Flusso Spezzo le funi Spento fuoco Carbone - TopicsExpress



          

Flusso Spezzo le funi Spento fuoco Carbone sdrucciolo Pezzi In carbonio la nuova alfa romeo Santi tutti, tutti Seguimi lungo la caverna Che poi c’è una grotta dai colori brillanti Brillantini sul tuo viso piccolo Preadolescente Morsica Morsica qui, proprio qui guarda Ma non toccarmi il pisello ti prego Vedo nomadi andare verso il pellegrinaggio cristiano senza certo una lugubre veste d’amore Spesso mi è capitato di giocare con le formiche E sento ancora il battito del cuore di cento anni fa Senza che tu mi dica niente Sai rido? Sai Rido di te Perché non lascerai nulla mentre io guardami Lascio in testamento una testa di capra con gli occhi Accessoriata di aria condizionata quest’auto mi sembra Una bara Una bara bruttissima di parole Prese e lanciate Nello spazio come meteore A schiantarsi contro la mia coscienza meschina Senti l’armonica?è il suono di dio tesoro mio Il suono di dio bello mio Che non capisci un cazzo Di quanto siamo matti Matti da legare ti dico Cerco in questa stanza La verità ultima sulla mia vita Tutto sempre quasi fuoco Acqua spenta dalle giostre della Moderna fabbrica di fiori E sento l’odore della liquirizia Salirmi su per la gola e attraverso il naso Che bella miseria che bella miseria Presto cercherò in fondo all’anima di un cervo che scalza un capriolo Che poi un cane Se un cane Che poi diventa un piatto di pasta in certi ristoranti vero? Certo che la strada è curiosa Massimo a cento all’ora Vero nonno? Oltraggio alle autostrade queste provinciali Si riparte con la terza corsia Si riparte con la seconda Perché la prima è solo d’intralcio Fuoco annacquato rose senza spine Spine Spine al vento e nei boccali Giallo pallido bianco zuccheroso Sale marino sale sale Su per la schiena Un brivido È quasi fuoco fuoco d’amore L’amicizia è un’antica brocca contenente tesori Lo spazio?ma non farmi ridere Il tempo? Guarda mi sto sbellicando Guardami Sono invecchiato vero? Guarda guarda ti prego L’umano flusso della mia coscienza pazza e stupida Sempre la stessa storia di fuochi fatui sempre loro A stuzzicare il curioso che alberga non è mai troppo tardi Per conoscere Per conoscerti Per sapere a che punto sei Con gli esami Il turbamento sessuale La carriera da cantante solista Gli abbracci d’oro Gli abbracci detti cosi Che poi sono solo miseri biscotti E vorresti andare a vivere in quel prato in quella casa bianca col rosone i giardini E il terrazzo E l’antichissimo gelso E il bosco di fuori È casa mia È casa mia non credere Guarda le mie sembianze di mostro Sono un minotauro Sono meno meno Men meno che più Le pietre che mi scaraventavi addosso con i tuo discorsi da donzella di corte Giammai cortigiana Seppur adesso l’umana coscienza È arrivata a decidere cosa è giusto Cosa è giusto? La legge sugli immigrati vero? Dovrei impegnarmi nel sociale tutt’al più vero? È corretto Ma il mio caffè lo bevo sempre liscio Arrivare a pagina quaranta sempre di quest’andazzo Che poi le curve ci sono anche qui Anche qui le curve E tocca rallentare Ma poi il rettilineo le perdona tutte e maestoso Si staglia all’orizzonte come il mare Con la sua salsedine che anche a chilometri tu la senti Un riferimento Un punto di riferimento Ma non esiste nell’acqua il bene più prezioso Di diamanti rubati nella notte in Francia Da un museo di vipere pronte a saltarti addosso Sono stanco di questo andazzo Basta perdio Mi trovo a bologna e sono stanchissimo Perché ho guidato tutta la notte per vedere la piazza che c’è sulla piazza?pizze?mozzarelle? hashish? Bello l’orizzonte guarda! Guarda Sono monotono vero? Non vedo che il mare vero? Per non guardare la desertificazione dei nostri cuori Sfreccianti lungo la coscia sinistra La coscia di un bue Abbandonata in quel podere In quella contrada chiamasi contrada delle lucciole Perché di notte Non pagano la bolletta ma tuttavia illuminano il cammino Agli ubriaconi Che da paese a paese cercano la via del ritorno Dell’anima che gira su sé stessa Mo-le-co-le? Lei un ministro? Ma mi faccia il piacere Che poi a dirla tutta io sputo in faccia alla scienza?giammai Perché sono seduto sui resti di una navicella spaziale E fumo la scia di un aereo Me la fumo tutta a vado a vomitare all’angolo di via dei frati A Perugia Perché ho fumato tanto amico sai? Le sigarette mi uccideranno Un tiro e vomito No, devo smettere Smettere Non posso certo pretendere di farmi il bidè con un vino magari buonissimo Questo no Manca di rispetto A chi ha perso un euro per strada manca di rispetto a chi ha visto una cometa stanotte Ed è partito Senza nessuna certezza Verso il paese dei soldi e delle donne facili Presto mamma prenderemo il traghetto E andremo in via dei mattacchioni Piazza flusso Tutto via terra mamma non mi credi? Credimi mamma credimi Con uno sbadiglio ho distrutto il centro storico Mentre altri con pale e scavatori alzavano muri indecenti Che dire tanto al flusso Tanto a me Tanto a te Ma guarda, ho la napoletana di bastoni Ho vinto io
Posted on: Tue, 22 Oct 2013 09:09:52 +0000

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