Questione Terra dei Fuochi Rosario Rago (Confagricoltura - TopicsExpress



          

Questione Terra dei Fuochi Rosario Rago (Confagricoltura Salerno): La professionalita imprenditoriale delle aziende della Piana del Sele non puo e non deve essere messa in discussione In merito alla questione Terra dei Fuochi e al concreto rischio di una contrazione negli ordinativi di prodotti destinati alla IV gamma nel Salernitano, in particolare nella Piana del Sele, Fresh Plaza ha intervistato Rosario Rago (foto sotto), presidente di Confagricoltura Salerno e titolare dellomonima azienda Rago. Purtroppo possiamo affermare che la speculazione è iniziata! - sostiene Rago - Ad oggi, viaggiamo intorno ad una contrazione degli ordini da parte della Grande distribuzione organizzata-GDO del 30% circa. Trattandosi di un dato medio, ci sono soci che stanno ricevendo disdette quasi totali mentre altri stanno fronteggiando cali più leggeri: sta di fatto che questa vicenda sta producendo danni notevoli al comparto che si ripercuoteranno anche sulloccupazione. Il vero problema - sottolinea Rago - è che ci sono un paio di catene distributive che hanno bloccato il prodotto solo perché campano, accomunando due aree di produzione come il Salernitano ed il Casertano/Napoletano assolutamente distanti tra loro e diseguali in termini di organizzazione e qualità produttiva. Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Salerno. Per tutte le aziende che, come la mia, hanno rapporti con la GDO-Grande distribuzione organizzata italiana ed estera - spiega limprenditore, in veste di titolare di Rago Group - il controllo di qualità riveste un ruolo di importanza primaria; costantemente vengono infatti monitorate tutte le fasi che vanno dalla preparazione del terreno alla confezione finale fino ai mezzi di spedizione. Continuamente vengono eseguiti test su coltivazioni, prodotti, acqua e tutto ciò che rientra nel nostro processo. Le aziende possiedono anche software che permettono la completa tracciabilità della merce lavorata e spedita: in ogni azienda della Piana del Sele lavorano tecnici specializzati nel campo delligiene, nelle scienze alimentari ed agronomiche, affinché gli standard di affidabilità e qualità siano i più alti possibili - continua Rago - Spesso molte aziende sono dotate di laboratori interni per il controllo microbiologico, ma tutti hanno convenzioni con laboratori esterni per la ricerca di ogni minimo residuo che possa risultare pericoloso. Insomma - incalza Rosario Rago - mi sembra ovvio che la professionalità imprenditoriale delle nostre aziende non possa e non debba essere messa in discussione, e non perché ce lo chiede la GDO, ma perché la visione dellagricoltura, specie nella Piana del Sele, è quella di un settore moderno, estremamente meccanizzato e spinto a livelli para-industriali, ma con il rigore e la serietà che la salubrità dei prodotti che commercializziamo deve imporre. Rosario Rago, in qualità di presidente, è reduce da un Consiglio Direttivo di Confagricoltura Salerno, convocato ad hoc e che ha deliberato, allo scopo di meglio approfondire il problema, di coinvolgere lUniversità degli studi di Napoli, valutando la possibilità di avviare un monitoraggio sui suoli attinenti le aziende associate, attraverso un protocollo dintesa per una mappatura dei suoli delle zone agricole, con analisi a campione per zone omogenee. I risultati ottenuti verranno poi pubblicati su un sito web volontario nel quale inserire la mappa delle aziende associate al progetto, con possibilità di visionare le analisi, sia quelle già in possesso delle aziende - facenti parte del corredo di certificazione che ogni azienda deve possedere in base a protocolli volontari di qualità imposti dalla GDO italiana ed estera - sia quelle che verranno fuori dal monitoraggio ambientale operato dallUniversità. Il tutto - afferma Rago - sarà propedeutico allistituzione di un vero e proprio marchio di qualità delle nostre produzioni. Concludendo, il presidente di Confagricoltura Salerno rivolge un appello alle televisioni e ai mass media: Le porte delle nostre aziende sono aperte a tutti gli operatori dellinformazione interessati a verificare direttamente e in presa diretta lo stato delle cose. E importante vedere direttamente sul territorio come le aziende operano e a quale grado di sicurezza si effettuano queste produzioni. Invitiamo chi lo desidera a contattarci per una visita ai contatti riportati in calce.
Posted on: Tue, 15 Oct 2013 07:32:44 +0000

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