamento. Grazie alle ottime infrastrutture di ricerca scientifica è di buon livello anche lindustria chimico-farmaceutica. Trasporti[modifica | modifica sorgente] Per quanto riguarda i trasporti e le comunicazioni, unarticolata rete di strade unisce le varie parti del Paese. I porti di Eilat sul Mar Rosso, di Ashdod e di Haifa sul mar Mediterraneo sono i più trafficati. Laeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, assorbe tutto il traffico aereo del Paese. La rete ferroviaria israeliana si sviluppa attorno ad una dorsale nord - sud Naharia - Haifa - Tel Aviv - Beersheva, con rami verso est (Gerusalemme via Latrun e Zin, presso il Mar Morto). La rete è a trazione diesel; i treni sono frequenti e ragionevolmente confortevoli, ma la velocità operativa è piuttosto bassa. È in programma una linea ad alta velocità tra Tel Aviv e Gerusalemme, attualmente in fase di progetto. Turismo[modifica | modifica sorgente] Il turismo benché comprensibilmente ostacolato dalle condizioni geopolitiche, che inducono a protocolli di sicurezza sensibilmente elevata, in particolare quello religioso, è un cespite industriale di grande rilievo, anche per merito del clima gradevole e dellimportanza storica-artistica dei siti archeologici tuttora esistenti. In tale cornice, spicca la funzione strategica della compagnia di bandiera El Al, sia come vettore internazionale, sia per i collegamenti interni. Politica[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Politica di Israele. Israele è una repubblica parlamentare, basata sul multipartitismo e su elezioni a suffragio universale cui partecipano tutti i cittadini che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. Non è previsto listituto referendario. La separazione dei poteri è assicurata nel modo seguente: Il potere legislativo spetta alla Knesset (Assemblea nazionale), composta da 120 deputati (MK) eletti ogni quattro anni con sistema proporzionale (con applicazione del metodo DHondt), nelle liste dei partiti. Alle elezioni legislative non è previsto il voto di preferenza. Il territorio costituisce un unico collegio elettorale ed è prevista una soglia di sbarramento (dal 1996 fissata al 2%). Le elezioni parlamentari si tengono ogni quattro anni, ma la Knesset può essere sciolta anticipatamente in seguito ad una decisione assunta dalla maggioranza dei suoi componenti. Il Presidente di Israele (in Ebraico: נשיא המדינה, Nesi HaMedina, lett. Presidente dello Stato) è il Capo dello Stato israeliano ed è eletto dalla Knesset per un mandato di sette anni non rinnovabile. La sua funzione è puramente rappresentativa, essendo lesercizio del potere esecutivo delegato nella sua interezza al Primo Ministro. La sua residenza ufficiale è nella capitale di Israele, Gerusalemme.[54] Il potere esecutivo è affidato al Primo ministro, che di regola è il leader del partito o della coalizione maggioritaria in Parlamento. Egli forma il governo grazie alla nomina dei ministri. Dal 1996 al 2003 il Primo ministro è stato scelto con elezione popolare diretta. La sua residenza ufficiale è nella capitale di Israele, Gerusalemme. Il potere giudiziario è affidato a una Corte Suprema. I suoi 15 giudici sono nominati da una commissione di nove membri di cui 3 giudici, 4 politici e 2 avvocati. In pratica, questa commissione designa automaticamente i candidati scelti dai giudici stessi. Israele non ha una costituzione redatta in unico documento, ma più leggi fondamentali. Le funzioni del governo sono basate sui regolamenti della Knesset, sulle convenzioni costituzionali e sulla Dichiarazione di Indipendenza dello Stato di Israele. Elezioni[modifica | modifica sorgente] Il Parlamento israeliano (Knesset) ha 120 membri, eletti per quattro anni con sistema proporzionale in un unico collegio nazionale. Nel tempo è stata introdotta, e variata, una soglia di sbarramento. Sono elettori tutti i cittadini maggiorenni (18 anni). Il voto è per lista, senza preferenze. Determinato il numero di seggi spettanti ad ogni lista, i candidati risultano eletti secondo lordine in cui appaiono nella lista. Lelezione diretta del Primo Ministro rappresenta un caso particolare negli ordinamenti dello Stato, distinguendosi generalmente tra le elezioni presidenziali e quelle parlamentari. Questo ordinamento è stato istituito in Israele nel 1996 ed è stato mantenuto fino al 2003. Il Presidente nomina il Primo Ministro sulla base dei risultati elettorali, dopo essersi consultato con i leader della coalizione vincitrice; unica eccezione a questa prassi si è avuta tra il 1996 e il 2001, quando lelezione del Primo Ministro è avvenuta disgiuntamente da quella del Knesset. Il termine ebraico utilizzato per designare il Primo Ministro è Rosh HaMemshala (in Ebraico: ראש הממשלה, letteralmente Capo del Governo), denominazione applicata anche per i Primi Ministri stranieri, occasionalmente sostituita dal termine inglese premier. Lattuale Presidente è Shimon Peres. Presso la Knesset (rinnovata con le elezioni del 2009) si è formata una coalizione di partiti, guidata dal Primo ministro Benjamin Netanyahu, esponente del Likud. Sistema legale[modifica | modifica sorgente] Israele non ha una Costituzione scritta, sebbene il punto B della Risoluzione 181 dellAssemblea dellONU, che aveva sancito la divisione del Mandato Britannico in uno Stato ebraico e in uno arabo[55], lo richiedesse. Hanno funzione di norme materialmente costituzionali la Dichiarazione dIndipendenza del 1948 (sebbene non costituisca in senso tecnico una legge) e le Leggi base della Knesset. Nel 2003, a partire da queste, la Knesset ha iniziato a redigere una costituzione, che è comunque respinta per ragioni di principio dai partiti religiosi non sionisti.[56] Lobiettivo del servizio sanitario nazionale, garantire uguali cure sanitarie a tutti i residenti del paese, è stato deciso in una legge base nel 1995. Il sistema legale di Israele combina la civil law dellEuropa continentale, la common law inglese e le leggi religiose dellEbraismo. Si fonda sul principio del precedente (stare decisis) e del processo accusatorio e impiega (anziché giurie) giudici professionali e indipendenti, nominati da un comitato composto da giudici della Corte suprema, avvocati e parlamentari. Il sistema giudiziario è articolato in tre livelli di giudizio: la maggior parte delle città ospita un tribunale, mentre in cinque dei sei distretti (vedi sotto) sono istituiti tribunali distrettuali (sia dappello sia di prima istanza) e a Gerusalemme siede la Corte Suprema (sia di ultimo appello sia di cassazione e di fatto costituzionale). Pena di morte[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Pena di morte in Israele. La pena di morte, dal 1954, non è più in vigore, tranne per genocidio e altri crimini contro lumanità, crimini di guerra, alto tradimento, crimini contro il popolo ebraico e tradimento militare[57], quando ritenuta giusta dal tribunale: è stata applicata solo una volta, nel 1961, nei confronti del criminale nazista Adolf Eichmann, il cosiddetto Architetto dellOlocausto. Anche un altro nazista, John Demjanjuk, fu condannato a morte nel 1988, ma il verdetto fu annullato nel 1993. Questi due casi, tra laltro di cittadini stranieri, sono le uniche sentenze pronunciate contro civili. Ci sono state alcune condanne di militari, ma nessuna è stata mai eseguita. Matrimonio e cittadinanza[modifica | modifica sorgente] La disciplina matrimoniale[modifica | modifica sorgente] La disciplina dellistituto matrimoniale è rimessa alle confessioni religiose cui gli sposi appartengono, le cui autorità esercitano la relativa giurisdizione, mentre non esiste il matrimonio civile[58]. Il matrimonio religioso ha quindi validità automatica; in ambito ebraico sono possibili, ma rari, i matrimoni misti poiché sono ammessi dalla legge ebraica, anche se non in tutti i casi, e in genere solo dallebraismo riformato e laico. Lebraismo ortodosso prescriverebbe invece la conversione del coniuge, ma essa è molto lunga e difficile e viene accordata solo per un profondo desiderio di unirsi spiritualmente al popolo dIsraele, e non solo perché si vuole sposare un ebreo con il rito religioso.[59] Alcuni israeliani (in genere atei o non ebrei) che desiderano sposarsi con rito civile (solitamente poiché hanno un coniuge non ebreo, le coppie ebree atee usano la tradizionale cerimonia per appartenenza etnica) spesso si recano allestero (la giurisdizione israeliana prevede il riconoscimento di tutti i matrimoni esteri a chi ne faccia richiesta), come ad esempio nella vicina Cipro o negli Stati Uniti. Anche i matrimoni cristiani e musulmani sono riconosciuti, e sono più facili da celebrare (ad esempio il cattolicesimo non chiede necessariamente la conversione per il coniuge di altra religione). Ci sono state alcune proposte di legge per il matrimonio civile. Nella città di Tel Aviv sono possibili le unioni civili, esibendo il solo certificato di residenza (compresi gli arabi): si tratta a tuttoggi della forma giuridica più vicina al matrimonio civile. È in vigore il divorzio e sono ammesse le unioni civili anche tra omosessuali, le adozioni da parte donne lesbiche conviventi, ma non il matrimonio gay. Passaporto[modifica | modifica sorgente] Gli arabi che al 1948 risiedevano sui territori di costituzione dello Stato di Israele, ed i loro discendenti, sono cittadini israeliani a tutti gli effetti, allo stesso livello degli ebrei. Hanno il passaporto e possono liberamente espatriare, ma a causa del loro Stato di cittadinanza hanno limitazioni a poter accedere in Cisgiordania[senza fonte]. Sono circa 1 400 000. Lo Stato di Israele finanzia, ai musulmani che hanno cittadinanza israeliana, il pellegrinaggio (Hajj) alla Mecca[60]. Gli abitanti di Gerusalemme Est, dopo loccupazione israeliana del 1967, hanno ottenuto la carta didentità israeliana come residenti permanenti. Non sono però considerati cittadini israeliani, ma possono muoversi liberamente sia in Israele che in Cisgiordania. Nel gergo burocratico sono chiamati arabi blu (dal colore del documento) e sono circa 253 000. Gli abitanti della Cisgiordania e della Striscia di Gaza hanno il passaporto palestinese, di colore verde. Il documento viene rilasciato dallAutorità Nazionale Palestinese (ANP), ma con lautorizzazione israeliana[senza fonte]. Non possono entrare in Israele, se non con uno speciale permesso rilasciato dalle autorità israeliane, come daltronde tutti gli stranieri che necessitano del visto, europei e americani compresi. Le visite ai parenti detenuti in Israele sono state autorizzate ai palestinesi di Gaza nel luglio 2012, dopo che erano bloccate dal 2007 in seguito al sequestro di Gilad Shalit e allo Stato di guerra con la Striscia.[61] I palestinesi sotto lANP sono circa 1 980 000. Lacquisizione della cittadinanza[modifica | modifica sorgente] Un passaporto israeliano Secondo la controversa legge contro i matrimoni misti del 2003, confermata dalla corte suprema, un/una ebreo/a israeliano/a che sposa un/una palestinese allestero non può richiedere il riconoscimento né la cittadinanza per il coniuge (solo la residenza e solo in caso di motivi umanitari); il fine sarebbe evitare la crescita degli arabi con cittadinanza israeliana, ritenuti un pericolo dai movimenti conservatori, ma questa legge è stata paragonata ad una legge razziale dai detrattori.[62] Non esiste invece, a livello legale, alcun impedimento per un cittadino ebreo di sposare una cittadina israeliana di etnia araba-palestinese e religione musulmana, e viceversa, e far riconoscere il proprio matrimonio; il figlio risulterà comunque cittadino israeliano.[63] Occorre distinguere tra lebraicità della persona e il suo status di cittadino: benché Israele sia stato ebraico un cittadino non deve essere per forza ebreo per essere riconosciuto tale, poiché esso è comunque uno stato laico. La questione ha evidenti ricadute giuridiche, dal momento che la cittadinanza israeliana non viene data automaticamente al coniuge: tuttavia, a seguito della legge del ritorno (che assegna la cittadinanza a tutti gli ebrei), non viene applicata a livello di giurisdizione civile la regola religiosa secondo cui può essere data la qualifica automatica di ebreo al neonato dalla sola madre, secondo la tradizionale regola ebraica (non applicata dallebraismo riformato), ma la cittadinanza può essere acquisita con un padre o un nonno di riconosciuta appartenenza ebraica.[64] Il coniuge ottiene un permesso di soggiorno e la residenza permanente e deve richiedere poi la naturalizzazione, per la quale occorre risiedere ufficialmente per tre anni dei cinque prima della richiesta sul suolo israeliano (tranne per gli ebrei e i convertiti, che la ottengono automaticamente). La cittadinanza può essere trasmessa anche da genitore non ebreo, a patto che abbia il passaporto israeliano. Tutti gli abitanti dello Stato a partire dalla fondazione (con eccezione dei palestinesi che se sono andati via come profughi), compresi gli arabi, e i loro discendenti, hanno diritto alla cittadinanza. I figli di cittadini israeliani e cittadini di qualunque altra nazionalità, ottengono quindi automaticamente la cittadinanza.[64] Di solito è ammessa la doppia cittadinanza; se si è precedentemente cittadini di paesi che non lammettono, occorre rinunciare alla precedente nazionalità.[65] Suddivisione amministrativa[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Suddivisioni di Israele. Israele è suddiviso in sei distretti principali, conosciuti in ebraico come mehozot (singolare: mehoz) e tredici sub-distretti conosciuti come nafot (singolare: nafa). Schema dei sei distretti: Distretti di Israele Distretto Capoluogo Abitanti nel capoluogo Superficie (km²) Abitanti Densità Settentrionale o Galilea Nazaret 73.658 4.478 1.279.200 285,66 Haifa Haifa 271.000 864 913.000 1.056,71 Centrale anche Piana o Valle di Sharon Ramla 65.300 1.293 1.854.900 1.434,57 Tel Aviv Tel Aviv 1.295.000 176 1.295.000 7.357 Gerusalemme Gerusalemme 805.000 652 945.000 1.449,39 Meridionale o Idumea Beer Sheva 194.800 14.231 1.106.900 77,78 Giudea e Samaria o Cisgiordania (Stato di Palestina) Ramallah 118.400 5.860 2.163.000 369 Striscia di Gaza già Filistea (Stato di Palestina) Gaza 450.000 360 1.650.000 4.583 Lista dei distretti con relativo capoluogo e relativi sub-distretti: Distretto di Gerusalemme (Mehoz Yerushalayim). Capitale distrettuale: Gerusalemme Distretto Settentrionale (Mehoz HaTzafon), o Galilea. Capitale distrettuale: Nazaret Sub-distretti Zefat. Kinneret. Yizreel. Akko. Golan. Distretto di Haïfa(Mehoz Hefa). Capitale distrettuale: Haifa Sub-distretti. Haifa. Hadera. Distretto Centro (Mehoz HaMerkaz), anche Piana o Valle di Sharon. Capitale distrettuale: Ramla Sub-distretti. Sharon. Petah Tiqwa. Ramla. Rehovot. Distretto di Tel Aviv (Mehoz Tel-Aviv). Capitale distrettuale: Tel Aviv-Yafo Distretto Meridionale (Mehoz HaDarom), o Idumea. Capitale distrettuale: Beer Sheva Sub-distretti: Ashqelon. Beer Sheva. Distretto di Giudea e Samaria (Mehoz Yehuda VeShomron), ovvero la Cisgiordania. Città principale: Maale Adumim. Diritti umani[modifica | modifica sorgente] La legge base (di rango costituzionale) Libertà e Dignità Umana tutela i diritti umani, sociali, civili e politici. La maggiore organizzazione israeliana per i diritti umani è BTselem. Quando si analizzano i diritti umani in Israele, molte ONG concordano sul fatto che è importante mantenere la distinzione tra Israele e i territori sotto occupazione israeliana, ricordando comunque che si tratta di un teatro di guerra, in perenne emergenza.[senza fonte] Sono più di duecento le risoluzioni ONU che deplorano la deportazione di Palestinesi da parte di Israele.[66] Diritti civili e politici in Israele[modifica | modifica sorgente] Israele è una democrazia in cui trovano riconoscimento i diritti civili e politici, di libertà despressione[67] e di economia di mercato.[68] La minoranza araba residente in Israele lamenta discriminazioni ai suoi danni, sia nella quotidiana pratica amministrativa sia nel mantenimento in vigore di normative formalmente neutrali ma di fatto discriminatorie. A giudizio degli assertori del concetto di democrazia etnica, Israele costituirebbe un esempio della stessa.[69] Per quanti riguarda i non ebrei che vivono entro i confini di Israele del 1948, i diritti umani sono garantiti: sono presenti in parlamento numerosi partiti arabi, ci sono ministri arabi nel governo e un giudice della corte suprema è arabo.[senza fonte] Diritti degli omosessuali[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Diritti LGBT in Israele. Israele è lunico paese del vicino oriente e uno dei due in Asia (laltro è la Cambogia) dove le unioni omosessuali sono riconosciute (oltre a non essere reato dal 1988), come Coabitazione non registrata (simile al matrimonio omosessuale e ai PACS di altre nazioni). Le donne omosessuali sposate possono accedere alladozione. Territori occupati[modifica | modifica sorgente] Diversa la situazione per i territori palestinesi occupati sotto amministrazione Israeliana, cioè parte della Cisgiordania (West Bank), Gerusalemme est e fino, al 2005, la Striscia di Gaza. Qui vengono riportate violazioni dei diritti umani a causa della continua espansione degli insediamenti israeliani, laumento delle restrizioni per leconomia palestinese a causa della barriera di separazione israeliana nella Cisgiordania, gli attacchi dei coloni israeliani contro i civili palestinesi, lembargo imposto dallesercito israeliano[senza fonte], e le continue incursioni e operazioni militari degli ultimi anni da parte di Israele.[70][71][72] Per quanto riguarda i circa 1,8 milioni palestinesi che vivono nei territori occupati nel 1967, e tuttora governati in maggioranza da Israele (Gerusalemme est e West Bank) i diritti sono quelli di un popolo sotto occupazione militare[73] anche se bisogna notare che, a partire dagli Accordi di Oslo, circa il 98% della popolazione palestinese vive sotto la giurisdizione diretta dellAutorità Nazionale Palestinese. Larcivescovo anglicano Desmond Tutu, una delle figure di maggiore spicco nella lotta contro lapartheid in Sudafrica, ha criticato ripetutamente il trattamento dei palestinesi da parte di Israele, definendo anche questo una forma di apartheid.[74][75] Lo stesso paragone è stato fatto nel novembre 2008 anche dal presidente dellassemblea dellONU Miguel dEscoto Brockmann, durante un incontro nellambito della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. DEscoto Brockmann ha anche definito la non esistenza di uno Stato palestinese e la continua situazione di tensione in medio oriente Il più grande fallimento nella storia delle Nazioni Unite.[76][77] Un checkpoint israeliano. Checkpoint vicino alla città di Ramallah. In Cisgiordania, utilizzando leggi diverse, in particolare ottomane, e la possibilità stabilita dopo il 1967 di dichiarare statale il territorio occupato da nazioni nemiche, Israele ha ottenuto il controllo di parte dei terreni, che usa per costruire ed ampliare colonie.[78] Questa voce non è neutrale! Questa voce o sezione sullargomento Asia è ritenuta non neutrale. Motivo: Evidente unilateralità e documentazione faziosa e poco affidabile. Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Il ministro degli Interni israeliano, Ophir Pines-Paz, ha dichiarato nel 2005 che la politica verso i cittadini arabi è caratterizzata da discriminazione istituzionale. Buona parte del territorio intorno a paesi e villaggi arabi israeliani è stato confiscato o dichiarato zona verde, in cui è vietato costruire[senza fonte]; le case costruite senza permesso vengono distrutte (questo non avviene invece nel settore ebraico del Paese[senza fonte]). Da quando lo Stato di Israele è sorto, sono stati istituiti 700 paesi e villaggi per ebrei; non uno per i cittadini arabi. Decine di villaggi arabi, che già esistevano nel 1948, non sono riconosciuti dallo Stato di Israele; non ricevono quindi acqua, elettricità, fognature, non sono collegati alla rete fognaria e a quella stradale, e sono sotto la continua minaccia di essere demoliti.[senza fonte] Questa minaccia è particolarmente concreta per i beduini del Negev[79], le cui coltivazioni sono state distrutte con prodotti chimici nel 2003. I fondi destinati alle scuole per bambini arabi sono, in rapporto alla popolazione, molto inferiori a quelli destinati alle scuole per bambini ebrei[80]. Molto peggiore è la situazione dei palestinesi dei Territori Occupati. Israele accorda un trattamento preferenziale agli abitanti ebrei delle colonie in Cisgiordania e a Gerusalemme Est per quanto riguarda la costruzione di case ed i servizi municipali. A Gerusalemme Est, questo avviene malgrado i palestinesi paghino le medesime imposte[81]. Per ammissione stessa della municipalità, molte delle politiche attuate a Gerusalemme, fin dal 1967, hanno lo scopo di ridurre la popolazione non ebraica[senza fonte]; come mostrano le organizzazioni per i diritti umani, palestinesi e israeliane, ciò avviene riducendo le zone in cui ai palestinesi è permesso costruire, confiscando loro terreni e demolendo loro le case.[82] Nei primi tre anni della seconda intifada, Israele ha distrutto più di 3 000 case e centinaia di edifici pubblici e di negozi palestinesi, oltre a vaste aree di terreno agricolo. Decine di migliaia di palestinesi sono rimasti senza casa o privi di una fonte di reddito.[senza fonte] Molte distruzioni sono causate dal costruire, la cosiddetta barriera di separazione, sita per il 90% in territorio palestinese, onde facilitare il passaggio tra Israele e le colonie (illegali, in base alla legge internazionale). Nei Territori Occupati, i palestinesi non possono costruire su terra dichiarata statale; nessuna restrizione, viceversa, è imposta ai coloni israeliani.[senza fonte] Nei Territori Occupati valgono leggi diverse per i coloni e per i palestinesi. Luso di sistemi legali differenti, a seconda della nazionalità, ricorda il sistema dellapartheid sudafricano.[senza fonte] Se i coloni commettono reati sono sottoposti alla legge penale israeliana per i civili; se li commettono i palestinesi, i tribunali di Israele applicano la legge penale giordana[senza fonte] o quella militare israeliana. Nel 1999 la Corte Suprema israeliana ha vietato luso della forza fisica negli interrogatori. Secondo il Public Committee Against Torture in Israel (PCATI), unorganizzazione israeliana per i diritti umani, luso della tortura è tuttavia continuato anche negli anni successivi.[senza fonte] Nei Territori Occupati i soldati israeliani hanno ripetutamente usato civili palestinesi, minori compresi[83], come scudi umani[84], ciò che è esplicitamente vietato dallarticolo 28 della Quarta Convenzione di Ginevra. Con le uccisioni e le distruzioni di case compiute a Gaza durante la seconda intifada, secondo lorganizzazione israeliana per i diritti umani Adalah lesercito israeliano ha compiuto crimini di guerra[85]. Distruggere case viola larticolo 147 della Quarta Convenzione di Ginevra[86],[85]. Migliaia di detenuti palestinesi presenti nelle carceri israeliane sarebbe trattenuti per motivazioni politiche (circa 5 600 stimati nel 2003), in parte (circa 530 sempre nel 2003 e 817 nel 2008[87]) sono in regime di detenzione amministrativa, vale a dire senza che sia stato fissato un processo. Il fatto che spesso Israele, nellambito dei colloqui di pace, liberi alcune decine o centinaia di questi prigionieri come gesto di buona volontà, è stato indicato come una prova del fatto che queste detenzioni avvengono senza un reale motivo.[87] In alcuni casi gruppi umanitari come Amnesty International hanno ricevuto segnalazioni di maltrattamenti, torture e negazione di assistenza legale.[88][89] Nellaprile 2008, il Vice-Presidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini, ha definito quello nelle carceri un «trattamento umiliante e degradante. Gli interrogatori sono svolti in modo inumano e talvolta costituiscono una forma di tortura. Il cibo scarseggia e vi sono gravi problemi di sovraffollamento».[90] Un rapporto ufficiale israeliano ha riconosciuto che i servizi segreti hanno torturato detenuti palestinesi durante la prima intifada, fra il 1988 e il 1992.[91] Uno dei metodi è lo scuotimento, che nel 1995 ha causato la morte di un detenuto[senza fonte]. Secondo Yitzhak Rabin, questo metodo è stato usato contro 8 000 prigionieri[92][senza fonte] Il 4 dicembre 2008 il Consiglio per i diritti umani dellONU, dopo due anni di ricerche sul territorio israeliano, ha prodotto un rapporto in cui si chiedeva a Israele di sospendere le pratiche di tortura fisica e mentale sui detenuti palestinesi e di rimuovere il blocco alla Striscia di Gaza.[93][94][95] Pochi giorni dopo la presentazione del rapporto, il 15 dicembre, Israele ha negato il rinnovo del visto di ingresso a Richard Falk, docente di diritto internazionale allUniversità di Princeton e rappresentante delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi. Falk, uno degli autori del rapporto, era stato criticato dalle autorità israeliane (che avevano fin da allora preannunciato il non rinnovo del visto di ingresso) già nella primavera del 2008, dopo la sua assegnazione allincarico (che doveva durare 6 anni), quando aveva paragonato la situazione tra israeliani e palestinesi a quella tra nazisti ed ebrei.[96][97][98] Dal 2003, Israele vieta lunificazione famigliare agli israeliani[99] (in grandissima maggioranza cittadini arabi dello Stato), e ai palestinesi che abitano a Gerusalemme Est, se il coniuge risiede in Cisgiordania o nella Striscia di Gaza.[99] In Cisgiordania ci sono ora più di 500 posti di blocco.[100][101] Anche le ambulanze sono talvolta soggette a controlli di sicurezza: secondo fonti palestinesi riprese dal WHO, tra il 2000 ed il 2005 61 donne avrebbero partorito presso dei posti di blocco, il che avrebbe contribuito a causare la morte di 28 neonati[102], prevalentemente tra il 2000 ed il 2001.[102] Occorre dire tuttavia che questi blocchi sono stati motivati dal fatto che le ambulanze sono state utilizzate anche per trasportare esplosivi e terroristi suicidi in territorio israeliano.[senza fonte] La condizione di disagio creata dai posti di blocco è il riflesso diretto dello Stato di conflitto tra arabi ed israeliani, che ognuna delle due parti usa anche come strumento politico. Da un lato lo Stato di conflitto e rischio giustifica, e costringe, lo Stato di Israele a tenere in piedi un complesso e costoso sistema di controllo, dallaltra il sistema di controllo grava sulla popolazione palestinese, e non solo per le ambulanze, (notizia chiaramente di impatto nellimmaginario propagandistico, e un po meno del reale), ma anche (e soprattutto) per il costante logorio di rallentamento delle funzioni civili ed economiche della comunità palestinese, che viene così tacitamente ricambiata, in pieno, dei costi che il governo di Israele è costretto a subire. Politica estera[modifica | modifica sorgente] Relazioni diplomatiche con Israele ██ relazioni diplomatiche ██ mai nessuna relazione diplomatica ██ relazioni diplomatiche sospese e lanno di sospensione Lo Stato dIsraele è riconosciuto da una forte maggioranza degli Stati del mondo (161 su 192 nel 2007), in coerenza con la risoluzione 181 delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947. Israele è membro dellONU ma non di altre organizzazioni internazionali come la NATO. A causa della questione palestinese, Israele è in uno Stato di costante tensione con una grande maggioranza di Stati arabi. Israele, come stato, non viene riconosciuto da nessuno dei paesi islamici, ad esclusione della Turchia, della Giordania, dellEgitto e della Mauritania con i quali intrattiene normali relazioni diplomatiche; le relazioni diplomatiche con la Turchia si sono però molto inasprite nel 2010 e con lespulsione dellambasciatore nel 2011. Alcuni paesi arabi (p.es. Marocco, Qatar) intrattengono relazioni diplomatiche a basso livello o informali, così come la Costa Rica (dal 2010)[senza fonte]. Cuba ha interrotto i rapporti a causa dellalleanza stretta di Israele con gli Stati Uniti, i quali mantengono lembargo contro lisola, sostenuto anche dallo Stato ebraico. Le seguenti 34 nazioni non hanno relazioni diplomatiche ufficiali con Israele (al 2011): Africa: Algeria, Ciad, Comore, Gibuti, Guinea, Libia, Mali, Niger, Somalia, Sudan Americhe: Bolivia (dal 2009), Cuba (1981), Venezuela (2009)[103] Asia Orientale: Nord Corea, Asia del Sud: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Maldive, Pakistan Sud-est asiatico: Brunei, Indonesia, Malaysia Asia occidentale: Iran (1979), Iraq, Libano, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, Siria, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Bahrain La Repubblica Araba Saharawi Democratica e Taiwan non riconoscono Israele, né sono membri delle Nazioni Unite. Taiwan ha rapporti molto informali e ufficiosi con Israele. Alcuni esponenti politici e alcuni partiti europei hanno proposto che Israele venga ammessa, qualora lo desideri, allinterno dellUnione Europea. Forze armate[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Forze di Difesa Israeliane. I militari di Israele consistono nelle forze unificate della difesa dIsraele (IDF Israel Defense Forces), conosciute in ebraico con lacronimo Tzahal (צהל). Diversamente dallorganizzazione delle forze armate in altri paesi la marina militare e laeronautica sono subordinati allesercito. Ci sono altre agenzie governative paramilitari che si occupano di differenti aspetti della sicurezza dIsraele (quali, il MAGAV e lo Shin Bet) e civili con compiti di difesa quali Aman e il Mossad, i servizi segreti esterni di Israele. LIDF è considerato una delle forze militari più forti nel Medio Oriente ed è quella che ha maggior esperienza pratica avendo difeso il proprio paese in più di cinque conflitti. Punti di forza dellIDF sono lalta qualità delladdestramento e luso di armamenti tecnologicamente avanzati, tra i quali anche la bomba atomica, prodotti in Israele o importati dagli Stati Uniti. La maggior parte degli israeliani, maschi e femmine, sono chiamati alle armi alletà di 18 anni. Il servizio obbligatorio è di tre anni per gli uomini e di 20 mesi per le donne. A seguito del servizio obbligatorio, gli uomini israeliani diventano parte delle forze di riserva dellIDF e solitamente sono tenuti a servire per parecchie settimane ogni anno da riservisti, fino ai loro 40 anni. Per gli Arabo-israeliani il servizio militare è facoltativo. I Circassi e Beduini si arruolano attivamente nellIDF. Dal 1956, i Drusi vengono considerati come israeliani sotto coscrizione, su richiesta della comunità drusa. Gli uomini che studiano a tempo pieno nelle istituzioni religiose possono ottenere un rinvio della leva; la maggior parte degli ebrei Haredi, i cosiddetti ultraortodossi estendono questi rinvii fino a raggiungere unetà in cui sono troppo vecchi per la coscrizione. Israele non dispone nel suo ordinamento di una legge sullobiezione di coscienza. Sono esonerati i pacifisti dichiarati solo se giudicati tali da una speciale commissione non militare e le donne che si dichiarano religiosamente osservanti. I refusenik sono coloro i quali rifiutano di prestare servizio per motivi politici legati alloccupazione della West Bank. Vengono giudicati dalla Corte marziale e rischiano pene detentive fino a un massimo di tre anni. Alcuni gruppi di protesta, ad esempio di militari di leva o ex arruolati, e il partito di destra Israel Beytenu hanno proposto un servizio civile obbligatorio per chi non è arruolato nelle forze armate, in particolare un lavoro svolto in ospedali, fra i vigili del fuoco, o nella protezione dellambiente (come il Servizio civile nazionale facoltativo dellItalia). In tale veste servirebbero il periodo di leva gli arabo-israeliani, gli ebrei haredim e altri esonerati. Tale proposta ha suscitato le proteste dei sionisti religiosi e degli stessi arabi in Parlamento.[104][105] Armi nucleari israeliane[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Trattato di non proliferazione nucleare. Israele è il sesto paese al mondo ad aver sviluppato armi nucleari[106][107][108]; non ha sottoscritto il trattato di non proliferazione nucleare (TNP), insieme ad altri paesi in possesso dellarma atomica: India, Pakistan e Corea del Nord[109]. LEx Direttore generale dellAIEA Mohamed ElBaradei considera Israele come uno Stato in possesso di armi nucleari[110], ma Israele mantiene una politica nota come lambiguità nucleare. Israele non ha mai ammesso ufficialmente di avere armi nucleari, mentre ha sempre dichiarato che non sarà il primo paese a introdurre armi nucleari in Medio Oriente, lasciando ambiguo il significato di introdurre potrebbe significare che non costruirà o che non userà. Nel 2006 il primo ministro Ehud Olmert ammise lesistenza di armi nucleari Israeliane in unintervista alla televisione tedesca[111]. Nel maggio 2010 il Guardian ha pubblicato documenti rilasciati dal governo Sud Africano che confermano lesistenza dellarsenale nucleare Israeliano e rivelato che Israele tentò di vendere missili a testata nucleare al Sudafrica[108][112]. Lunico sospetto test nucleare condotto da Israele è conosciuto come lincidente Vela. Israele ha iniziato a svilupparsi sulla tecnologia nucleare appena un anno dopo la sua fondazione nel 1948 e con il sostegno francese iniziò segretamente la costruzione di un reattore nucleare e un impianto di raffreddamento alla fine del 1950. Anche se Israele ha costruito unarma nucleare nel 1967-68, questo non è mai stato confermato pubblicamente, fino a quando Mordechai Vanunu, un ex tecnico nucleare israeliano, rivelò i dettagli del programma nucleare militare alla stampa britannica nel 1986[113]. Israele si stima possa attualmente possedere tra le 75 e le 400 testate nucleari con la possibilità di equipaggiarle su missili balistici intercontinentali, aerei e sottomarini nucleari[114]. Sport[modifica | modifica sorgente] Calcio[modifica | modifica sorgente] Il principale sport nazionale è il calcio. Il campionato israeliano di calcio è gestito dalla Federazione calcistica dIsraele (IFA), la quale, per quanto il Paese sia geograficamente collocato in Asia, è affiliata dal 1994 allUEFA. Conseguentemente, le squadre calcistiche israeliane partecipano alle coppe europee, e la Nazionale di calcio dIsraele disputa le qualificazioni al Campionato mondiale con le altre selezioni europee, oltre a prendere parte alle qualificazioni al campionato europeo di calcio. LIFA fu istituita nel 1928, venti anni prima della fondazione dello Stato di Israele e durante il Mandato britannico della Palestina, come Associazione calcistica della Palestina/Eretz Israele. Nel 1929 si affiliò alla FIFA e dal 1954 al 1974 fu iscritta allAFC, prima della sua espulsione, su pressione dei Paesi arabi. Durante il periodo di iscrizione dellIFA allAFC, la Nazionale israeliana vinse la Coppa dAsia 1964. Successivamente, si è qualificata, per la prima (e finora unica) volta ai mondiali di calcio, nelledizione del 1970 in Messico, dove fu eliminata al primo turno. Krav Maga[modifica | modifica sorgente] Un sistema di combattimento ormai diffuso in tutto il mondo, che trae origine in Israele è il Krav Maga (che significa combattimento a contatto). Il Krav Maga non è uno sport, anche se la sua pratica può consentire al praticante di trarre benefici, dal punto di vista psicofisico, né una vera e propria arte marziale. Va considerato, in sostanza, come un metodo di difesa personale, che trae origine da altre arti marziali, tantè che è abbastanza utilizzato, in Israele e ormai in vari Paesi del mondo, anche da operatori della sicurezza, Forze Armate e di Polizia. Pallacanestro[modifica | modifica sorgente] Molto popolare in Israele è anche la pallacanestro. Analogamente allIFA, anche la Federazione cestistica dIsraele (IBBA), iscritta alla FIBA dal 1939, è affiliata alla FIBA Europe. La Nazionale di pallacanestro dIsraele vanta una partecipazione ai Giochi olimpici (17º posto a Helsinki 1952), due ai mondiali (8º posto nel 1954 e 7° nel 1986), nonché 25 presenze allEuropeo (miglior risultato, il secondo posto conquistato nel 1979). La principale società cestistica israeliana è il Maccabi Tel Aviv, che, oltre a dominare da sempre il campionato nazionale (di cui ha vinto 49 delle 57 edizioni finora disputate), ha vinto 5 volte lEurolega e una volta la Coppa Intercontinentale. Vela[modifica | modifica sorgente] Importanti risultati sono stati colti dallo sport israeliano nella vela, grazie, soprattutto, alle imprese di Gal Fridman. Dopo la medaglia di bronzo ottenuta ad Atlanta 1996, Fridman è divenuto il primo atleta israeliano a vincere una medaglia doro olimpica, conquistata ai Giochi di Atene nel 2004. Riferimenti[modifica | modifica sorgente] Note[modifica | modifica sorgente] ^ sezione, Gerusalemme, capitale contestata. ^ de facto ^ Escluse / Incluse le alture del Golan e Gerusalemme Est. ^ (EN) Population growth rate in «CIA World Factbook». URL consultato il 28 febbraio 2013. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013 ^ Tasso di fertilità nel 2010. URL consultato il 12 febbraio 2013. ^ Israel (CIA). URL consultato in data 13 aprile 2010. ^ un.org/Depts/Cartographic/map/profile/israel.pdf ^ (EN, HE) Statistical abstract of Israel 2006, Israeli Central Bureau of Statistics (.pdf file). ^ (EN) Victor P. Hamilton, The Book of Genesis: Chapters 18-50, Wm. B. Eerdmans Publishing Company, Grand Rapids (Michigan), 1995, ISBN 0-8028-2309-2. ^ (EN) Stephen A. 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Romano, Milano, Bruno Mondadori, 2007, ISBN 8842492493, pag. 198 ^ Il testo della Risoluzione 181 dellONU ^ relazione dellUNSCOP ^ Si veda la mappa della distribuzione della popolazione nel 1946, dal sito passia.org ^ (EN) Il Piano Dalet, dal sito MidEast Web Historical Documents ^ Si veda per es (EN) FAQ on Plan Dalet dal The Institute for Middle East Understanding o la recensione del libro dello storico Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina, Fazi Edizioni. ^ PAPPE I., The Making of the Arab-Israeli Conflict, 1947-1951, London, 1992, p. 92) ^ Rapporto Generale e Rapporto Supplementare della Commissione di Conciliazione dellONU per la Palestina, sul periodo 11 dicembre 1949 - 23 ottobre 1950, pubblicato dalla Commissione di Conciliazione dellONU, 23 ottobre 1950. (U.N. General Assembly Official Records, 5th Session, Supplement No. 18, Document A/1367/Rev. 1) La Commissione asseriva che le stime erano state le più accurate possibili, per quanto le circostanze lo avevano permesso, e attribuiva che la stima più elevata fosse motivata, fra le altre cose, dal raddoppio delle tessere di razionamento, dallincremento di persone che erano state deportate da aree diverse da quelle occupate da Israele e da persone che, per quanto non deportate, erano ridotte alla miseria. ^ The Arab Refugees, The New York Post. 30 novembre 1948. Reproduction. ^ Legal Status of East Jerusalem and its Residents | BTselem ^ Public Law 104 - 45 - Jerusalem Embassy Act of 1995 ^ Pagina su Israele del CIA World Factbook ^ (EN, HE) Area of Districts, Sub-Districts, Natural Regions and Lakes. Statistical abstract of Israel 2006, Israeli Central Bureau of Statistics (.pdf file). ^ Israel (Geography). Country Studies. The Library of Congress. 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Posted on: Mon, 11 Nov 2013 17:07:15 +0000

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