Spiaggia dei sassolini (o dell’anima risanata) Ebbra dei - TopicsExpress



          

Spiaggia dei sassolini (o dell’anima risanata) Ebbra dei tuoi cieli di porpora che fiammeggiano come crochi spavaldi al tramonto, l’inferma anima mia vacilla turbata. S’inebria -incredula- stordita dalle acque lucenti della tua timida baia, dagli effluvi odorosi dei giaggioli fieri, dei mesti asfodeli, dei pini d’Aleppo che irti sul tuo Monte d’Oro proteggono impavidi il tuo tesoro. D’un tratto un tuono riecheggia lontano e muta il silenzio dorato in frenesia di rondini. Ansante allora quest’anima attende -impaziente- il boato del temporale. Trema nel fosco dei nembi seppiati e ad ogni cupo sussurro del tuo mare inquieto palpita grata. E quando la volta celeste è di bianco squarciata e il brontolìo diviene ruggito, riconoscente si gode i potenti fulgori, gli scrosci e gli odori, gli incerti bagliori, il bianco mugghiare del cielo e del mare. Poi a poco a poco s’attenua l’urlo del cielo, la furia è placata. Non resta che gocciolìo e odore di terra lavata. Allora lei indugia sul tuo letto renoso, alcova di pavidi amanti, s’acquieta infine appagata, immemore dei tremuli affanni. E tace la pena del cuore -chissà dove- smarrita. Scauri, 16 aprile ◾ Katia Zamprotta
Posted on: Mon, 05 Aug 2013 20:47:08 +0000

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