Irène Némirovsky Irène Némirovsky nasce a Kiev nel febbraio - TopicsExpress



          

Irène Némirovsky Irène Némirovsky nasce a Kiev nel febbraio del 1903 in una famiglia di religione ebraica. Irène passa la sua infanzia in Ucraina con il padre, un ricco banchiere sempre troppo impegnato nel suo lavoro, e una madre assente. Irène cresce soprattutto con la sua governante dalla quale imparerà la lingua che per tutta la vita sentirà come più vicina, la lingua francese. Dal 1913 al 1919 la famiglia di Irène è costretta a spostarsi molte volte. Si trasferisce nel 1913 a San Pietroburgo e nel 1918 in Finlandia per scappare alla Rivoluzione Russa e in seguito a Stoccolma. Nel 1919 finalmente arriva in Francia, a Parigi. Qui un governante inglese si occupa dell’educazione di Irène che ben presto riesce a superare gli esami di maturità. è proprio in questo periodo che la scrittura entra a far parte della vita di Irène. Nel 1921 pubblica il suo primo testo sulla rivista con cadenza bisettimanale “Fantasio” e nel 1923 scrive la sua prima novella dal titolo “Un bambino prodigio”. Nel frattempo Irène continua i suoi studi e nel 1924 ottiene la laurea in lettere presso la prestigiosa università Sorbonne di Parigi. Nel 1926 Irène si sposa con Michel Epstein dal quale avrà due figlie. Nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Le Malentendu” e l’anno successivo trova la sua pubblicazione anche “Un bambino prodigio”. Irène diventa però famosa soltanto nel 1929 con la pubblicazione del romanzo “David Golder” che diventa ben presto anche un film e un pezzo teatrale. Anche “Il ballo” pubblicato l’anno successivo riscuote un grande successo. Irène Nemirovsky è diventata una scrittrice dal talento ormai riconosciuto. Nel 1935 Irène chiede la nazionalità francese ma le viene rifiutata e nel 1939 si converte al cattolicesimo. Nel 1940 a fronte della pubblicazione dello Statuto degli Ebrei si interrompe la sua collaborazione con il settimanale “Candide”. La rivista “Gringoire” invece, pur essendosi trasformata in una rivista dichiaratamente antisemita, decide di continuare a pubblicarla sotto pseudonimo. La legge riconosce Irène Nemirovsky come un’ebrea. Irène non può più pubblicare e suo marito non può più portare avanti la sua professione di banchiere. Si trasferiscono a Issy-l’Évêque dove già avevano nascosto l’anno precedente le figlie. Nel 1942 la guardia nazionale francese arresta Irène Nemirovsky che passa subito due notti a Toulon-sur-Arroux. Trasportata presso il campo di internamento di Pithiviers Irène viene deportata ad Auschwitz dove trova la morte il 17 agosto del 1942. Anche suo marito che tanto ha combattuto per cercare di liberarla viene deportato ad Auschwitz ed ucciso il giorno stesso del suo arrivo pochi mesi dopo la morte di Irène. Le figlie sono riuscite a salvarsi ed è solo grazie a loro se noi abbiamo potuto leggere i capolavori “Suite francese” e “Il calore del sangue” perchè sono state proprio loro a protegge questi manoscritti durante gli anni della guerra. Di Irène Nemirovsky sono stati pubblicati anche “Come le mosche d’autunno” (1931), “L’affare Kurilov” (1933), “Giorno d’estate” (1935), “Due” (1936), “Jezabel” (1936), “La moglie di Don Giovanni” (1938), “Notte in treno” (1939), “I cani e i lupi” (1940), “I doni della vita” (1941).
Posted on: Wed, 14 Aug 2013 13:54:56 +0000

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