Noi, che viag­giamo sem­pre con un dolore accanto, seduto al - TopicsExpress



          

Noi, che viag­giamo sem­pre con un dolore accanto, seduto al fianco, un com­pa­gno fedele che non ci ha mai abban­do­nato, che sor­ri­diamo ai pas­santi, che ci sen­tiamo soli al cen­tro dell’attenzione, e a volte più in com­pa­gna di fronte ad un pano­rama, noi che cer­chiamo sem­pre quella mano da strin­gere in mezzo alla folla e non riu­sciamo a tro­varla, noi che i giorni tri­sti tutto som­mato pas­sano, ma è in quelli felici che ci manca qualcosa. Noi che abbiamo sem­pre un sor­riso, ma die­tro c’è un velo, qual­cosa che appar­tiene solo a noi, noi che a volte ci rico­no­sciamo in un altro sguardo, e allora respi­riamo per­chè non abbiamo più biso­gno di dare spie­ga­zioni, noi che rico­no­sciamo chi ci asso­mi­glia, e ci sem­bra un mira­colo, noi, che abbiamo qual­cuno che por­tiamo sem­pre nel cuore e non ci lascia mai, che abbiamo memo­riz­zato uno sguardo, che non siamo più capaci di dimen­ti­care, noi che ci alziamo pre­sto la mat­tina per vedere se è dav­vero un giorno nuovo. Che abbiamo paura eppure ten­tiamo tutto, e guar­diamo fino all’ultima carta. Noi che domani è già oggi e con­ti­nuiamo a cor­rere per non arri­vare tardi, che siamo caduti mille volte, ma con­ti­nuiamo a rial­zarci, che ci hanno ferito, ma non por­tiamo ran­core, noi che ci com­muo­viamo davanti a una stella, e ogni mat­tina potrebbe essere quella giu­sta, che teniamo gli occhi aperti cer­cando di meglio, ma sap­piamo già quello che per noi sarebbe meglio. Noi che cre­diamo ancora a tutto, e alla fine i nostri sogni si rea­liz­zano quasi sem­pre, che rischiamo troppo, ma domani è un altro giorno, che le monete si spen­dono, e non riu­sciamo a tenere un sal­va­da­naio, che spre­miamo ogni giorno, come se fosse l’ultimo, che urliamo con­tro il muro, ma poi si riparte sem­pre, noi che che ci sen­tiamo di non avere scelta, e poi ne tro­viamo altre cento, noi che certi giorni vor­remmo solo un abbrac­cio, che quando siamo felici ci viene ancora più da pian­gere, per­chè ci ricor­diamo il prezzo. Noi che non abbiamo biso­gno di nes­suno, ma ci pia­ce­rebbe tanto, noi che pen­siamo troppo, e ci diamo troppe pos­si­bili rispo­ste, che vogliamo tutto, e sap­piamo che in realtà ci baste­rebbe così poco. Noi che ci sen­tiamo sem­pre diversi, e poi alla fine siamo uguali a tanti, noi, che un attimo sal­tiamo di gioia e un attimo dopo riu­sciamo a distrug­gerla, che abbiamo biso­gno di qual­cosa da inse­guire sem­pre, eppure ci pia­ce­rebbe tanto pren­derla una volta e fer­marci solo a stringerla. Noi che abbiamo avuto tutto, e ogni volta ci sem­bra non ci rimanga niente, se non quel silen­zioso pas­seg­gero sem­pre pre­sente, un dolore silen­zioso e costante, che nei giorni di luce asso­mi­glia più a un tesoro, un patri­mo­nio impa­ga­bile, che è la nostra tor­tura e la nostra più grande fortuna. [Karen Lojelo]
Posted on: Sun, 29 Sep 2013 14:01:07 +0000

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