Post del Par. Fabrizio Repetti ATTENZIONE: TUTTO QUELLO CHE VADO - TopicsExpress



          

Post del Par. Fabrizio Repetti ATTENZIONE: TUTTO QUELLO CHE VADO A DESCRIVERE, NON E’ SOLAMENTE DOCUMENTATO MA AVVALORATO DA DICHIARAZIONI FIRMATE E DEPOSITATE PRESSO UNO STUDIO LEGALE DI PISA ONDE VANIFICARE EVENTUALI ED INUTILI REAZIONI. Prima di passare alle mie sacrosante rimostranze, a questo punto mi chiedo dove erano i suoi solerti istruttori, autori di fantasiose storie ed azioni mai esistite ! Ah dimenticavo che il posto in questione non era a Livorno, fonte inesauribile di “validi tecnici”…… ed ora passiamo ai gravissimi fatti accaduti. 1 – Quando è uscita la normativa che i lanci in acqua oggi possono essere effettuati da una quota di 120 (centoventi) metri ?....... 2 – Giorno 21 luglio 2013 alle ore 11,30 circa sul lago D’IDRO in provincia di Brescia in occasione di una manifestazione organizzata dalla Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia sezione di Idro e diretta da un collaboratore ovvero il par. Aldo Falciglia in qualità di Direttore di Esercitazione (che tra l’altro non è certificato) 3 – Come mai il lancio è avvenuto da una quota di circa 120 metri quando la normativa ENAC ne prevede 500 di metri ? Come mai il responsabile in questione non era fornito di Radio TBT (Terra Bordo Terra) pertanto era nell’impossibilità di comunicare sempre ai fini della sicurezza con il pilota, o sbaglio ? 4 – Come da dichiarazione in mie mani di un partecipante, il lancio ha avuto la durata di circa 13 secondi, quando la durata effettiva a paracadute aperto da 500 metri prevede 105 (centocinque) secondi. 5 – E’ scontato che l’errore è dovuto ad una scarsa conoscenza della quota di decollo (42 metri s.l.m.) e la zona lancio (391 metri s.l.m.) senza aver tenuto conto che azzerando gli altimetri al decollo bisognava essere a conoscenza di lanciare a quota più alta. Chiaro? Certo che se il D.E si fosse munito come regolamento DOCET di una Radio TBT si potevano evitare questi gravissimi rischi anche perché non si stavano lanciando volantini pubblicitari ma esseri umani e padri di famiglia. 6 – Chi ha commesso questo gravissimo errore ? Verranno inviati “gli Ispettori” a relazionare il tutto ? Nota ancora più grave, da indiscrezioni risulta che il suo collaboratore abbia avuto in prestito dalla scuola di Novi Ligure tre completi lancistici ovvero tre dorsali e tre ausiliari “FUORI USO” da utilizzare solo a carattere didattico a terra durante i corsi pre-lancio. I paracadute usati durante il lancio chi li ha ripiegati ? Gli ausiliari avevano il libretto in regola per l’uso ? Anche se da 120 metri penso che per l’emergenza non ci sia il tempo necessario per usarla. Verosimilmente risulta da dichiarazioni verbali che i completi lancio sopra indicati siano stati usati per il lancio e quale sezione li ha forniti? Molte sezioni e scuole si sono rifiutate di fornire il materiale al suo collaboratore ed allora come soleva dire il povero Andreotti..,,. “a pensare male è peccato però qualche volta ci si azzecca”…. 7 – QUESTO CASO NON HA BISOGNO DI COMMENTI. Quota di lancio errata in quanto l’apertura dell’ausiliare sarebbe stata inutile. Direttore di Lancio incompetente, mancanza assoluta di contatto con il pilota perché il D.E. era sprovvisto di Radio TBT materiale fuori uso utilizzato per il lancio (semplicemente pazzesco). Dov’è la Segreteria Tecnica ? Dov’è la Commissione Tecnica ? Verranno presi provvedimenti ? O tutto verrà avviato nell’oblio ? Per amor della par condicio vi consiglio di comportarvi come nei casi che vi interessano personalmente. A buon intenditor poche parole. 8 – Il Presidente Nazionale dovrebbe spiegare a tutti i soci COME MAI L’ANPDI E’ STATA CONDANNATA IN VIA DEFINITIVA A PAGARE al paracadutista TANGIANU Raffaele con sentenza N° 418/2009 Rg. del Tribunale di Reggio Emilia la ingente somma di Euro 85.405,71 (Ottantacinquemilaquattrocentocinque/71) per lesioni riportate unitamente al danno patrimoniale. Sentenza depositata in data 28/06/2013. 9 – A prescindere che la ingente somma da pagare alla quale qualcuno ovviamente dovrà provvedere, io mi chiedo come mai l’ANPDI alle udienze programmate è sempre “CONVENUTA CONTUMACE” ovvero non si è mai presentata ? Ed il motivo della sentenza vorrà spiegarlo la Segreteria Tecnica Nazionale ? Come mai è stata richiesta per ben tre volte la matricola ed il tipo di ausiliario usato e che in fase di apertura non è uscita la velatura di emergenza se non a pochi metri da terra è fuoriuscito un lembo di vela ? Il paracadutista è atterrato con un ridottissimo reggiseno che in fase di atterraggio ha causato enormi danni fisici. MI CHIEDO ANCORA UNA VOLTA COME SIM POSSA ARRIVARE A QUESTO PUNTO. Ma questa gestione dove vuol portare il grande sodalizio dei paracadutisti ? ATTENZIONE: ALLA DOMANDA DEL LEGALE DIN TANGIANU RIGUARDANTE LA RICHIESTA DELLA MATRICOLA DELL’AUSILIARIO RISPONDERA’ LO SCRIVENTE IN MODO DA FAR CAPIRE DOVE POSSA ARRIVARE LA MALAFEDE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE. La Circolare 1400/1229 prevede nelle sue norme per l’attività lancistica dell’ANPDI che debba essere usato materiale similare a quello in uso presso le aviotruppe. Alcuni anni fa l’ANPDI HA ACQUISTATO PRESSO UNA SCUOLA ANPDI “circa 30 paracadute “MERTENS, obbligando le sezioni e scuole al pagamento rateale degli stessi facendo firmare ai presidenti di sezione una fideiussione per l’importo dovuto (e comunque mai restituita anche dopo l’avvenuto pagamento). Il paracadute ventrale, o di emergenza o ausiliario come si è soliti chiamarlo è il famigerato “MERTENS 10-24DI la cui velocità di discesa è di 7,6 metri al secondo. Su questo paracadute da esperti del settore sono state evidenziate delle “GRAVI IMPERFEZIONI NELL’OPERATIVITA’ addirittura al momento dell’acquisto risultava “NON CONFORME ALLE SPECIFICHE INDICATE NELL’ALLEGATO H” della circolare 1400/1229 del 01 giugno 1998 ESERCITO ISPEARMI il quale lo stesso specifica “PRESTAZIONI E VELOCITA’ DI DISCESA NON DEVE ESSERE SUPERIORE A 7,2 METRI AL SECONDO.” “MERTENS” nel suo Manuale di specifica al punto 1.6.5. che il paracadute con un peso di 100 Kg. Scende ad una velocità di 7,6 metri al secondo. E con una banale lettera senza intestazione, questa carenza che non rispettava le norme della 1400/1229, fu “TENTATA DI ESSERE SANATA” con una dichiarazione firmata da un semplice ripiegatore di una scuola ANPDI che affermava il cambio della velocità di discesa del “MERTENS” da 7,6 metri al secondo a 7,2 m/sec. (avranno sicuramente cambiato le pasticche dei freni…….) Sappiano gli addetti ai lavori che per eseguire una semplice modifica tecnica, queste vengono illustrate e certificate con “SERVICE BULLETIN” ovvero un “BOLLETTINO DI SERVIZIO” emanato dalla stessa casa costruttrice. Nel caso specifico doveva essere della “MERTENS”. Non esiste nessun bollettino in merito addirittura i libretti dei paracadute i dell’ANPDI “o da chi per essa acquistati” risultano rilasciati da una scuola ANPDI e firmati da uno stesso ripiegature della stessa. IRRESPONSABILITA’ O FACILONERIA” ? Però sempre con la pelle degli altri. E’ bene informare chi non è addetto ai lavori che in Italia chiunque può effettuare lanci con paracadute dorsale o principale di qualsiasi tipo (anche un lenzuolo) senza alcuna matricola, ma un libretto di accompagnamento per la registrazione dei lanci che il paracadutista effettua, (ma solamente a titolo statistico del numero dei lanci). Il RAI (Registro Aeronautico Italiano) impone obbligatoriamente ed a norma di legge che il paracadutista abbia il paracadute di emergenza, recante il TSO di collaudo, sia immatricolato dalla ditta costruttrice, sia munito di un libretto di certificazione dove vengono registrati i ripiegamenti periodici ed eventuali controlli interventi o quant’altro effettuato da parte del personale delle sale di ripiegamento. “IL PARACADUTE MERTENS 10-24 D1 E’ FUORILEGGE E FUORI DALLE NORME DELLA CIRC. 1400/1229”. Non doveva assolutamente essere acquistato ne tantomeno utilizzato in quanto “NON COMPATIBILE CON I PARACADUTE DORSALI UTILIZZATI PER ATTIVITA’ D’INTERESSE MILITARE”. QUESTA COSA E’ INACCETTABILE E SCANDALOSA. L’ANPDI usa e gestisce autonomamente l’Ausiliario “MERTENS” questo è un paradosso al quale il Sig. Presidente Nazionale deve spiegazioni a tutti i soci ed ai presidenti che lo hanno eletto, anche perché volutamente disinformati in merito. Ma questa Segreteria Tecnica unitamente alla sua Commissione Tecnica è efficiente, funziona, o cosa fa ? Il grande professionista pluricampione Mondiale e Nazionale M.M.A. Lamberto SERENELLI di cui mi onoro di essere amico e collega da quasi 50 anni, ha dato le dimissioni da Segretario Tecnico Nazionale non avendo avuto nessuna collaborazione dea parte del Presidente Nazionale sia per questo grave problema tecnico, sia per essere stato limitato per le sue funzioni per la sicurezza degli allievi e per l’attività di interesse militare. Avendo avuto la fortuna di avere un tale professionista come collaboratore avrei fatto il possibile per tenermelo caro. A tal proposito un plauso al Presidente Nazionale per aver esposto ai presidenti di sezione durante l’assemblea di Tradate la sua sola ed unica relazione. Solitamente quando lo scrivente partecipava alle Assemblee Nazionali in qualità di presidente di sezione, ogni carica nazionale della GEN esponeva la sua personale relazione, amministrativa o tecnica ed alla fine quella del Presidente Nazionale e chiunque poteva chiedere la parola ed avere chiarimenti per fugare qualsiasi dubbio, infine sentite suonare tutte e ribadisco tutte le campane l’Assemblea approvava o meno quanto relazionato. Ma oggi tutto questo non è più permesso, sembra che non abbiamo un Presidente ma un padre padrone a cui tutto e permesso a tal punto che dopo il suo infelice “MONOLOGO” alle ore 15,30 chiudeva l’Assemblea annullando anche alcuni eventi del giorno dopo, alla faccia di chi aveva fatto migliaia di chilometri. “QUESTO VUOL DIRE CHE IL PRESIDENTE NAZIONALE DEI SUOI PRESIDENTI PUO’ FARNE QUELLO CHE VUOLE”. Sembra di vivere fra due muri, uno tipo quello Staliniano della vergogna ed l’altro di gomma dal quale tutte le oneste e lecite domande poste al Presidente Nazionale ed al suo Staff11Q11 non ottengono mai risposta e la verità purtroppo non viene mai fuori. ATTENZIONE : tutta la documentazione relativa al paracadute “MERTENS” è in mio Possesso. Chiunque può richiederla e gli verrà inviata. SPERIAMO CHE IL PANDORO DELL’ANPDI DOPO AVER TIRATO FUORI DAL SUO VASO TUTTI I MALI, COME LA DEA GRECA TIRI FUORI ANCHE LA SPERANZA DI AVERE LE RISPOSTE A QUANTO DA ANNI IO E MOLTE ALTRE PERSONE STIAMO DEMOCRATICAMENTE CHIEDENDO. PERTANTO RESTIAMO SEMPRE SULLA RIVA DEL FIUME IN ATTESA……….. POSSIBILMNENTE ANCHE DI GRADITE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE E DEI SUOI COLLABORATORI. FOLGORE ! Cav. Par. Antonino Tringale
Posted on: Wed, 21 Aug 2013 16:12:39 +0000

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An inscription on her coffin states that this Cleopatra was the

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