PADOVA. È stata assunta da un anziano come collaboratrice domestica, ne ha approfittato per rubargli i gioielli e rivenderli ad un compro oro di Padova. Nei guai, oltre alla donna di servizio, sono finiti anche il titolare del negozio e la sua dipendente. L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri di Teolo, a cui l’anziano residente in via Treponti si è rivolto martedì mattina quando si è reso conto che il portagioie si stava progressivamente svuotando. Denunciando ai militari dell’Arma i furti subiti, ha detto loro di aver assunto da qualche mese una collaboratrice domestica. Si tratta di una ragazza di 37 anni di Cervarese Santa Croce, che ovviamente è stata convocata in caserma. All’inizio ha tentato di negare ma alla fine è crollata e ha confessato tutto. Nel giro di qualche settimana era riuscita a rubare anelli e collane per un valore di circa 3 mila euro: gioielli poi venduti al negozio compro oro di galleria Storione a Padova. Ieri mattina i militari dell’Arma hanno interpellato il titolare, B.P., 48 anni, di Mestrino e la commessa C.S., 49 anni di Borgoricco. Inizialmente entrambi hanno giurato di non sapere nulla dei gioielli in questione, poi però è stata chiamata la domestica all’interno del negozio per un confronto. Ed è emersa la verità. La donna di Cervarese, evidentemente in difficoltà economica, aveva deciso di racimolare un po’ di denaro in questo modo. Si è impossessata dei gioielli dell’anziano e li ha venduti per una cifra di circa 800 euro. Una volta verificato questo i carabinieri hanno denunciato per furto lei e per ricettazione il titolare del negozio e la commessa. I due, sempre secondo quanto riscontrato dai militari, avevano già fuso braccialetti e collane senza attendere i dieci giorni previsti per legge. Inoltre non avevano compilato i documenti richiesti in questi casi, in cui vanno inseriti alcuni dati imprescindibili tra cui anche la descrizione e la provenienza del gioiello. Le attività di compro oro spuntano numerose sia in città che in provincia e in questo periodo di crisi lavorano come un vero e proprio banco dei pegni a cui la gente si rivolge per avere denaro in contanti. Con questa attività però i carabinieri di Teolo hanno dimostrato come a volte possono essere utilizzati per monetizzare oggetti rubati....
Posted on: Thu, 11 Jul 2013 10:45:46 +0000