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Nellagosto del 2011, dopo alcuni mesi dallinsediamento del lAmministrazione comunale guidata dallavv. Iaia Calvio, I RIFORMISTI di Orta Nova, pubblicarono un PAMPLHET sul debito pubblico del Comune di Orta Nova. Orta Nova, agosto 2011 Il consigliere comunale Lorenzo Annese, capo gruppo della lista civica “I RIFORMISTI”, unitamente al gruppo dirigente sezionale, dopo un’attenta analisi sulla grave situazione della crisi economica – finanziaria nazionale, e dopo aver analizzato anche l’indebitamento del comune di Orta Nova, hanno elaborato un Pamphlet sulla via Crucis del debito pubblico del Comun di Orta Nova Prima di addentrarci sul debito pubblico del Comune di Orta Nova, facciamo prima una breve premessa su scala nazionale, ovviamente sullo stesso argomento. Il mese di agosto 2011 sarà ricordato come il mese e l’anno più terribile della storia dell’Italia Repubblicana. In questi giorni di grande crisi economica nazionale e internazionale, si dice che il debito pubblico dell’Italia si aggira sui mille e 878 miliardi di Euri, cioè il 120% del PIL, per un debito pro-capite di ogni cittadino residente in Italia, pari a 31 mila e 300 euro. Crediamo che alcune domande e interrogativi siano obbligati: ma come si è arrivati a tale colossale cifra? Come si è formato questo enorme debito? Per avere qualche risposta, bisogna far ricorso, seppur brevemente, alla storica nascita dell’Italia unita. Nel mese di marzo 1876 prese l’avvio il cammino del debito pubblico. Il Piemonte si era fortemente indebitato per finanziare le campagne risorgimentali, è una volta fatta l’Italia, una e indivisibile, il Governo dell’epoca dovette approntare anche un enorme programma di investimenti, di costruzione di molte infrastrutture, di numerose nazionalizzazioni, ma nonostante l’accaparramento del Tesoro dell’ex Regno delle due Sicilie, non fu possibile contenere il debito pubblico, e per raggiungere il pareggio di bilancio, fu deciso di imporre la famigerata “ tassa sul macinato”, la quale però diede origine a vaste proteste popolari su tutto il territorio nazionale, provocando subito dopo la caduta del Governo di Marco Minghetti ( destra storica). Gli succedette il capo dell’opposizione, Agostino de Pretis ( sinistra storica). E con quel Governo, con il governo de Pretis che L’Italia imboccò il cammino del debito, a cui parteciparono tutti gli altri Governi fino ad oggi. Ebbene, fatta questa breve premessa storica, veniamo all’indebitamento del Comune di Orta Nova. L’ultimo bilancio di previsione dell’esercizio finanziario anno 2011 approvato nel mese di luglio scorso 2011, dalla nuova Amministrazione comunale guidata dall’avv. Maria Rosaria Calvio, ha sancito che il comune ha un indebitamento di 13 milioni e 433 mila euro, ( circa 26 miliardi di vecchie lire), e un onere finanziario da versare ogni anno per interessi passivi e quote di ammortamento di un milione e 244 mila euro ( circa 2 miliardi e 300 milioni di vecchie lire). Molto pesante risulta anche l’incidenza del debito sulle entrate correnti, 197% ( massimo consentito il 150% ), molto più accentuato è stato nell’anno 2009 con il 296% !!!!!! Ogni cittadino residente in Orta Nova ha un debito pro-capite di 759 euro, mentre ogni famiglia ha un debito di 2.230 euro. Inoltre per il triennio 2011 – 2013 molto probabilmente il Comune non rispetterà il saldo dell’obiettivo programmatico per tenere sotto controllo il patto di stabilità. La popolazione Ortese in questi anni è rimasta quasi stagnante, poichè nel 1991 era di 16.942 abitanti, mentre al 31 dicembre 2010 contava 17.867 abitanti, compreso 697 residenti comunitari: polacchi, rumeni, bulgari, ecc,. Inoltre negli ultimi dieci anni sono emigrati altrove, circa 1200 giovani in cerca di lavoro, pari al 10% della popolazione attiva. Il saldo naturale tra nati e morti al 2009 è di appena 48, mentre nel 2002 era di 123. Come si vede anche le nascite sono diminuite. Ebbene, questa è l’eredità socio – economica e finanziaria che ha lasciato agli Ortesi la vecchia Amministrazione comunale guidata da Peppino Moscarella ! Ma la via Crucis del debito pubblico del comune di Orta Nova è iniziata più o meno negli anni cinquanta. Nel maggio 1952 si svolsero le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, fu eletta una Giunta di Sinistra con Sindaco, Saverio Zampini, ( PSI ) insegnante di Scuole Elementari. La società Ortese dell’epoca era composta principalmente di braccianti e di terrazzani, con una modesta presenza di proprietari terrieri, di alcuni valenti professionisti benestanti, di piccoli artigiani, ecc. Il tessuto urbano del Paese era fatiscente, solo Piazza Municipio aveva il pavimento arredato con il basolato vulcanico, mentre le altre strade erano tutte da fare. Le case erano di un solo vano, al massimo due, ed erano illuminate la sera con lumi a petrolio, mentre quella dei terrazzani con nu t’zzon, proveniente dalla fiamma del camino. Cera un’ agricoltura povera, con pochi terreni coltivati a vite con il metodo “a spalliera”, e pochi oliveti. Inoltre cerano pochissimi servizi a disposizione di cittadini. IL Comune in quell’anno aveva un disavanzo di amministrazione pari a Lire 19.000.000, proveniente dalle passate amministrazioni, e 55 dipendenti. Inoltre negli anni 1952/53 emigrarono verso le città del Nord, Torino e Milano, circa 2000 cittadini Ortesi. In quegli anni e negli anni avvenire, i disavanzi si coprivano contraendo dei mutui ventennali, ma non sempre queste richieste venivano approvate dalla GPA, e quindi il disavanzo si accumulava anno per anno. Nel 1962 il disavanzo era di Lire 146.000.000, mentre nel 1972 era di Lire 647.000.000. Nel 1974 il Comune approvò un bilancio di circa 5 miliardi di lire ( pari a circa 2 milioni e 500 mila euro) di oggi, con un disavanzo di amministrazione pari a Lire 1 miliardo e 118 milioni. Il disavanzo era composto principalmente dalle quote di ammortamento dei mutui, mentre l’indebitamento si aggirava all’incirca del 100% delle entrate comunali. A fronte di questa debitoria, cerano numerose opere realizzate e il comune in quel periodo contava ben 172 dipendenti. In questi ventidue anni ( 1952-1974 ) le Amministrazioni comunali, prima di Sinistra e poi di Centro - Sinistra, ma guidati sempre dal Sindaco Zampini, accumularono quel disavanzo per rimettere in piedi un Paese afflitto dalla miseria e dalla malaria, dalla penuria di case, e da una situazione igienico-sanitaria vergognosa, eliminando “il carro botte, di c-cill u spaccungill”. Il Paese fu dotato di numerose infrastrutture e di molteplici servizi a disposizione di tutti i cittadini, dando dignità umana ad una popolazione laboriosa e generosa, la quale produsse in quegli anni valenti professionisti stimati ed apprezzati in tutti i campi: sociali, economici, artigianali, ed una nuova classe imprenditoriale, più preparata e coraggiosa. A tal proposito: “ e’ un bilancio, occorre dirlo subito, che risente della grave situazione finanziaria di quasi tutti i comuni d’Italia, a causa dell’enorme aumento dell’indebitamento di questi ultimi anni. Il disavanzo sarà in parte coperto da mutui e il restante da super contribuzioni. L’anno 1973, per la nostra Orta Nova e per la frazione di Ordona, non è stato soltanto l’anno della paura colerica e della crisi energetica, sociale ed economica, ma anche un anno di non pochi e significativi traguardi. Così scriveva l’Assessore al bilancio, prof. Michele Ciociola ( DC ) . “ Dall’anno 1974 al 1993, nel Comune di Orta Nova, furono realizzati numerose opere pubbliche, sia edilizie che stradali, opere infrastrutturali, la 167, nonché numerosi e importanti servizi per la collettività : scuole materne comunali e statali, doposcuola per i bisognosi, mense scolastiche, case coloniche, il nuovo servizio della Nettezza Urbana con moderni automezzi ed aumento del personale, ( 45 addetti ), e di altre numerose opere e servizi, come il nuovo Campo sportivo, la Villa comunale, la Fontana ornamentale, l’arredo del centro cittadino, e la metanizzazione del GAS in tutto il centro Urbano. Opere che furono puntualmente progettate ed eseguite dall’anno 1973 fino all’anno 1993. In questi anni anche la popolazione ha avuto un incremento demografico: da 12.726 abitanti, nell’anno 1971, a 16.942 abitanti nell’anno 1991, un aumento di circa 4.200 abitanti, attratti dallo sviluppo socio-economico e edilizio avvenuto in quegli anni nella città di Orta Nova. Ovviamente, in questi circa vent’anni, 1974-1993, anche i conti del Comune, che era stato amministrato da Amministrazioni di centro- sinistra e di sinistra, guidati dal Sindaco Zampini fino al 1982, e poi da altri esponenti politici locali, sono aumentati. Aumentarono però in modo proporzionato, ed adeguato agli investimenti eseguiti, e compatibili con le entrate comunali, e quindi, il Comune di Orta Nova alla fine del 1993 aveva un bilancio di circa 17 miliardi di vecchie lire ( pari a circa 8 milioni e 500 mila euro, di oggi ), un indebitamento pari a 7 miliardi di lire ( 3 milioni e 500 mila euro ), ed un onere finanziario annuale per interessi e quote di ammortamento di 718 milioni di lire ( pari a circa 360 mila euro), ed un rapporto debito/entrate correnti pari al 59%, ed un importante avanzo di amministrazione. Inoltre il Comune di Orta Nova nell’anno 1993, possedeva un Patrimonio Permanente di beni immobili, composto di beni indisponibili e disponibili, di 15 miliardi di lire ( pari a circa 7 milioni e 500 mila euro ), e di beni mobili di circa due miliardi di lire ( circa un milione di euro), per un totale di 17 miliardi di lire. Gli anni che vanno dal 1994 al 2002, sono stati anni amministrati da Amministrazioni di destra e centro destra, ( AN + F.I. ) guidati sempre dal Sindaco, dott. Peppino Moscarella. Ma nonostante un importante avanzo di amministrazione, cioè soldi contanti, pari a circa 2 miliardi e 900 mila lire ( pari a circa 1 milione e 450 mila euro ), un considerevole patrimonio permanente di beni mobili e immobili, di cui sopra, vedono il debito pubblico lievitare enormemente. L’indebitamento pubblico alla fine del 31 dicembre 2001, era di 14 miliardi e 289 milioni e 480 mila lire ( circa 7 milioni di euro), un onere finanziario annuale per interessi e quote di ammortamento di circa 1 miliardo e 474 milioni ( circa 700 mila euro ), ed il rapporto dell’ indebitamento sulle entrate era arrivato già al 100%, mentre nel 1993 era del 59%. Inoltre cera una rigidità della spesa corrente, fatta solo di alcune voci fisse, pari al 44% . Quindi in otto anni di amministrazione, il Sindaco Moscarella ed i suoi amministratori hanno raddoppiato l’indebitamento e venduto quasi tutto il suo patrimonio immobiliare. Dal mese di luglio 2002 al mese di febbraio 2006, il comune di Orta Nova è stato amministrato, si fa per dire, dalla Amministrazione comunale guidata da Michele Vece. Poco più di tre anni pieni ! L’Amministrazione si distinse per le innumerevoli crisi politiche - amministrative, rimpasti di Giunta comunale, dimissioni e revoche di assessori, e del pasticcio della discarica di rifiuti speciali in contrada Ferrante, che poi fu la causa anche dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale e la caduta del Sindaco Vece. L’ Amministrazione si distinse inoltre, nel riconoscere e saldare in modo celere, circa un miliardo di lire di debiti fuori bilancio lasciati dalla amministrazione precedente ( AN + F.I.), guidata dal dott. Peppino Moscarella, ( circa 500, o 600 mila euro), così facendo bloccò l’amministrazione finanziaria per un paio danni, quando questi debiti si potevano spalmare in cinque anni!!!! Dal mese di giugno 2006 al mese di luglio 2011, l’Amministrazione comunale, è stata amministrata da una sola forza politica, ( AN ), e guidata, per la terza volta dal dott. Peppino Moscarella, tranne una breve parentesi del Commissario Prefettizio, e cioè, dal mese di febbraio 2006 alla fine di maggio 2006. In questi cinque anni l’indebitamento pubblico è salito vertiginosamente, come è stato già evidenziato nella premessa. Da 8 milioni e 984 mila euro al 31 dicembre 2005, a 13 milioni e 433 mila euro del 2011, circa un milione di euro per ogni anno, ed un onere finanziario annuale per interessi e quote di ammortamento da 800 mila euro al 31 dicembre 2005 a 1 milione e 244 mila euro del 2011, (URO 1.404.000 nel 2010 ). Quando il consigliere comunale Lorenzo Annese, accusava l’amministrazione comunale di aver imbalsamato il bilancio comunale, di avergli messo una camicia di forza, è perché il parametro di rigidità della spesa corrente, riferito a solo due voci fisse della spesa ( personale + onere finanziario annuale per interessi e quote di ammortamento mutui/ spesa corrente ) era salito al 50%, nonostante che il personale comunale al 2011 è di appena 67 dipendenti, mentre nel 2001 era di 100 dipendenti, ed il parametro era del 44%. Questa differenza, è data dal forte indebitamento pubblico del Comune salito in modo sproporzionato. Il perché di tutto questo è stato più volte denunciato alla pubblica opinione dal consigliere comunale dei “ I RIFORMISTI “ Lorenzo Annese. Ebbene, dall’analisi dei dati riportati, emerge in modo sintetico la storia passata e recente di questa Città, dei suoi cittadini, della sua classe politica, dei suoi amministratori. Sicuramente ne verranno fuori delle polemiche, e qualcuno non condividerà e contesterà questo Pamphlet. Una cosa è certa, però, noi, “I RIFORMISTI “, con questo nostro modesto lavoro pensiamo di avviare un dibattito serio sul futuro di questa città, per cercare di individuare una nuova classe dirigente che sia capace anche di non alzare steccati verso chicchessia, ma di unire le forze sane di questa città. Cercare di utilizzare personalità che hanno una sana e trasparente esperienza politico-amministrativa, per impedire di perpetrare errori amministrativi passati e recenti per un semplice scopo: il bene di questa collettività, in un momento di gravissima crisi socio-economica, forse uguale agli inizi degli anni cinquanta. I RIFORMISTI Il capo Gruppo Lorenzo ANNESE
Posted on: Mon, 18 Nov 2013 22:28:54 +0000

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