DIFESA DELLA FEDE ( DECIMA PARTE ) 6. Che bisognerebbe fare, - TopicsExpress



          

DIFESA DELLA FEDE ( DECIMA PARTE ) 6. Che bisognerebbe fare, allora, per risolvere tutti i problemi che interessano gli individui e lumanità intera? Occorre sviluppare ed applicare i concetti della paternità divina, della fratellanza universale fra tutti gli uomini, dovuta alla comune origine, e della solidarietà fra gli individui e fra le nazioni. 52 - PROCESSIONI A che servono le processioni? Le processioni servono per esprimere pubblicamente la fede di un popolo. Insieme con tutti gli Israeliti egli trasportò larca del Signore tra grida di gioia e suoni di trombe (2 Sani 6,15). 53 - PROFETA 1. Che vuoi dire la parola «profeta»? La parola profeta indica uno che parla in nome di un altro; in concreto, uno che parla in nome di Dio. 2. Quando uno è «falso profeta»? Uno è falso profeta, quando parla per suo conto, affermando che sta parlando in nome di Dio. Gesù assicurò che, lungo la storia, ci sarebbero stati sempre falsi profeti. Allora, se qualcuno vi dirà: Ecco, il Messia è qui! ecco, è là! voi non fidatevi. Perché verranno falsi profeti e falsi messia i quali faranno segni miracolosi per cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto (Mc 13,21-22). 3. Adesso, chi sono i falsi profeti? I fondatori delle sette con i loro seguaci, giacché dicono che parlano in nome di Dio, mentre ciò è falso. Infatti, fuori della «sua unica» Chiesa, Gesù non autorizza nessuno a parlare in suo nome, ma soltanto i suoi legittimi rappresentanti. Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da quella che vi ho annunziata: anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto dal ciclo (Gal 1,8). 54 - PROSTITUTA E’ vero che la Chiesa Cattolica è la prostituta”, di cui parla lApocalisse? Non è vero. Quando lApocalisse parla della prostituta, si riferisce allimpero romano, che praticava lidolatria e stava perseguitando la Chiesa di Cristo (Ap 17-19). Uno dei sette angeli, che avevano le sette coppe, venne a dirmi: «Vieni, ti farò vedere il castigo decretato per la grande prostituta che abita presso molte acque. I re della terra sì sono prostituiti con lei e gli abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione» (Ap 17,1-2). 55 - PROTESTANTESIMO 1. Chi ha fondato il protestantesimo? Martin Lutero, ribellandosi al Papa nellanno 1517. 2. Quali sono i punti fondamentali della sua dottrina? 1 punti fondamentali della sua dottrina sono i seguenti: 1 - Chiesa La Chiesa è una società invisibile, alla quale appartengono tutti coloro che credono in Cristo. Solamente il peccato li può separare da essa, non lautorità ecclesiastica (la scomunica non ha nessuna importanza). 2 - Regola di Fede Solamente la Bibbia, interpretata personalmente, è regola sufficiente di Fede. Non cè bisogno della Tradizione e del Magistero della Chiesa. 3 - Salvezza Si ottiene la salvezza soltanto mediante la fede in Cristo, che consiste in una illimitata fiducia nella sua misericordia. Si ripudia ogni tipo di mediazione: sacerdoti, sacramenti, ecc., bastando il contatto diretto con Dio. 4 - Peccato originale Prima del peccato originale, luomo era libero e sano. Dopo il peccato, la sua natura restò senza equilibrio, né forza, né libertà per resistere di fronte al male. Pertanto, tutti i suoi atti sono macchiati dal peccato e peccaminosi. Solamente una forte fede in Cristo lo può salvare, cosi che i suoi atti peccaminosi non gli siano imputali. 5 - Sacramenti Lutero accetta solamente tre sacramenti: il battesimo, la penitenza e la Cena del Signore. Nega la transustanziazione, la messa come sacrificio e lindissolubilità del matrimonio. Ammette il divorzio. 6 - Clero e laicato Non cè nessuna differenza tra clero e laicato. Tutti sono uguali. Non ammette lesistenza di un carattere indelebile che i ministri ricevono mediante limposizione delle mani. 3. Quando si cominciò a usare la parola «protestante» e perché? Si cominciò a usare la parola «protestante» lanno 1529 nella Dieta di Spira quando i seguaci di Lutero «protestarono» contro limperatore Carlo V, che aveva proibito qualsiasi. cambiamento nella situazione religiosa degli stati tedeschi. 56 - PURGATORIO 1. In che cosa consiste il purgatorio? Il purgatorio consiste in una situazione intermedia tra la morte e la gloria. Non si tratta di uno stato definitivo, come la gloria o linferno. Coloro che muoiono in pace con Dio, ma non sono completamente purificati, prima di arrivare alla gloria devono purificarsi mediante la sofferenza. Ecco alcuni testi biblici che esprimono la convinzione circa lesistenza del purgatorio. La Tradizione li chiarisce meglio e presenta la esistenza del purgatorio come verità di fede. Naluralmente intendiamo purgatorio come purificazione e non come luogo in cui le anime si purificano. Se uno avrà detto una parola contro il Figlio delluomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai (Mt 12,32). Se invece la sua opera sarà distrutta dal fuoco, egli perderà la ricompensa. Egli personalmente sarà tuttavia salvo, come uno che passa attraverso un incendio (1 Cor 3,15). Nulla di impuro vi potrà entrare, nessuno che pratichi la corruzione o commetta il falso. Entreranno soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita che appartiene allAgnello (Ap 21,27). Poi, pieno di collera, lo fece mettere in prigione fino a quando non avesse pagato tutto il debito. (Mt 18,34). 2. Perché Gesù disse al buon ladrone: «Oggi sarai con me nel paradiso» (Lc 23,43) e non disse: «Oggi sarai con me nel purgatorio?» Gesù ha il potere di purificare una persona in un solo attimo e portarselo direttamente in paradiso. È il padrone di tutto e può fare tutto quello che vuole. In più, la purificazione non dipende dal tempo, ma dallintensità della sofferenza. 3. Possiamo aiutare le anime di coloro che si stanno purificando dopo la morte? Si; mediante i nostri sacrifìci, preghiere e buone opere possiamo aiutare i defunti, che sono morti in grazia di Dio e ancora si stanno purificando prima di arrivare al paradiso. Invece Giuda era sicuro che a quanti fanno una morte santa è destinata un ricompensa magnifica. Perciò egli si lasciò ispirare da un pensiero santo e bello. E proprio per quel motivo fece offrire un sacrificio per il perdono, perché quei morti fossero liberati dal loro peccato (2 Mc 12,45). 4. In che parte della Bibbia si trova la parola «purgatorio»? In nessuna parte della Bibbia si trova la parola «purgatorio». Non per questo non esiste il purgatorio, inteso come purificazione. Una cosa è la parola e altra cosa è la verità che la esprime. La verità è presente nella Rivelazione; la Chiesa sceglie la parola più adatta per esprimerla. Lo stesso succede con la parola «Trinità». La Bibbia non presenta questa parola, ma la dottrina di un solo Dio in tre persone (cfr Dio, pp. 175-178). 57 - RELIQUIE 1. Che sono le reliquie? Le reliquie sono i resti mortali dei santi o gli oggetti che usarono durante la loro vita. 2. Le reliquie dei santi hanno potere dì guarire i malati? No. Le reliquie dei santi non hanno nessun potere per guarire i malati. 3. Comè, allora, che qualcuno è guarito, toccando la reliquia di un santo? In questi casi, è Dio che fa i miracoli per onorare i santi, che sono suoi amici, per premiare la fede dei credenti e spingerli a seguire lesempio dei santi. 4. Che bisogna fare con le reliquie dei santi? Bisogna rispettarle, perché ci aiutano a ricordare le persone, a cui appartennero. La gente prendeva fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con Paolo, li metteva sopra i malati e questi guarivano. Anche gli spiriti maligni uscivano dai malati (At 19,12). E aggiunse: «Dio si prenderà certo cura di voi. Perciò giuratemi di portare via di qui le mie ossa. (Gn 50,25). 58 - RISURREZIONE 1. Alla fine dei tempi, chi risusciterà? Alla fine dei tempi tutti risusciteranno: buoni e cattivi. Non vi meravigliate: viene unora in cui tutti i morti, nelle tombe, udranno la sua voce e verranno fuori. Quelli che hanno fatto il bene risorgeranno per vivere; quelli che hanno fatto il male risorgeranno per essere condannati (Gv 5,28-29). Come loro, io ho questa sicura speranza nel Signore: che tutti gli uomini, sia buoni che malvagi, risorgeranno dai morti (At 24,15). 2. Come sarà possibile la risurrezione dei corpi che sono stati completamente distrutti da qualche bomba o bruciati dal fuoco? A Dio niente è impossibile. Quel Dio che ha creato il cielo e la terra dal niente, certamente ha il potere di far rivivere un corpo che un giorno ebbe già lesistenza. 3. Come risusciteranno i corpi di coloro che morirono essendo anziani, malati, deformi o di coloro che perdettero la vita ancor prima di nascere (aborti)? Tutti i corpi risusciteranno perfetti, sani e completi. 4. Come saranno i corpi risuscitati? 1 corpi risuscitati: 1. Non avranno attività sessuale. 2. Non avranno bisogno di alimentarsi per sussistere. 3. Non potranno soffrire né corrompersi. 4. Non saranno soggetti alle attuali leggi della natura. Pertanto, potranno muoversi con la velocità del pensiero. 5. I buoni avranno corpi gloriosi, pieni di felicità, al contrario dei cattivi. Qualcuno forse chiederà: -Ma come risuscitano i morti? Quale aspetto avranno? Lo splendore del sole è di un certo tipo, quello della luna e delle stelle è di un altro genere: ogni stella poi brilla in modo diverso. Lo stesso avviene per la risurrezione dei morti. Si è sepolti mortali, si risorge immortali. Si è sepolti miseri, si risorge gloriosi. Si è sepolti deboli, si risorge pieni di forza. Si seppellisce un corpo materiale, ma risusciterà un corpo animato dallo Spirito. Se vi è un corpo materiale, vi è anche un corpo animato dallo Spirito (1 Cor 15,35.41-44). 59 - RIVELAZIONE PUBBLICA E RIVELAZIONI PRIVATE La Rivelazione Pubblica è quella che Dio realizzò in favore di tutta la umanità e culminò in Cristo e con gli apostoli. Terminò con la stesura dellultimo libro del Nuovo Testamento. Nei tempi passati Dio parlò molte volte e in molti modi ai nostri padri, per mezzo dei profeti. Ora invece, in questi tempi che sono gli ultimi, ha parlato a noi, per mezzo del Figlio (Ebr 1,1-2). Carissimi, avevo un gran desiderio di scrivervi a proposito della nostra comune salvezza. Ed ora vi scrivo, ma sono costretto a farlo per incoraggiarvi a combattere in difesa della fede. Quelli che appartengono a Dio hanno ricevuto questa fede una volta per tutte (Gd 1,3). 1. In che consistono le rivelazioni private? Le rivelazioni private consistono in alcune comunicazioni che Dio da a persone private, generalmente molto unite a Lui. 2. Siamo obbligati a credere nelle rivelazioni private? No. Siamo obbligati solamente a credere nella Rivelazione Pubblica. 3. Perché, allora, lautorità ecclesiastica approva certe rivelazioni private e non altre? Quando lautorità ecclesiastica approva qualche rivelazione privata, vuol dire che non trova nessuna opposizione tra questa rivelazione privata e la Rivelazione Pubblica, contenuta nella Bibbia e nella Tradizione Apostolica. Quando, al contrario, non lapprova, vuoi dire che cè qualche opposizione tra la supposta rivelazione privata e la Rivelazione Pubblica, o semplicemente sospetta che possa trattarsi di una frode per ingannare la gente. 4. Come bisogna comportarsi davanti alle rivelazioni private o le apparizioni della Vergine? Per evitare tristi disillusioni, è meglio stare al giudizio dellautorità ecclesiastica. Inoltre, è meglio concentrare lattenzione più sul contenuto delle stesse (preghiera, penitenza, amore...) che sulle circostanze spettacolari che le possono accompagnare. 60 - ROSARIO 1. È vero che è sbaglialo recitare il Santo Rosario, giacché si tratta di ripetere sempre la stessa cosa, sullo stile pagano ? Quando pregate, non usate tante parole come fanno i pagani: essi pensano che a furia di parlare Dio finirà per ascoltarli. Voi non fate come loro, perché Dio, vostro Padre, sa di che cosa avete bisogno, prima ancora che voi glielo chiediate. Dunque, pregate così: Padre nostro che sei io ciclo, fa che tutti ti riconoscano come Dio, che il tuo regno venga, che la tua volontà si compia in terra come in ciclo. Dacci oggi il nostro pane necessario. Perdona le nostre offese come noi perdoniamo a chi ci ha offeso. Fa che non cadiamo nella tentazione, ma liberaci dal maligno (Mt 6,7-13). Non si tratta di vane ripetizioni, sullo stile pagano. Il Santo Rosario è tuttaltra cosa. È una preghiera meditata, I quindici misteri del Rosario sono unammirabile e forte sintesi, in forma di meditazione, di tutto il dogma della Redenzione (Papa Leone XIII). Ciò che Gesù condanna, è la ripetizione meccanica di formule magiche, senza pensare a quello che si dice. E questo non è il caso del Rosario. Se qualche cattolico ignorante lo fa, è dovuto precisamente alla sua ignoranza e non perché sta seguendo linsegnamento della Chiesa. Forse Gesù durante lagonia non pregava “ripetendo le stesse parole”? (Mc 14,39), 2. Quando si cominciò a recitare il Santo Rosario? La recita del Santo Rosario cominciò circa lanno 800 allombra dei monasteri, come «salterio dei laici». Mentre i monaci recitavano i 150 salmi, i laici recitavano 150 padrenostri, che formavano un rosario, cioè un ramo di rose. Con il passare del tempo, si stabilirono altri tre rosari con 150 avemarie, 150 lodi in onore di Gesù e 150 lodi in onore di Maria. Nellanno 1365 si diede inizio a una combinazione dei quattro rosari, dividendo le 150 avemarie in gruppi di 10 e mettendo un padre nostro al principio di ognuno di essi. Nellanno 1500 si stabili per ogni gruppo la meditazione di un fatto della vita di Gesù o di Maria, e cosi sorse lattuale Rosario di quindici misteri. 61 - SACERDOTI 1. Perché i cattolici obbediscono ai sacerdoti, se furono costoro a uccidere Gesù? I sacerdoti che uccisero Gesù, furono quelli dellAntico Testamento, appartenenti alla tribù di Levi; mentre i nostri sacerdoti (vescovi e presbiteri) sono i continuatori dellopera degli apostoli. Ora mi rivolgo a quelli che in mezzo a voi sono i responsabili della comunità. Anchio sono uno di loro, sono testimone della sofferenza di Cristo e partecipo alla gloria che Dio mostrerà presto a tutti gli uomini (1 Pt 5,1). Ti ho lasciato nellisola di Creta perché tu finisca quel che è rimasto da fare: perché tu stabilisca in ogni città alcuni re-sponsabili, seguendo le mie istruzioni (Tt 1,5). 2. Perché i cattolici hanno fiducia nei sacerdoti, se la Bibbia proibisce di aver fiducia negli uomini? Il Signore dice: «Io condanno chi si allontana da me, perché ha fiducia nelluomo e conta soltanto su mezzi umani (Ger 17,5). Quando obbediamo ai sacerdoti, noi cattolici poniamo la nostra fiducia in Cristo, che ha stabilito i sacerdoti come suoi rappresentanti, dando loro grandi poteri (Gv 20,23; Le 22,19; Gc 5,14, ecc.). Gesù disse di nuovo: «La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, cosi io mando voi» (Gv 20,21). 3. Perché i sacerdoti non si sposano? I sacerdoti non si sposano perché vogliono imitare lesempio di Cristo, che non si sposò e insegnò la superiorità del celibato rispetto al matrimonio. Vi sono diversi motivi per cui certe persone non si sposano: per alcuni vi è unimpossibilità fisica, fin dalla nascita; altri sono incapaci di sposarsi perché gli uomini li hanno fatti diventare cosi; altri poi non si sposano per servire meglio il regno di Dio. Chi può capire, cerchi di capire (Mt 19,12). Lo stesso San Paolo non si sposò e parlò dellimportanza del celibato per poter essere più liberi nel servizio di Dio. Vorrei sapervi liberi da preoccupazioni. Infatti luomo non sposato si preoccupa di quel che riguarda il Signore e cerca di piacergli. Invece luomo sposato si preoccupa di quel che riguarda il mondo e cerca di piacere alla moglie (1 Cor 7,32-33). 4. Perché i sacerdoti si fanno pagare le messe, i battesimi e qualsiasi servizio che rendono? Ciò che chiedono i sacerdoti, non è un pagamento ma unofferta per il loro onesto sostentamento. Sotto questo aspetto, i fratelli separati sono più esigenti, perché chiedono le decime, le primizie e le offerte. Restate in quella casa, mangiate e bevete quel che vi daranno, perché loperaio ha diritto al suo salario. Non passate di casa in casa (Lc 10,7). Chi lavora nel tempio riceve dal tempio il proprio nutrimento, e chi si occupa dei sacrifici offerti sullaltare, riceve una parte dei sacrifici. Allo stesso modo, per quelli che annunziano il vangelo, il Signore ha stabilito che hanno il diritto di vivere di questo lavoro (1 Cor 9,13-14). 62 - SANGUE 1. Perché nella Bibbia si proibisce di mangiare il sangue degli animali? Nella Bibbia si proibisce di mangiare il sangue degli animali, perché gli antichi ritenevano che la vita stava nel sangue, per cui, se uno mangiava il sangue di un animale, allo stesso tempo ne mangiava la vita; un atto senza dubbio peccaminoso, giacché la vita appartiene a Dio. Come si vede, si tratta di una proibizione, basata su una credenza popolare. Ebbene, cambiando i tempi, cambiano le credenze popolari e cadono anche certe leggi, che si basavano su di esse. La vita di una creatura risiede nel sangue. Il Signore vi concede di versare il sangue sullaltare come sacrifìcio per il perdono dei peccati, a vostro favore: il sangue infatti permette di ricevere il perdono perché è portatore di vita. Ecco perché il Signore ha dichiarato agli Israeliti: Nessuno di voi e nessuno straniero che abita in Israele ha il diritto di mangiare del sangue (Lv 17,11-12). 2. Ma anche nel Nuovo Testamento troviamo la stessa proibizione, emanata dal Concilio di Gerusalemme (anno 50 circa d.C.). Come interpretarla? Abbiamo infatti deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose che sono necessarie: non mangiate la carne di animali che sono stati sacrificati agli idoli; non mangiate sangue o carne di animali morti per soffocamento. Infine astenetevi dai disordini sessuali; tenetevi lontani da tutte queste cose e sarete sulla buona stradi. Saluti! (At 15,28-29). Bisogna vedere il contesto. San Pietro afferma che per la salvezza non servono le opere della legge mosaica, ma basta la fede in Cristo. Dunque, perché provocate Dio cercando di imporre ai credenti un peso che, né i nostri padri né noi, siamo stati capaci di sopportare? In realtà, sappiamo che anche noi siamo salvati per mezzo della grazia del Signore Gesù, esattamente come loro (At 15, 10-11). Si tratta di un principio molto chiaro, che non ammette discussione. Tuttavia, esisteva un problema pratico molto delicato: i cristiani dì origine ebrea non avrebbero potuto mai convivere con i cristiani di origine pagana, se questi non avessero evitato quello che ripugnava in una forma assoluta ai primi (mangiare sangue o la carne degli animali sacrificati agli idoli, ccc.). San Giacomo si fa portavoce di questa problematica e ne cerca la soluzione; proibire ai cristiani dì origine pagana alcune cose che più ripugnano agli ebrei, mentre egli stesso si preoccupa di predisporre questi ultimi ad accettare i pagani nel Nuovo Popolo di Dio, citando lAntico Testamento. Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo disse: - Fratelli, ascoltatemi! Simone ci ha raccontato come fin da principio Dio si è preso cura dei pagani, per accogliere anche loro nel suo popolo. Questo concorda in pieno con le parole dei profeti. Sta scritto infatti nella Bibbia: Dopo questi avvenimenti io ritornerò; ricostruirò la casa di Davide che era caduta. Riparerò le sue rovine e la rialzerò. Allora gli altri uomini cercheranno il Signore, anche tutti i pagani che ho chiamati ad essere miei. Cosi dice il Signore. Egli fa queste cose, perché le vuole da sempre (At 15,13-18), Inoltre notiamo che la proibizione non si riferiva a tutta la Chiesa e per sempre, ma ad alcune comunità in particolare, dove più forte era il problema della convivenza tra cristiani di origine ebrea e cristiani di origine pagana, ossia nelle comunità di Antiochia, Siria e Cilicia. 3. Cosè, allora, questo divieto? E una disposizione disciplinare, intesa ad evitare la divisione tra i cristiani di origine pagana e i cristiani di origine ebrea. Infatti, poco dopo San Paolo, constatando linefficacia di tale disposizione, afferma che si possono mangiare le carni degli animali sacrificati agli idoli. Dunque: le carni sacrificate agli idoli si possono mangiare? Noi sappiamo che gli idoli di questo mondo non sono niente, e che vi è un solo Dio. Non tutti però hanno questa conoscenza. Alcuni, abituati finora al culto degli idoli, mangiano ancora quelle carni come se appartenessero agli idoli. E la loro debole coscienza ne è turbata (1 Cor 8,4.7). 4. Ma il decreto afferma che sì tratta di una disposizione che è parsa bene allo stesso Spirito Santo (At 15,28a). Come potrebbe trattarsi di una semplice disposizione disciplinare? Lo Spirito Santo guida sempre la Chiesa, non solamente quando si decidono dogmi, validi per tutti e per sempre, ma anche quando si danno orientamenti pratici che aiutano nella vita normale dei discepoli di Cristo.
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 14:10:39 +0000

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