Procura della Repubblica Presso Tribunale Sala Consilina Procura della Repubblica Presso Tribunale di Lagonegro Procura Generale Presso Corte d’Appello di Salerno Procura Generale Presso Corte d’Appello di Potenza Procuratore Generale Presso Corte di Cassazione Piazza Cavour – 00193 Roma Ministero Giustizia Presso Sua Segreteria Particolare Via Arenula, 70 – 00186 Roma Ministero Giustizia Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del Personale e dei servizi Direzione risorse materiali beni e servizi Ufficio IV – Gestioni Immobili Via Arenula, 70 – 00186 Roma Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture Via di Ripetta, 246 – 00186 Roma Consiglio Superiore Magistratura Piazza Indipendenza, 6 – 00185 Roma 1 2 Nella qualità di Presidente dell’ Unione Giuristi Cattolici Italiani – sezione di Sala Consilina, nonché di iscritto all’ordine degli Avvocati del Foro di Sala Consilina espongo quanto segue: - A seguito del noto provvedimento governativo di soppressione del Tribunale di Sala Consilina con accorpamento a quello di Lagonegro, il Presidente del Tribunale di quest’ultimo Presidio, non ha inteso chiedere la proroga dei termini per l’esecutività dell’accorpamento ritenendo che al 13 settembre p.v. la struttura posta a disposizione dal comune di Lagonegro fosse pronta per l’utilizzazione. Tale decisione è stata assunta sulla base delle assicurazioni fornite da parte del Sindaco di Lagonegro e dall’ufficio tecnico dello stesso Comune che la struttura, già adibita a Municipio di Lagonegro, sarebbe stata pronta ed adeguata per consentire il funzionamento dei due uffici accorpati alla predetta data 13 settembre p.v. A tal fine il responsabile dell’area tecnica predisponeva un progetto generale pari ad euro 1.600.000 necessario per ristrutturare l’intero edificio ed un progetto esecutivo per euro 570.000, finanziato con fondi messi a disposizione dalla regione Basilicata. Tale progetto è stato mandato in appalto con affidamento diretto dei lavori a procedura negoziata con massimo ribasso sull’importo a base d’asta di euro 547.380 oltre IVA. In data 16.05.2013 l’Arch. Gaetano Sangineto responsabile dell’area tecnica del comune di Lagonero affidava, infatti, con determina n.442 i lavori all’impresa “Costruzioni Generali srl”, con sede in Lagonegro, che si aggiudicava la gara con un ribasso del 1.05% con sole tre offerte presentate. Nel frattempo la Camera Penale, la Camera Civile l’ANAI e l’Unione Giuristi Cattolici Italiani del foro di Sala Consilina, in data 23.04.2013 inoltravano istanza al responsabile dell’UTC del Comune di Lagonegro per l’accesso agli atti amministrativi e progettuali relativi ai lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà del Comune da destinare a nuova sede degli uffici giudiziari accorpati. 3 Avendo ottenuto disponibilità all’accesso agli atti richiesti, in data 19.06.2013 l’Ing. Carmine Petti da Sala Consilina, delegato dalle associazioni professionali, nonché dal comune di Sala Consilina, prendeva visione degli atti estraendone copia. Successivamente procedeva all’acquisizione di ulteriore documentazione e redigeva puntuali relazioni inoltrate a tutte le autorità competenti, sia di livello politico che di livello giurisdizionale. Dalle stesse note emerge con chiarezza, innanzitutto, che il manufatto in questione è stato realizzato in epoca precedente al sisma del 1980 e perciò stesso non risulterebbe adeguato sismicamente secondo il decreto del 21.10.2003 del Presidente del Consiglio dei Ministri, così come recepito dalla stessa regione Basilicata con delibera n.2000 del 04.11.2003 e del DGR 622 del 14.03.2003. Il progetto approvato ed appaltato non prevede alcun adeguamento sismico, né lo stesso è stato sottoposto alla verifica preventiva da parte del Genio Civile competente, così come previsto dall’art. 28 della legge n. 64 del 02.02.1974. Tale carenza risulta ancora più grave se si pensa che dal 2009 ad oggi l’intera area del Lagonegrese è stata interessata da circa 140 eventi sismici (confronta il seguente sito portaleabruzzo/nav/tabcomuni.asp?id=3456). L’Ing. Petti pone ancora in evidenza che il progetto appaltato risulta privo del previsto parere dell’ASL ai sensi dell’art.5 DPR 380/2001 e s.m.i. Manca altresì del parere preventivo antincendio ai sensi dell’art. 3 DPR 151/2010. Tali rilievi sono stati resi noti dall’Ing. Petti in data 05.07.2013 al superiore Ministero di Giustizia dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, nonché all’Ispettorato Generale, senza ricevere alcun riscontro. L’Amministrazione comunale di Lagonegro, nel frattempo, non solo ha continuato nella ristrutturazione del predetto manufatto, ma ha proceduto in data 23.07.2013 con delibera di giunta n.63 ad 4 approvare un secondo lotto di lavori in completamento per un importo complessivo di euro 192.000 affidati alla stessa impresa “Costruzioni Generali srl” ancora una volta mediante procedura negoziata ai sensi dell’art.57 del D. LGS. n.163 del 12.04.2006 e dell’art.41 del R.D. 23.05.1924 n.827. A tal proposito appare evidente la irregolarità della procedura di appalto posta in essere, la quale non è stata esperita nel rispetto dei criteri di trasparenza e pubblicità volute dalle norme UE e da quelle italiane. In maniera artificiosa e surrettizia ed al fine di superare i richiesti passaggi burocratici di legge ed i relativi tempi di applicazione, su un progetto generale di euro 1.600.000 si è volutamente frazionare l’appalto del progetto esecutivo, ponendo il primo sotto la soglia di euro 500.000 e procedendo, poi, al secondo, dopo appena due mesi, con lo stesso sistema di affidamento diretto a procedura negoziata, per euro 192.000 alla stessa impresa. Il Comune ben sapeva, fin dall’inizio, che i lavori necessari non erano solo quelli della prima perizia, ma anche quelli della seconda. Tale espediente ben si evidenzia nella relazione tecnica della perizia di variante n. 1 del 21.06.2013, a firma dell’Ing. Giuseppe Rossi, allegata al presente esposto (all. n.3), dalla quale emerge, che, iniziati i lavori il 22.05.2013, già il 30 maggio veniva predisposto un II lotto per un importo pari alla metà del primo (circa euro 200.000). Se si fosse proceduto ad unico appalto, però, per un importo complessivo di circa euro 700.000, bisogna obbligatoriamente procedere con la gara a bando pubblico di massima evidenza, con i tempi e i modi richiesti dalla legge. Si è voluto, evidentemente, frazionare l’appalto per procedere “celermente” ed in maniera spicciativa, evitando di perder tempo ed evitando, ancor più, la partecipazione di un numero adeguato di imprese. Tutto è stato fatto per non far chiedere la proroga prevista dall’art. 8 del D.L. 155/2012 ed accelerare, in ogni modo, la 5 soppressione del Tribunale di Sala Consilina e l’accorpamento a quello di Lagonegro, pur in mancanza di adeguate strutture. Appare ben strano, poi, che in un momento di grave crisi del settore edilizio e dei pubblici appalti, alla cosiddetta gara abbiano partecipato solo tre concorrenti ed il vincitore, impresa di Lagonegro, se la sia aggiudicata con un ribasso di appena 1.05%, quando il ribasso medio Nazionale è pari al 16.90% (confronta il sito avcp.it/portal/resort/jcr/repository/collaboration/Digital%2 0Assets/Pdf/Consultazioni/20101129/ProceduraNegoziataDic2010.pdf ). Tali rilievi vengono segnalati, per le opportune iniziative, anche all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (Avcp). Maggiore comprensione dei riferimenti tecnici/amministrativi potrà venire attraverso la lettura delle puntuali relazioni dell’Ing. Carmine Petti, qui integralmente allegate. Le carenze poste in evidenza renderebbero assolutamente illeciti, oltre che illegittimi, in quanto prive dei permessi richiesti, le opere di ristrutturazione e di adeguamento realizzate sul manufatto in questione, portando all’inutilizzabilità, se non al sequestro, dell’intero manufatto. Per tutto quanto sopra riferito ed in considerazione della rilevanza strategica dell’edificio e del notevole interesse pubblico che riveste l’intera vicenda, nonché dell’esigenza di assicurare il rispetto delle norme sulla sicurezza dei cittadini e sugli appalti delle opere pubbliche, specialmente se riferite ad un edificio destinato a sede giudiziaria, VOGLIANO le Autorità in indirizzo verificare se, nei fatti contenuti nel presente esposto denuncia, vi siano estremi di reato addebitabili al Sindaco, alla Giunta e ai responsabili dell’area tecnica del Comune di Lagonegro, nonché agli organi di controllo sulla sicurezza degli edifici in zona sismica, con l’adozione dei conseguenti provvedimenti cautelari sulla struttura in questione. 6 Chiedo, altresì, di essere informato in caso di richiesta di archiviazione della presente denuncia. Allegati: 1. Determinazione n.442 del 16.05.2013; 2. Relazione dell’Ing. Petti del 19.06.2013; 3. Perizia di variante dell’Ing. Rossi del 21.06.2013, con riferimenti legislativi regionali; 4. Deliberazione della Giunta Comunale n. 56 del 27.06.2013; 5. Determinazione n.615 del 28.06.2013; 6. Determinazione n.620 del 01.07.2013; 7. Determinazione n.651 del 1.07.2013; 8. Relazione dell’Ing. Petti del 05.07.2013; 9. Denuncia esposto Associazione Forense del 09.07.2013; 10. Deliberazione n.63 del 23.07.2013; 11. Determinazione n.709 del 24.07.2013; 12. Nota dell’Ing. Petti del 14.08.2013 con relazione generale al progetto I lotto funzionale con riferimenti legislativi per gli edifici in zona sismica regione Basilicata; 13. Relazione dell’Ing. Petti del 20.08.2013; 14. Realizzazione locale corpo reati; 15. Variante ascensore e opere in C.A. con demolizione solai. Con ossequio Sala Consilina, lì 26.08.2013 Avv. Angelo Paladino
Posted on: Sun, 08 Sep 2013 10:00:18 +0000