Egregio Presidente; mi chiamo Paolo Peron e sono uno dei tanti - TopicsExpress



          

Egregio Presidente; mi chiamo Paolo Peron e sono uno dei tanti tesserati della Federazione Italiana Sport Equestri, oltre ad essere Consigliere Segretario del Gruppo Italiano Dressage; associazione dilettantistica iscritta alla FISE ed al CONI che si occupa di promuovere questa disciplina a livello Nazionale. Sin da piccolo ho sempre praticato sport, a livello amatoriale/dilettantistico, partendo dallo sci (iniziando all’età di due anni e mezzo) passando dal basket ed approdando all’equitazione. Ormai sono più di vent’anni che pratico questo sport e più di otto che mi dedico alla promozione e sviluppo della disciplina del Dressage il tutto per volontariato e spinto dalla grande passione. Sono convinto che il puro e sano sport, in ogni disciplina, sia una delle migliori medicine di vita che ci possano essere, e che ogni sana e genuina competizione arricchisca il nostro spirito e ci aiuti a crescere con onestà e valori. Il 10 settembre 2012 c’ero anch’io fra le centinaia di persone, disposte pazientemente in fila per ore, per cercare, come tante altre, di poter portare il mio contributo per una svolta nuova e significativa della Federazione, stanco del passato malgoverno, delle indifferenze, degli sprechi, delle lotte politiche e di tutto quel mondo che non fa parte della parola SPORT! In quelle ore, pazientemente composto in fila, con un caldo insopportabile ed una struttura completamente inadeguata e personale impreparato a ricevere così tanta gente, ho assistito a scene che mai mi sarei aspettato. Il Presidente in carica arrivare con autista e Mercedes bleu accuratamente scortato da due guardie del corpo; vederlo scendere e passare in mezzo alla gente senza nemmeno dire buongiorno; sentirlo successivamente dichiarare, prima delle votazioni, che i bilanci federali erano a posto; vedere Presidenti di comitati regionali sfilarsi dalla giacca mazzi di deleghe e cominciare a distribuirle ai presenti che li circondavano; vedere addirittura dipendenti federali fare altrettanto!!!!! In quegli attimi mi sono chiesto dov’era l’equitazione, dov’era finita quella nobile disciplina sportiva che ci insegna ad avere rispetto per il tuo compagno d’avventure e per gli altri oltre a correttezza, sincerità, lealtà….. Immerso in questi pensieri, pazientemente ho atteso il mio turno per l’accreditamento, poi ancora coda per votare ed infine la lunga estenuante attesa per la proclamazione del vincitore. Ed alla fine ho esultato, si Presidente, ho esultato perché il mio voto ha contribuito alla vittoria di Antonella Dallari; perché ho voluto credere e credo ancora in un possibile cambiamento in quanto sono convinto che la mia fiducia data ad Antonella sia una delle cose migliori che avessi potuto fare per togliere il nostro sport dall’arenile in cui era sprofondato. Ora, a ben nove mesi di distanza, L’Alta Corte di Giustizia decreta l’annullamento di tutta l’Assemblea Elettiva!?!?!? Il tutto perché un centro ippico, chiaramente della parte perdente altrimenti non avrebbe alcun senso logico, ha fatto ricorso?????? Mi chiedo, a suo tempo, chi aveva in mano le “redini” di tutte le operazioni di voto????? Chi era incaricato alla commissione verifica poteri????? Chi se non la Presidenza uscente unitamente ai funzionari del CONI avevano predisposto qualsivoglia controllo????? Vien voglia di pensare che questo ricorso sia stato precedentemente studiato a tavolino ed appositamente preparato nell’eventualità (poi avvenuta) di una sconfitta elettorale!!!!! Tutto ciò considerato mi chiedo come mai di una sentenza che penalizza chi in nove mesi ha disperatamente cercato di riportare sui binari la Federazione e premia chi in soli quattro anni è stato capace di creare un buco finanziario di svariati milioni di euro senza in alcun modo preoccuparsi delle vere ragioni per cui era stato eletto….. occuparsi di SPORT!!!!! Dott. Malagò, mi consenta la franchezza ma sono veramente sbalordito, incredulo, sconfortato ed avvilito per tutto ciò che sta succedendo in questi giorni e così come me tante e tante altre persone che ho avuto modo di incontrare e contattare. Presidente, desidererei considerasse queste mia parole come lo sfogo di un uomo sportivo che sta assistendo alla sconfitta, non di una competizione, ma di tutto il nostro bellissimo sport. Nello scusarmi per averLe rubato tempo prezioso nella lettura di quanto sopra e nella speranza che, da uomo di sport numero uno a uomo di sport, queste mie possano contribuire ad una più attenta riflessione e riconsiderazione di tutta la vicenda da parte di tutti colgo l’occasione per porgerLe i miei più Cordiali Ossequi. Con Stima Paolo Peron “
Posted on: Fri, 28 Jun 2013 21:45:00 +0000

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