Un bel ricordo del liceo. Un silenzio fecondo. Un gelo che si - TopicsExpress



          

Un bel ricordo del liceo. Un silenzio fecondo. Un gelo che si disfa al sole Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. Meglio se le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dallazzurro: più chiaro si ascolta il sussurro dei rami amici nellaria che quasi non si muove, e i sensi di questodore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta. Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è lodore dei limoni. Vedi, in questi silenzi in cui le cose sabbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, lanello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità. Lo sguardo fruga dintorno, la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga quando il giorno più languisce. Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana che si allontana qualche disturbata Divinità. Ma lillusione manca e ci riporta il tempo nelle città rumorose dove lazzurro si mostra soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. La pioggia stanca la terra, di poi; saffolta il tedio dellinverno sulle case, la luce si fa avara - amara lanima. Quando un giorno da un malchiuso portone tra gli alberi di una corte ci si mostrano i gialli dei limoni; e il gelo dei cuore si sfa, e in petto ci scrosciano le loro canzoni le trombe doro della solarità. (Eugenio Montale - I limoni)
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 22:04:03 +0000

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