Decreto Lavoro e assunzioni: le misure punto per punto Focus sul - TopicsExpress



          

Decreto Lavoro e assunzioni: le misure punto per punto Focus sul primo Pacchetto Lavoro approvato dal Governo: apprendistato nelle PMI, sgravi fiscali ed ASPI per assunzioni giovanili, contributi per la formazione, flessibilità nei contratti. Analizziamo in dettaglio il testo del DL Lavoro approvato dal Governo, i cui obiettivi sono: creare 200mila nuovi posti di lavoro soprattutto a tempo indeterminato, aumentare le opportunità di formazione e occupazione per i giovani (con tanto di apprendistato professionalizzante per le PMI) in modo particolare al Sud, incentivare il reinserimento di chi fruisce di ammortizzatori sociali(ASPI). Vediamo come funzionano gli interventi e con quante risorse a disposizione da questo primo Pacchetto Lavoro da 1,5 miliardi di euro. Decontribuzione • L’incentivo per le aziende che assumono giovani fino a 29 anni compiuti, è pari al 30% della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali. Non può superare i 650 euro al mese per lavoratore. Lo sgravio dura 18 mesi nel caso di assunzione a tempo indeterminato e 12 mesi per la trasformazione di un contratto in essere da determinato a indeterminato (ma solo se l’azienda assume un ulteriore lavoratore). I giovani assunti devono avere almeno uno dei seguenti requisiti: essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, non avere un diploma di scuola media superiore o professionale, essere lavoratori che vivono da soli con una o più persone a carico. Per queste misure ci sono 794 milioni di euro nel 2013-2016: al Sud vanno 500 mln, al resto d’Italia 294 mln. • Sgravio ASPI Le imprese che assumono disoccupati che percepiscono l’assicurazione generale per l’impiego, hanno uno sgravio pari al 50% dell’ASPI residua (vai allo speciale ASPI). Spiega il ministro del Lavoro Giovannini: se ad esempio un disoccupato ha ancora 11 mesi di ASPI da prendere, 5 mesi e mezzo vanno all’impresa che lo assume a tempo indeterminato. • Apprendistato PMI Entro il 30 settembre 2013 la conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida per un contratto di apprendistato professionalizzante destinato alle PMI e alle microimprese, che dovranno adottarlo entro il 31 dicembre 2015. • Auto imprenditorialità Per i giovani del Mezzogiorno: 80 milioni per finanziare l’autoimpiego e la creazione di nuove imprese dei giovani ed altri 80 milioni per il Piano di Azione Coesione (enti e organizzazioni del privato sociale che coinvolgano giovani in progetti di valorizzazione dei beni pubblici e per l’inclusione sociale). • Contratti di lavoro Le pause fra contratti a termine tornano a 10-20 giorni(i livelli pre-riforma, che li aveva alzati a 60-90 giorni), a seconda che il contratto duri più o meno disei mesi. Stretta sui contratti intermittenti: massimo di 400 giorni nell’arco di tre anni. Estensione anche ai co.co.pro. del divieto di far firmare dimissioni in bianco. • Neet Per i giovani del Sud che non studiano, non lavorano e non partecipano ad alcuna attività di formazione (not in employment, education or training) ci sono 168 milioni di euro destinati a finanziare borse di tirocinio formativo. Il contributo è pari a 3mila euro per ogni stage di sei mesi e viene erogato direttamente al tirocinante. Previsto un meccanismo gestionale che faciliti l’incontro delle richiesta delle imprese e delle disponibilità delle persone. • Inclusione sociale E’ un programma finanziato con 167 milioni di euro, per sostenere le famiglie del Sud in difficoltà. Ci sarà una nuova social card (oltre alla vecchia, che viene prorogata), una carta acquisti per le famiglie in stato di indigenza estrema come quella già prevista per le maggiori città del paese. Altre misure Nel decreto ci sono poi misure per rendere più trasparenti e veloci i contenziosi di lavoro in caso di licenziamento, incentivi per le assunzioni di persone disabili (22 milioni), misure per favorire i tirocini formativi e l’alternanza studio-lavoro per gli studenti universitari (15 milioni), interventi per favorire l’assunzione di lavoratori, italiani o stranieri, già residenti in Italia e per l’emersione dei lavoratori stranieri in Italia che lavorano in nero. L’impatto previsto Mezzogiorno: platea di oltre 300mila persone, di cui 150mila in condizione di povertà estrema; previsti 80mila nuovi posti di lavoro nel 2013-14 per una crescita del PIL delle regioni del Sud pari allo 0,2% per il 2014 e allo 0,4% dal 2015. Centro-Nord: la crescita del Sud avrà impatto sulla produzione fra i 100 e i 200 milioni di euro l’anno. Disoccupazione giovanile: il ministro Giovannini prevede un calo al 23% (dal 25%), e una diminuzione di due punti anche del tasso dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano. Iter e Fase 2 Il Decreto Lavoro è atteso in Gazzetta Ufficiale per la piena operatività delle misure: il Parlamento avrà 60 giorni per la legge di conversione. In vista c’è un secondo Pacchetto Lavoro, che terrà conto fra l’altro dei risultati del vertice di Bruxelles (27-28 giugno) sempre incentrato su occupazione e giovani, non chè sull’attivazione di particolari contratti flessibili in vista di Expo 2015 (per ora slittati).
Posted on: Thu, 27 Jun 2013 20:24:48 +0000

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