In ricordo di Daniela Cremona redattrice della rivista, - TopicsExpress



          

In ricordo di Daniela Cremona redattrice della rivista, prematuramente scomparsa, in occasione dell’uscita del quarantaquattresimo numero, venerdì 28 giugno alle ore 21,00 presso la Sala Giordano Bruno dell’Editrice Vicolo del Pavone a Piacenza, in via Giordano Bruno 6, Amedeo Anelli direttore della rivista tratterà di «Kamen’», le tradizioni dell’Europa e la Weltliteratur. Il quarantaquattresimo numero (n. 43, giugno 2013), della rivista internazionale di poesia e filosofia Kamen’ contiene le sezioni di Stilistica, di Poesia e di Materiali. La sezione di Stilistica a cura di Margherita De Michiel e Stefania Sini prosegue la traduzione degli scritti di Grigorij Osipovic Vinokur. Del grande studioso russo sono tradotti da Cultura della lingua: “La lingua della Nep” e “Puškin prosatore”. Grigorij Osipovic Vinokur nasce a Varsavia nel 1896 e giunge a Mosca nel 1904 dove studia lingua al ginnasio Strachov. Nel 1916 si iscrive alla Facoltà di filologia. Il suo maestro Dmitrij Nikolaevic Ušakov lo introduce sin dal primo anno nella Commissione dialettologica moscovita (Moskovkaja dialektologicesjkaja kommissija). Altri suoi maestri sono Michail Nikolaevic Peterson, Vjaceslav Nikolaevic Šcepkin, Michail Michajlovic Pokrovskij. Durante gli anni universitari si occupa quasi esclusivamente di linguistica. Di letteratura si interessa frequentando il Moskovskij Lingvisticeskij Kružok (MLK: Circolo Linguistico di Mosca), gruppo studentesco di cui fanno parte Roman Jakobson, Petr Bogatyrëv, Boris Tomaševskij Pavel Sakulin e altri. Ne diviene presidente negli anni 1922-23. In questi anni conosce i poeti e teorici del Futurismo: David Burljuk, Velemir Chlebnikov, Vasilij Kamenskij, Nikolaj Aseev e soprattutto Vladimir Majakovskij. Collabora al LEF (Levyj Front Isskustv, Fronte di sinistra delle arti, fondato da Majakovskij e sodali, attivo a Mosca dal 1922 al 1929). Il suo primo lavoro pubblicato è dedicato al poema Oblako v štanach (La nuvola in calzoni) di Majakovskij (1915). Alla poesia del grande poeta futurista Vinokur dedicherà trent’anni dopo il volume Majakovskij – novator jazyka (Majakovskij novatore della lingua), Moskva, Sovetskij Pisatel’, 1943. Dal 1924 comincia a prendere parte ai lavori della Gachn (Gosudarstvennaja Akademija Chudožestvennych Nauk: Accademia Statale di Scienze artistiche) nelle cui collane pubblica nel 1927 Biografija i kul’tura. Accoglie con convinzione via via più risoluta la lezione del filosofo Gustav Špet e giunge così all’inevitabile rottura con il LEF e con il metodo formale, che egli non esita a tacciare rispettivamente di nichilismo e di fragilità e arretratezza teorica. Dagli anni Trenta insegna a Mosca presso l’Istituto Pedagogico, l’Istituto di Storia, Filosofia e Letteratura e all’Università. È membro della Commissione dell’edizione delle opere di Puškin per l’Accademia delle Scienze. Lavora al Dizionario della lingua russa dell’Accademia delle Scienze, poi pubblicato due anni dopo la sua morte nel 1949 a cura di Sergej Petrovic Obnorskij, al Tolkovvyj slovar’ russkogo jazyka a cura di D.N. Ušakov, e al dizionario della vita di Puškin. La sezione di poesia è dedicata al poeta nicaraguense Anastasio Lovo a cura di Elena Klusemann. Ad una scelta di poesie appositamente approntata per la rivista dal poeta nicaraguense, fa seguito il saggio di Daniela Marcheschi: La poesia di Anastasio Lovo e la “Bibliografia essenziale”.
Posted on: Tue, 25 Jun 2013 14:17:47 +0000

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