L’ATTIVITA’ DI ITALIA NOSTRA, LEGAMIENTE E DEL COMITATO CONTRO - TopicsExpress



          

L’ATTIVITA’ DI ITALIA NOSTRA, LEGAMIENTE E DEL COMITATO CONTRO LO SVINCOLO SUD IN DIFESA DEL PAESAGGIO E CONTRO LA NASCITA DEL CENTRO COMMERCIALE DI FABBRERIA. BASTA CON GLI ORRENDI STUPRI. SIGNIFICATIVA LETTERA DI DIANA NIGLIO DI ITALIA NOSTRA. di SANDRO MORICHELLI Italia Nostra è sempre all’avanguardia nelle iniziative di difesa ad oltranza delle bellezze paesaggistiche e monumentali, spalleggiata da Legambiente e dal Comitato contro lo Svincolo Sud, che viene giustamente considerato inutile. Con la creazione del centro commerciale l’intera zona verrebbe completamente emarginata con i negozi di ogni tipo che non avrebbero più la possibilità di svolgere la propria attività. Oltre a ciò verrebbe danneggiata l’immagine panoramica al momento splendida, che perderebbe le sue peculiari caratteristiche con l’edificazione di un nuovo centro commerciale costituito da orrendi padiglioni. Nella giornata di ieri lunedì i rappresentanti di Italia Nostra, Legambiente e il Comitato contro lo Svincolo Sud si sono incontrati con l’Assessore Cerasini e con i tecnici del Comune preposti al progetto “Querceto”. La nascita del centro commerciale costituirebbe un secondo colpo mortale all’economia comprensoriale, così come si è verificato nel centro storico. I negozianti e i titolari di negozi della parte alta della città sono stati visibilmente danneggiati dalla creazione dei supermercati che stanno aumentando di numero in maniera quanto mai preoccupante. Siamo ormai consapevoli che gli interessi dei semplici cittadini non vengono generalmente più rispettati e tenuti in considerazione, in quanto il mercato globale non si preoccupa dei semplici cittadini e degli imprenditori pensando soltanto ai facili guadagni. E` arrivato il momento di dire basta se non si vuole sparare a zero contro la maggioranza delle persone che vivono di stenti e che non vedono rispettati i propri sacrosanti diritti. Riteniamo che ogni altro commento sia perfettamente inutile, in una città come la nostra che da anni viene penalizzata senza che vengano presi i necessari provvedimenti per frenare simile negativa situazione e senza che i nostri politici siano capaci di far invertire la disastrosa “rotta”. Ed ecco la sintesi dell’incontro tra le predette associazioni e l’assessore Cesarini, fornendo un quadro di uno stato di cose che risulta non solo condivisibile, ma dannoso nei confronti di tantissima gente come viene illustrato da Diana Niglio di Italia Nostra che senza peli sulla lingua fa sentire la propria voce e quella di un elevato numero di spoletini e non: “Su 5 lotti di costruzioni solo 1 ( quello + piccolo e vicino alla Via della Spina e Tamoil) fa registrare 2 aziende interessate ad affittare i capannoni: Mac Donald ( + piccolo) e OBI Per il completamento la Dallas ha 12 anni da febbraio 2013) Non c è visibilità su altri potenziali interessati Il piano di fattibilità economica, una volta scartata la multisala con ristorazione, prevede: 1 Supermercato Alimentari 1 Abbigliamento e accessori di interesse nazionale 1 Fai da Te e varie ( OBI appunto) 1 Ristorazione ( MC Donald) 1 Multiattività non meglio specificata. ( su questo tema si era registrato un totale disinteresse dellAssociazione Commercianti di Spoleto) La Dallas ha proposto di fare a sue spese un ampliamento dello svincolo a ridosso della rotonda Monini x agevolare laccesso da Eggi ( Tre Valli) e dalla Flaminia vecchia vs Spoleto. Il progetto non è stato mostrato. Ci è stato confermato che il piano di avvio delliniziativa prevede il completamento delle infrastrutture viarie, lalberazione perimetrale completa con piante abbastanza alte da mimetizzare larea commerciale ma non troppo cresciute per garantirne lattecchimento. Difficile alchimia. La parte a verde dei singoli lotti verrà realizzata di pari passo alla edificazione degli stessi. Che a ns parere significa che per una dozzina di anni potremmo avere unarea incolta sporca e di sgradevolissimo impatto tanto da pregiudicare Mc Donald e OBI pionieri del fantasmagorico Querceto. Per il momento dunque in programma cè il verde perimetrale e langolo vs Spina e Tamoil Ci viene ribadito che la Dallas avrebbe comunque lobbligo di mantenere tutta larea nel suo complesso anche a mezzo Fidejussione. Stesso meccanismo per capirci in atto per larea di Madonna di Lugo dove essendo la società imprenditrice fallita, il processo fidejussorio pur avviato ci viene comunicato essere rallentato da non meglio identificate pastoie burocratiche e tecniche . Allosservazione che il Comune non è dunque riuscito a garantire la manutenzione delle aree intorno al Centro di Madonna di Lugo e che quindi vediamo analogo rischio per larea di Fabbreria , lAssessore ha preso atto delle ns osservazioni. Viene sollevato ancora una volta largomento sottopasso di Cortaccione già oggi soggetto ad allagamenti e che potrebbe peggiorare a fronte di una ulteriore ridotta permeabilità del suolo discendente dalla cementificazione di strade di accesso e tettoie dei capannoni. Ci viene garantito sarà richiesto un approfondimento progettuale e relative garanzie e o modifiche progettuali atte a garantire la sicurezza del sottopasso . Speriamo non postume Ci vengono infine fatti vedere i progetti infrastrutturali delle costruzioni di Mc Donald e OBI. Capannoni orrendi. Uno più piccolo MCDonald e rosa con striscia azzurra e scritta gialla x OBI ( definita una enorme scatola di tonno) Mc Donald con rivestimenti vetro e cemento nero e tetto rosso. Viene richiesta una revisione DRASTICA di questi lay out affinchè NON abbiano un impatto visivo così devastante. Si suggerisce lutilizzo di pannelli di pietra, mattoncini e legno ( si porta ad esempio la pompa di benzina sotto Trevi ex Q8 oggi IP) Viene anteposta a questa richiesta una difesa da parte dellAssessore di strategia di comunicazione delle Aziende (OBI e MC Donald) che impongono i loro lay out. Di entrambe le Aziende si fa presente che a fronte di una richiesta specifica fatta dalle amministrazioni locali di rispetto delle identità territoriali esse si adattano ai territori in cui sono presenti. Enumeriamo alcuni esempi: nei paesi asiatici ci sono Mc Donalds con tetti di paglia. ed anche i tedeschi di OBI sembrano essere sensibili. Il tutto verrà posto allattenzione della Commissione Urbanistica e dellArchitetto Marco Dean giovedì o al massimo venerdì. Forse vale la pena di interpellare direttamente le suddette aziende se il feedback sarà negativo tramite Dallas o Uffici Comunali. Diana Niglio, Italia Nostra”.
Posted on: Tue, 26 Nov 2013 09:17:32 +0000

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