PENSIERI L’epopea delluomo sulla Terra può essere ritrovata - TopicsExpress



          

PENSIERI L’epopea delluomo sulla Terra può essere ritrovata nelle storie contenute nei miti: racconti parlano di un tempo lontano, lEtà dellOro, quando l’uomo vive in pace e in armonia con luniverso. Pensiamo di aver inventato il telescopio, la ruota, lagricoltura, 1arte, la religione e la stessa intelligenza, ma il messaggio del mito ci dice tuttaltro. Solo quando impareremo a valutare correttamente i siti degli antichi, le loro testimonianze,questi ci confermeranno che il mito è realmente la storia sotto mentite spoglie. Di fronte alluomo primitivo la natura, la vita, la storia e tutto ciò che lo circonda, appare come un cal eidoscopio di immagini senza senso e il mito diventa quindi un modo per ordinare e conoscere la propria realtà.Non conosce le leggi che governano la natura, le cause della vita e della morte, del bene e del male, non comprende i motivi storici che hanno determinato la condizione del suo popolo e davanti a questo universo di immagini incomposte, che la natura e la vita gli propongono ogni giorno, rischia di perdersi, di cadere preda dellansia e della paura e, solo attraverso i miti, egli trova il senso della realtà, costruisce lordine di quelle immagini, altrimenti incomprensibili. I miti rivelano lordine profondo che regola la vita e la morte, i successi e le sconfitte, lestate e linverno, tutto ciò che è accaduto e che accadrà. Il mito è il bisogno di spiegare la realtà, di superare e risolvere una contraddizione della storia, è spiegazione di un rito, di un atto formale che corrisponde ad esigenze della civiltà, è struttura delle credenze di un gruppo, di un etnos. I miti appartengono alla tradizione orale di un popolo e nellantichità venivano raccontati presso gruppi umani che non conoscono la scrittura e solo in seguito raccolti e trascritti. Questo evento si ripete ancora ai giorni nostri quando un bambino ci pone domande la cui risposta supera la sua capacità di comprensione. La storia non ha seguito un percorso lineare. Se oggi si verificasse un cataclisma di tale portata da distruggere tutte le nostre città e fondere tutti i metalli in superficie, quali prove rimarrebbero dellesistenza del ventesimo secolo? Le pagine dei libri e il legno bru¬ciano, metallo e vetro fondono, il legno sottacqua marcisce. Le sole co¬se che rimarrebbero sarebbero quelle di pietra e le idee espresse in una tradizione orale: il mito. Se il mito è la memoria collettiva di eventi reali, quando si verifica questo diluvio su scala mondiale? Che cosa può essere successo 30 mila e 13.200 anni fa per spiegare un tale disastro? Ci sono le indiscutibili prove di glaciazioni e disgeli, susseguitisi ciclicamente ogni 20.000 anni nel corso degli ultimi 700.000 anni. Lultimo grande disge¬lo, avvenuto nell11.600 a.C.,ha fatto innalzare in pochi giorni di 40 metri le acque dei Caraibi. Alla fine dellultima glaciazione, un enorme pezzo della banchisa antartica, grande forse come il Texas e la California messi insieme, si stacca dal continente e crea un onda alta oltre 300 metri che causa un innalzamento di 120 metri del livello degli oceani in quasi tutto il mondo. Le culture primitive vanno viste come e macerie di una civiltà avanzata, distrutta da grandi cata¬strofi che provoca la rovina della civiltà.La data della distruzione finale di quel continente è fissata al 9937 a.C. La memoria dell’uomo conserva inalterato il ricordo mitico e i miti si somigliano anche se apparten gono a popoli di epoche diverse e in luoghi molto lontani. In alcuni miti dellAmerica si raccontano storie uguali a quelle dellAsia o dellAfrica o dellEuropa. Cambia il nome dei personaggi, cambia lambiente geografico, ma il significato resta lo stesso. I miti simili tra loro nascono da un unico racconto, diffuso in luoghi diversi e lontani da viaggiatori e mercanti. Ma se ci sono popoli che vivono completamente isolati da altre civiltà, ma producono gli stessi miti ,la somiglianza dei miti tra di loro è spiegata con il fatto che certe intuizioni e certe esperi enze sono così comuni fra gli uomini che, pur non conoscendosi, le esprimono con le stesse immagini e le stesse motivazioni. Certi miti nascono da un avvenimento storico e chi si sposta da un paese allaltro, racconta fatti veramente accaduti che vengono poi tramandati, di luogo in luogo, in forme diverse. Il mito del diluvio è presente in ben 64 letterature di popoli diversi. Le versioni più importanti sono il racconto della Bibbia e quello nel poema di Gilgamesh. Il tempo del mito è vicino a quello della fiaba, come le fiabe iniziano con il loro cera una volta,così spesso i miti iniziano con espressioni come : in illo tempore, in origine, quando ancora non cera tempo. Nel Liber Prodigiorum, Giulio Ossequente, cronista latino vissuto nel IV sec. d.C.,che può essere definito un fortiano ante-litteram a tutti gli effetti, raccoglie tutti i fatti incredibili e straordinari che, a memoria d’uomo, erano conosciuti fino a quel tempo. La prez osa quanto misconosciuta opera, aggiornata nel ‘500 da Corrado Licòstene, pseudonimo del ricercatore alsaziano Corrado Wolffhart, tratta anche di quei misteriosi fenomeni celesti anomali, allora scambiati per la collera degli dèi, che di tanto in tanto si ripetevano nei cieli di Roma,così come oggi succede nei nostri: clipei ardentes,trabes ignitiae, discoides, fax ardens, chasma, dol ium, ecc.Ne hanno accennato anche autori più illustri, come Tito Livio negli Annales e Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia. Il c’era una volta del mito non è un tempo qualsiasi,è un attimo sacro, che abbraccia le età più lontane, il mondo presente e il futuro.Per il mondo mitico vi è solo un tempo, quel tempo, appunto, in cui accade il mito.Il tempo mitico è eternamente presente. Il mondo sorse dalle acque, ogni volta che qualcosa di nuovo viene al mondo il mito delle acque primordiali si ripete, il passato diventa presente,e succede ancora. Le città si fondano vicino ad una sorgente, i bambini appena nati si abbandonano lungo un fiume, una nuova vita si acquista con il battesimo, il mondo ri-nasce dopo il diluvio universale. Il mito racconta di un antico antenato lupo che spadroneggia nella foresta, piegando gli uomini e gli animali alla sua volontà e ciò accade nel c’era una volta ma può accadere ogni volta che un uomo assume le sembianze del lupo, vive per un certo tempo come un lupo, mangia come un lupo, entra nella sua tana. Notando le similitudini nell astronomia, nell astrologia, nella fisica e nelle pratiche religiose, oltre che nelle leggende quasi identiche fra Egizi, Sumeri e Mesoamericani, si è dedotto che un popolo deve essere il fondatore degli altri due. Dal momento che la civiltà dell America Centrale appare la più antica, è accertato che lEgitto e Sumer siano colonie dei sopravvissuti di una precedente e progredita civilizzazione. I Carian dell America Centrale sono questo popolo.Il mito antico è modello, esem pio da seguire, da imitare ed è reversibile, può tornare ogni volta che luomo applica quel modello.Il tempo mitico è dunque anche un tempo ciclico, dove tutto si ripete, dove il futuro ricalcherà le orme del passato.Così, attraverso il mito, luomo primitivo acquista fiducia per il futuro e sa come si dovrà comportare, perché lo ha appreso dal passato, da ciò che è stato e sarà ancora. Guardando la mappa della Mesoamerica, il bacino del Golfo del Messico e i Caraibi si vede che pri ma del diluvio della fine dellultima era glaciale, la massa di terre emerse è più estesa di quanto lo sia oggi. I racconti di passaggi di comete contenuti nei codici rappresentano la spegazione. INTERNI BOCCIABOCCIATO-di Gabriele Villa per il Giornale Mancano i soldi. Il governo, gira che ti rigira, ha deciso di sfilarli dalle solite tasche dei soliti italiani che pagano già tutto e più di tutto. Però. Però cè una bugia, grande come il Parlamento, che merita di venir denunciata. Una bugia che si chiama cassa integrazione. Lhanno smascherata con una sapida inchiesta i colleghi del quotidiano Il Mattino di Napoli. E che cosa hanno scoperto? Hanno scoperto, una volta di più che i soldi pubblici (già, quelli che mancano o mancherebbero secondo le acute analisi dei politici) in realtà per la cassa integrazione ci sono. E vengono puntualmente sprecati. A conti fatti, a conclusione del 2013, questo strumento, istituito per tamponare unemergenza temporanea di aziende in crisi e dei lavoratori senza stipendio, sarà costato oltre 5,3 miliardi di euro. E, per arrivare a fine anno, continuando a dispensare elargizioni, piangono le Regioni, servirebbero almeno 800 milioni di euro. Una progressione incontrollata, se si considera che, soltanto cinque anni fa, nel 2008, non si era andati al di sopra del miliardo. Una cifra ancora più significativa se raffrontata allabolizione dellImu che da sola vale 3,8 miliardi. Detto questo arriviamo al pubblico sbugiardamento. Non è che non ci sono i soldi e che la crisi divora il divorabile, la verità vera è ben diversa: la verità vera è che un cassintegrato su quattro è falso. E questa vera verità lha detta, tra le virgolette di una dichiarazione ufficiale, Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, deputato piddino e molto vicino, peraltro, al presidente del Consiglio, Enrico Letta. Peccato che in Parlamento nessuno abbia dato credito e peso alle parole di Boccia, che sembrerebbero avere più di un fondamento, perché almeno il cinquanta per cento della cassa integrazione è ottenuto, oggi come oggi in Italia, in assenza dei requisiti di legge, quindi è un colossale falso, che puzza di truffa. E risponde ad una mera logica di assistenzialismo, in omaggio e in ossequio, allo strapotere del sindacato. Un esempio sufficientemente eloquente? Un caso che, proprio in Campania, brilla su tutti, quello degli ex Ixfin (ex Olivetti, ex Texas) che da sette anni ricevono i sussidi erogati dalla cassa integrazione senza che sia stato fatto anche un solo, timido tentativo, in tutto questo tempo, di trovare una reale ricollocazione di parte o di tutti i dipendenti. Comodo quindi, troppo comodo, lasciare le cose come stanno e lasciare che il denaro pubblico della cassa integrazione venga sprecato. Sarebbe per un politico, che con la politica ci campa, una manovra impopolare muoversi, per una volta, controcorrente e chiedere conto di questa montagna di soldi pubblici sprecati solo per tenere a galla situazioni e fabbriche che hanno perso da tempo capacità concorrenziale e produttiva. E dunque? Dunque meglio lasciare che parlino certi numeri. In Calabria, per esempio, la spesa per la cassa integrazione tocca la ragguardevole quota di 440 milioni di euro e supera largamente quella della Lombardia, dove qualche aziendina in più cè, che si ferma a 372 milioni di euro. I conti non tornano anche se ci si sposta da Est ad Ovest. In Veneto la spesa per la cassa integrazione è davvero un dato più che interessante: 561 milioni di euro. Una cifra pari a più del doppio di quella del Piemonte che presenta un conto di 212 milioni di euro. Cè il sospetto quindi, soltanto prendendo in considerazione questi pochi casi, che da un lato ci si trovi davanti a situazioni di reale emergenza, e, dallaltro, a concessioni di privilegi per conquistare consenso e foraggiare clientele varie. Non sentite odor di bruciato? Se lo sente il presidente della commissione Bilancio della Camera, Boccia forse è il caso di dargli retta e di correre ai ripari. Aprendo magari uninchiesta. E magari, dopo ladeguata inchiesta, porre mano ad una seria riforma degli ammortizzatori sociali e della cassa integrazione. Fregandosene, per una volta, dei sindacati e delle loro pretese. GIALLO DELLARCHIVIAZIONE DELLA LOBBY POLITICO-SANITARIA di Giorgio Cavaliere per Sudpress.it Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato due articoli relativi alle gesta dellex parlamentare on. Valdimiro Crisafulli, così come sono state ricostruite non già dal nostro giornale o da ambienti politici a questi avversi bensì dai Carabinieri del Comando provinciale di Enna che sul predetto politico e sui suoi sodali inviava il 29 febbraio del 2008 una circostanziata CNR (Comunicazione Notizia di Reato) allAutorità giudiziaria competente. La comunicazione dei Carabinieri raccoglieva due anni pieni di indagini, effettuate anche con lausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali e con appostamenti, allesito delle quali i Militari descrivevano unassociazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla turbativa di gare pubbliche, al voto di scambio e quantaltro, ed avente quale capo e promotore il predetto Crisafulli inteso anche Cappeddazzu. Nel corso degli accertamenti investigativi i Carabinieri riprendevano persino Crisafulli, lon. Alloro, il dott. Rabbito, per oltre 20 anni Presidente del Consorzio ASI di Enna, intenti ad aprire le buste contenti le offerte di gare pubbliche senza che naturalmente questi ne avessero titolo ed in luogo privato, così ascoltando dalla viva voce del Crisafulli in che modo si assegnavano gli incarichi e si aggiudicavano le gare. Una flagranza di reato seriale, se è vero come hanno accertato i Carabinieri, che i convegni illeciti avvenivano sempre presso lo stesso luogo con una cadenza periodica anche settimanale. RAPPORTO INTEGRALE DEI CARABINIERI SU CRISAFULLI-sudpress.it/sud/lon-crisafulli-e-il-rapporto-dei-carabinieri ECONOMIA 1. BORSA: EUROPA CHIUDE IN CALO SU TIMORI DEFLAZIONE, MILANO -0,54% Radiocor - Giornata negativa per le borse europee dopo i rialzi della vigilia, sui timori per una flessione dei prezzi in Europa. I dati pubblicati oggi hanno mostrato un rallentamento dellinflazione in Italia, Germania e Regno Unito, fattore che giustifica quindi il taglio dei tassi realizzati la scorsa settimana dalla Bce. Bene lasta dei titoli di stato italiani, con il Tesoro che ha collocato tutti i 6,5 miliardi di Bot a un anno, con un tasso al minimo storico a quota 0,688%. Milano ha perso lo 0,54%, penalizzata dalle vendite che hanno colpito alcuni titoli, tra cui A2a (-3,5%), con gli analisti che iniziano a rivedere i target per il 2014, Azimut (-2,2%) e Telecom Italia (-1,8%). Ieri il cda del gruppo tlc ha ribadito lintenzione di vendere a breve gli asset in Argentina. Giu Generali (-1,7%), allindomani del collocamento dell1,3% detenuto da Intesa Sanpaolo e Atlantia (-1,31%), sulla notizia che la famiglia Toti ha venduto l11,6% della controllata Gemina (-1,4%). Per contro, ha chiuso in rialzo di oltre il 5% Finmeccanica, che recupera dopo aver perso il 9% circa in tre sedute, nel giorno in cui i vertici sono a Londra per incontrare la comunita finanziaria. Ha segnato +2,3% Bpm, che ha chiuso i nove mesi con un utile netto di 134,4 milioni, a fronte della perdita da 105,9 milioni dello stesso periodo del 2012. In rialzo anche Enel (+0,9%), premiata da Morgan Stanley, che ha alzato il giudizio a overweight. Nel resto del listino Banca Carige e scivolata del 3%, risentendo della maxi perdita da 1,3 miliardi registrata al 30 settembre. Sul mercato valutario leuro tratta a 1,343 dollari e 133,885 yen. Dollaro/yen a 99,674. Il petrolio cede lo 0,58% a 94,59 dollari al barile. 2. ASSOGESTIONI: SINISCALSCO SI DIMETTE PER DOPPIO RUOLO IN PARTITA TELECOM Radiocor - Domenico Siniscalco si dimette da Assogestioni. E quanto riporta il sito de Il Sole 24 Ore. Secondo le indiscrezioni, il presidente della Associazione avrebbe rimesso il suo incarico a causa del doppio ruolo giocato nella partita Telecom Italia: da una parte numero uno di Assogestioni, dallaltra presidente in Italia di Morgan Stanley, ovvero la stessa banca a cui Telecom Italia ha affidato il mandato per il convertendo e la vendita delle torri. 3. CAMFIN: ANTARES ALZA LA POSTA, RICHIESTA AL TAR E DI UNOPA A 0,99 EURO Radiocor - Antares alza la posta su Camfin e chiede unopa che sfiori 1 euro per azione. I fondi off-shore - secondo quanto ricostruito da Radiocor - chiedono di alzare il prezzo dellopa lanciata da Lauro61, e conclusa a fine ottobre, da 0,80 euro a 0,99 euro per azione. Nettamente al di sopra quindi dellincremento a 0,83 euro indicato dalla Consob e dellofferta di Lauro che riconosceva un premio del 37% sulla media a dodici mesi delle Camfin e del 5,5% sulla media a sei mesi. La richiesta si inserisce nel giudizio promosso al Tar del Lazio da Lauro61, societa promotrice dellopa e partecipata da Marco Tronchetti Provera, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Clessidra, contro la delibera con cui Consob ha imposto il rialzo dellofferta di tre centesimi, provvedimento al momento congelato. La pronuncia del Tar e in calendario tra una settimana, il 20 novembre. The Antares European Fund Limited e spuntato a sorpresa nellazionariato di Camfin lo scorso 5 settembre , cioe allindomani delle prime indiscrezioni sulle richieste di approfondimento avanzate da Consob a Lauro in tema di prezzo dopa. Il fondo ha annunciato di essere salito al 2,3% dopo lacquisto di titoli avvenuto anche sopra il prezzo di 0,80 euro, una mossa fatta scommettendo su un ritocco dellofferta. Livia Zancaner e Andrea Fontana 4. BPM: BONOMI, CANDIDATI CDS SIANO CHIARI SU GOVERNANCE E GESTIONE Radiocor - In vista della presentazione dei candidati per lelezione del consiglio di sorveglianza della Bpm e importante che il primo della lista sia chiaro su quali sono i suoi piani per il futuro della banca. Cosi il presidente del consiglio di gestione, Andrea C. Bonomi, nel corso dellintroduzione della conference call sulla trimestrale. Lassemblea per il rinnovo dei vertici si terra il 21 dicembre e le liste, ha ricordato Bonomi, devono essere presentate (tra dieci giorni). I punti su cui i candidati alla presidenza del cds devono fare chiarezza sono, secondo Bonomi, essenzialmente due: Innanzitutto la governance, chi vincera fara proposte che saranno prevedibilmente poi confermata in unassemblea successiva. La seconda questione - ha aggiunto - e chi gestira questa banca. Due elementi che oggi mancano. Bonomi ha posi sottolineato che il cdg ritiene di dover rimanere imparziale in questa campagna. Lintroduzione del duale - ha prosegui to - ha dato alla banca un cdg indipendente e apolitico e quindi il consiglio non prende posizioni e non usa gli strumenti banca per influenzare questa elezione. Deve solo assicurarsi che ci sia unassemblea trasparente e chiara, ha concluso. 5. BPM: +35% A 139 MLN UTILE NORMALIZZATO 9 MESI Radiocor - La Banca Popolare di Milano ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 134,4 milioni, a fronte della perdita da 105,9 milioni dello ste sso periodo del 2012. Lutile normalizzato e di 138,8 milioni, in crescita del 34,8% annuo. I proventi operativi sono saliti del 9,7% a 1,3 miliardi, con margine di interesse a 631 milioni (-4%) e commissioni nette a 402 milioni (+13,5%). Gli oneri operativi si sono attestati a 738 milioni (+0,4%), per un rapporto cost/income migliorato di 5,3 punti percentuali al 57,7%. Sul fronte dei coefficienti patrimoniali, il core tier 1 e al 7,25%, mentre il dato pro forma al netto dei requisiti prudenziali aggiuntivi imposti da Bankitalia e comprensivo dellannunciato aumento di capitale da 500 milioni e pari al 10,32%. 6. MEDIOLANUM: M. DORIS, RISULTATO RECORD 2012 RAGGIUNGIBILE NEL 2013 Radiocor - Se raggiungessimo il risultato del 2012, io sarei molto soddisfatto ed e raggiungibile effettivamente. Pero difficile dire adesso che sicuramente ce la faremo. Per Massimo Doris, vicepresidente di Mediolanum, oltre che amministratore delegato e direttore generale di Banca Mediolanum, il 2013 puo ripetere landamento record del 2012, chiuso con utili per 351 milioni di euro, dopo che i primi nove mesi dellanno hanno gia assicurato un risultato netto di 301,2 milioni. Tuttavia - aggiunge Doris in un colloquio con Radiocor-Il Sole 24 Ore - e difficile sbilanciarsi adesso su fine anno, perche abbiamo un conto economico abbastanza volatile a causa delle commissioni di performance e della valutazione degli investimenti a fair value. Noi abbiamo parecchi titoli di Stato in portafoglio, quello puo far spostare anche abbastanza il conto economico. In ogni caso il quarto trimestre si presenta molto bene. Ottobre e stato un mese straordinario come raccolta e anche come inserimento di nuovi family banker, spiega Doris. Quindi non vedo allorizzonte cose che possano interrompere questa marcia di raccolta e di crescita. Sono molto positivo anche sullultimo trimestre. A proposito delle intenzioni sul pay-out nel 2013 Doris ha detto: Stare attorno a un pay-out del 50% e qualcosa che siamo in grado di fare. Abbiamo la strategia di pagare attorno al 50% dellutile netto consolidato, penso che non dovremmo discostarci da questo, anche se e un po presto per dirlo, perche lo vedremo a fine anno. Oggi il gruppo ha annunciato un acconto di dividendo di 0,10 euro per azione. Giuliana Licini 7. PARMALAT: TRIBUNALE DI PARMA, NO AD ANNULLAMENTO OPERAZIONE LAG Radiocor - Il Tribunale civile di Parma non ha annullato loperazione di acquisto di Lag da parte di Parmalat. Secondo quanto si apprende i giudici hanno depositato il decreto ieri al termine del procedimento avviato su denuncia di azionisti di minoranza del gruppo che lamentavano attivita contrarie agli interessi della societa al momento dellacquisto di Lag. Il Tribunale ha anche deciso di non revocare il cda e, quindi, di non nominare il commissario che avrebbe dovuto riconsiderare lacquisizione di Lag. Di conseguenza loperazione resta confermata. Il Tribunale ha comunque chiesto la sostituzione del consigliere Marco Reboa. 8. BANCHE: REPORT BANKITALIA, INVESTIRE IN BTP CONVIENE PIU CHE DARE PRESTITI Radiocor - Alle banche continua a convenire investire la liquidita in titoli di Stato italiani piuttosto che in finanziamenti: i rendimenti unitari dei prestiti al netto delle rettifiche sono di poco inferiori al 2% mentre quelli sui titoli del debito sovrano italiano rendono nel semestre in corso oltre il 2,5 per cento. La verita si evince da un report della Banca dItalia che fotografa anche una dicotomia di comportamento tra gli istituti di credito. Le banche piccole e minori continuano ad acquistare titoli di Stato italiani mentre le cinque grandi a settembre hanno effettuato disinvestimenti netti che hanno contribuito a far registrare allintero sistema (tra luglio e settembre) vendite nette di titoli per circa 10 miliardi. Un alleggerimento del portafoglio del sistema favorito anche dal rimborso parziale delle Ltro della Bce. A fine giugno - si legge nel Rapporto sulla stabilita finanziaria - le banche italiane avevano in portafoglio titoli di Stato pe r 396 miliardi (321 miliardi sei mesi prima) e a fine settembre via Nazionale stima uno stock di circa 10 miliardi. Un grafico del Rapporto, tuttavia, continua ad indicare, ancora a settembre, acquisti netti da parte della categoria banche piccole e minori. Questultima, tra laltro, sta aumentando la vita media residua del portafoglio di titoli di Stato da 3 a 3,2 anni mentre per lintero sistema bancario italiano e scesa da 5,8 a 4,3 anni. 9. BANCHE: BANKITALIA, PER PASSARE ESAMI BCE MANCANO 1,2 MLD DI CAPITALE Radiocor - Alle quindici banche italiane impegnate con gli esami della Bce, in vista del loro passaggio sotto la Vigilanza unica di Francoforte dal 2014, mancano complessivamente 1,2 miliardi di capitale per superare la prova. Lo rivela la Banca dItalia nel Rapporto sulla stabilita finanziaria. Via Nazionale non indica quali siano le banche sulle quali e gia elevata lattenzione della Vigilanza italiana e alle quali sono state rivolte richieste per la necessaria ricapitalizzazione. Il fabbisogno di capitale e pari a circa l1 per cento delle attivita ponderate per il rischio complessive dei 15 istituti. Il calcolo di via Nazionale riguarda lanalisi della qualita degli asset delle banche da parte della Bce (asset quality review - AQR) che imporra di rispettare un ratio di capitale di qualita migliore (common equity tier1 - CET1) pari all8% sulla base della normativa in vigore dal prossimo primo gennaio. Per i primi 15 gruppi italiani, si legg e nel Rapporto, il rapporto CET1 medio, calcolato sui dati al 30 giugno scorso, sarebbe pari al 9,5% ma alcuni intermediari resterebbero al di sotto della soglia minima richiesta dell8 per cento. 10. TELECOM: CATRICALA, AZIENDA SI METTA IN TESTA DI SCORPORARE LA RETE Radiocor - Lo scorporo della rete di Telecom italia e ancora una idea necessaria per il Paese, dobbiamo attuarla. Telecom se lo deve mettere in testa, non possiamo accontentarci dellequivalence of input (la parita totale di accesso per gli altri operatori, ndr) che dovevano gia aver fatto lanno scorso tanto e vero che lAntitrust li ha multati. Lo ha detto il vice ministro dello Sviluppo economico, Antonio Catricala nel corso del suo intervento a un convegno. Catricala ha ribadito che non mi piacciono gli espropri, sono un liberista, ma serve lo scorporo societario con una buona quota in capo a Cassa depositi e prestiti. E un obiettivo da perseguire, non credo che il Governo possa abbandonare questa proposta. Catricala ha infine aggiunto che in Telecom Italia devono spiegare cosa possano offrire in alternativa, e credo che possano offrire poco. 11. MEDIOLANUM: +3% A 301 MLN UTILE NETTO 9 MESI, ACCONTO DIVIDENDO 0,10 EURO Radiocor - Il gruppo Mediolanum ha segnato nei primi nove mesi dellanno un utile netto consolidato di 301,2 milioni, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il totale della masse gestite e amministrate si e attestato a 55,29 miliardi, con un progresso del 9% rispetto al 30 settembre 2012 e del 7% rispetto allinizio del 2013. Il cda ha deliberato la distribuzione di un acconto di dividendo di 0,10 euro per azione, a partire dal 21 novembre con stacco cedola al 18 novembre. 12. GENERALI: RILEVA 33% CITYLIFE DA ALLIANZ E DIVENTA SOCIO UNICO Radiocor - Nuovo piano industriale per CityLife, limportante progetto immobiliare in costruzione a Milano. Generali e Allianz hanno concordato un investimento diretto nelle torri Isozaki e Hadid dove - precisa una nota - verranno concentrate le attivita milanesi delle due societa. Lintesa prevede che Allianz acquisti la Torre Isozaki e una parte della componente residenziale del progetto per un totale di 367 milioni di euro e che Generali rilevi il 33% detenuto da Allianz in Citylife, per un valore di 109 milioni di euro, a cui si aggiungeranno i versamenti effettuati da settembre alla data del closing. A completamento delloperazione, Generali sara socio unico di CityLife. Dopo la costruzione, Generali e Allianz si impegnano ad occupare le due torri. Il closing dellaccordo e previsto entro la fine del 2013. 13. BOT: RENDIMENTO ANNUALI IN CALO ALLO 0,688%, NUOVO MINIMO STORICO Radiocor - Nuovo minimo storico per il rendimento dei BoT annuali. Nellasta di oggi il tasso medio lordo dei titoli a 12 mesi e sceso di 0,31 punti rispetto allasta precedente attestandosi allo 0,688%, leggermente piu in alto delle attese degli operatori (che ieri indicavano un livello intorno allo 0,63%) ma comunque ben sotto il precedente minimo storico dello 0,703% segnato lo scorso maggio. Buona la domanda, che si e attestata a 11,686 miliardi di euro a fronte dei 6,5 miliardi offerti e interamente assegnati. Il rapporto tra domanda e offerta risulta di 1,80. 14. FIAT: BOND IN FRANCHI 4 ANNI, CEDOLA DEL 4%, MANDATO A CS E UBS Radiocor - Fiat, per il bond in franchi svizzeri annunciato stamani, ha affidato il mandato alle due maggiori banche elvetiche: Credit Suisse e Ubs. Loperazione denominata in franchi, secondo quanto apprende Il Sole 24 Ore Radiocor, ha una durata di quattro anni e una cedola del 4%. 15. PUBBLICITA: NIELSEN, A SETTEMBRE FRENA IL CALO DELLA RACCOLTA, -5,8% Radiocor - Il mercato degli investimenti pubblicitari a settembre chiude a -5,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, facendo registrare una riduzione del -14,6% tendenziale per i primi nove mesi, pari a circa 774,5 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I primi otto mesi del 2013 si erano chiusi a -15,8%. Dopo due trimestri molto negativi, rispettivamente a -18,7% il primo e -15,6% il secondo, lattuale trend luglio-settembre si attesta a -6% - spiega Alberto Dal Sasso, advertising information services business director di Nielsen - alla luce di cio, possiamo dunque segnalare uninversione di tendenza rispetto alla decrescita, seppur non si possa ancora parlare di ripresa, se pensiamo che il valore assoluto questi primi nove mesi del 2013 corrisponde esattamente alla raccolta del primo semestre 2011. Per dare qualche segnale sulla chiusura dellanno del mercato, ha spiegato ancora Dal Sasso, evidenziamo un recupero di qualche punto legato al rimbalzo tecnico della chiusura nera del periodo omologo 2012. Tra i mezzi, la Tv recupera nel mese di settembre, attestandosi in terreno neutro con una riduzione del -0,6% che porta il dato cumulato gennaio-settembre a -13,1%, grazie al ritorno in positivo di alcuni singoli operatori. ESTERI Dal GIORNALE di Rolla Scolari dal titolo Dagli scienziati al vice ministro. Il giallo dei delitti mirati in Iran. Lauto del vice-mini¬stro sta¬va viaggiando nella par¬te orientale della capitale Tehe¬ran quando due colpi di pistola lo hanno centrato, uno alla te¬sta, uno al petto. Safdar Rahmatabadi¬era il numero due del mi¬nistero dell’Industria iraniano; una poltrona di basso profilo che deteneva anche ai tempi dell’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad. Lassassinio, confermato dallagenzia di stampa di Stato Irna, è avvenu¬to domenica, proprio poche ore dopo la conclusione dei ne¬gozia¬ti a Ginevra tra potenze oc¬cidentali e Iran sul programma nucleare di Teheran. E resta tut¬tora un mistero. La coinciden¬za è stata subito minimizzata dalle autorità locali ma ad ali¬mentare il giallo c’è un’intera scia di omicidi le cui vittime po¬trebbero essere legate alla cor¬sa nucleare di Teheran. Un’altra agenzia di stampa iraniana, citando fonti della po¬lizia nella capitale, ha parlato di motivi personali dietro allomi¬cidio. I due colpi di pistola, han¬no ¬detto gli agenti che stanno la¬vorando allinchiesta, sarebbe¬ro partiti dallinterno dellauto. È già accaduto, e più di una volta, che negli ultimi anni, in Iran, personaggi legati alla sfe¬ra pubblica siano stati obiettivo di omicidi e proprio nelle scor¬se se¬ttimane altre due morti vio¬lente hanno sollevato preoccu-pazione. Un giudice è stato ucci¬so nella provincia del Sistan- Ba¬luchistan, al confine con lAfghanistan e il Pakistan, da un gruppo islamista sunnita e le Guardie rivoluzionarie stareb¬bero indagando sulla morte di un loro membro, anche se pub¬blica¬mente hanno negato lipo¬tesi dellomicidio. Non sono pe¬rò queste morti ad alimentare da mesi speculazioni su una guerra segreta tra servizi di in¬telligence. Tra il 2007 e linizio del 2012, infatti, cinque scienziati irania¬ni sono stati uccisi, alcuni men¬tre di recavano sul posto di lavo¬ro. Gli uomini lavoravano tutti al controverso programma nu¬cleare nazionale che per Tehe¬ran ha scopi civili ma che per i governi occidentali, Israele e le corti del Golfo nasconde inve-ce un già avanzato potenziale militare. Stati Uniti e Unione eu¬ropea impongono per questo da anni sanzioni e misure eco¬nomiche al Paese. Il delitto ol¬tretutto arriva proprio nei gior¬ni in cui, a Ginevra, i cinque membri del Consiglio di Sicu¬rezza più la Germania hanno trattato con i negoziatori irania¬ni a un accordo¬ per ora saltato - sul ridimensionamento del piano nucleare degli ayatollah. Tra i Paesi che più temono un Iran atomico c’è Israele, che non ha mai nascosto dessere pronto ad azioni militari con¬tro le installazioni nucleari ira¬niane in caso Teheran ottenes¬se la bomba atomica. Proprio ie¬ri, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato, dopo il fallimento delle trattative del week-end a Ginevra. I colloqui riprenderanno il 20 novembre e questa pausa potrebbe essere utile per ottenere «un accordo migliore», ha detto. Se il tanto discusso attacco israeliano finora non è stato ne¬cessario, tra i due Paesi sarebbe già attiva una non provata guer¬ra dintelligence. Il regime de¬gli ayatollah accusa infatti Israe¬le e i suoi alleati occidentali des¬sere dietro lassassinio dei suoi scienziati nucleari, lultimo uc¬ciso nel gennaio 2012 quando un motociclista sconosciuto ha fiancheggiato la sua Peugeot 405 e appoggiato alla carrozze¬ria dellautomobile una bomba magnetica. Israele non ha mai commentato questi fatti e gli Stati Uniti hanno sempre nega¬to ogni coinvolgimento. CORRIERE della SERA di Viviana Mazza dal titolo «Donne arabe sconfitte dalle primavere». LEgitto post-rivoluzionario non è un Paese per donne. Oggi, la nazione simbolo della Primavera araba si rivela la peggiore per i diritti femminili nel mondo arabo, peggiore dellArabia Saudita dove le donne sono trattate come eterne minorenni ed è proibito loro anche guidare lauto, della Siria, dove sono usate come «armi di guerra» con rapimenti e stupri sia da parte del regime che di alcuni gruppi ribelli, e dello Yemen, dove un quarto sono sposate prima dei 15 anni (tutti Paesi che comunque seguono di poco). Al secondo posto, dopo lEgitto, cè lIraq, «più pericoloso per le donne oggi che ai tempi di Saddam Hussein». Invece, le Isole Comore, piccolo arcipelago nellOceano Indiano, è il migliore di tutti i membri della Lega Araba: benché non garantisca la libertà di espressione politica, non discrimina le donne in caso di divorzio, in politica (il 20% dei ministri) né sul posto di lavoro (il 35%), «grazie anche alleredità francese nel sistema legale». E la situazione fotografata da un nuovo sondaggio condotto dalla «Fondazione Thomson Reuters» interpellando centinaia di esperti nei 21 membri della Lega Araba più la Siria (sospesa dallorganizzazione nel 2011). «Colpisce — spiega al Corriere Monique Villa, lamministratrice delegata della Fondazione — che i Paesi delle Primavere arabe siano tra gli ultimi». Dalle stesse donne che hanno lottato al fianco degli uomini per il cambiamento sociale, ci si aspetta che tornino tra le mura domestiche. In politica, per esempio, 987 egiziane si sono candidate alle elezioni del 2012, e 9 sono state elette; in Siria, prima dellinizio delle rivolte il 13% dei giudici erano donne, una percentuale subito ridottasi e di incerto futuro. Il 99% delle egiziane afferma di aver subito molestie in strada, un fenomeno «endemico, socialmente accettato e mai punito». E un dato simile a quello che si registra in Yemen, ed è in crescita perfino in Tunisia. «La Tunisia era un paese baluardo dei diritti delle donne nella regione, dove laborto è stato legalizzato nel 1965 prima che in Italia — nota Monique Villa — e ci sorprende ritrovarla oggi più vicina allAlgeria che alle isole Comore». Il sondaggio usa sei indicatori: «misura» la violenza contro le donne, i diritti riproduttivi e gli spazi in famiglia, società, economia e politica. Corrispondono ad altrettanti aspetti della «Convenzione Onu sulleliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne», di cui peraltro sono firmatari 19 dei Paesi esaminati: il problema è che molti rifiutano gli articoli relativi alla vita familiare, perché visti in conflitto con la sharia, la legge islamica. Così restano in vigore leggi ostili alle donne, come in Egitto, dove una musulmana che sposa un uomo di altra fede rischia di essere incriminata per apostasia e di vedere i propri figli messi sotto tutela di un uomo musulmano, o in Iraq dove cè uno sconto di pena per gli omicidi di donne «disonorate». Di buone notizie ce ne sono poche nel rapporto, «ma è una fotografia, e le rivoluzioni hanno alti e bassi e richiedono tempo: speriamo che nei prossimi anni la situazione cambi». Emerge anche che «la stabilità e la ricchezza favoriscono i diritti delle donne». Le monarchie ricche del Golfo come Kuwait, Oman, Qatar sono ai primi posti, dopo le Comore. E il caso dellIraq fa riflettere sulle conseguenze di imprese come lesportazione della democrazia. «In Iraq, dove sotto Saddam le donne lavoravano — continua la CEO di Thomson Reuters — linvasione americana non ha migliorato la loro vita: ha lasciato 1,6 milioni di vedove e un tasso femminile di occupazione al 14,5%». Non vuol dire che nelle dittature le donne se la passino meglio che in democrazia, ma che i fattori che determinano i loro diritti sono tanti. «Il Libano, ad esempio, dà alle donne il diritto di voto, ma se trentanni fa era la Svizzera del Medio Oriente oggi è reso instabile dalla guerra e dal radicalismo». I pezzi del mosaico sono tanti: per il momento compongono unimmagine cupa del Medio Oriente al femminile. CHIESA Propaganda Fide’S!-di Alessandro Ferrucci e Carlo Tecce per Il Fatto Quotidiano Ancora un ceffone di papa Francesco: La doppia vita di un cristiano fa male, tanto male. Chi fa donazioni per la Chiesa e ruba ai poveri e allo Stato va gettato in mare. I corrotti sono putridi. Un pezzo di doppia Chiesa, che non fa opere di bene e ansima per laffare facile, la trovate nel gomito di sampietrini che anticipa piazza Navona, la pregiata via Zanardelli, tra il Tevere e la Cassazione. Ingresso di un palazzo depoca, suggestivo e imponente, proprietà vaticana. Limpalcatura segnala ristrutturazioni frenetiche, urgenti. Portale di legno spalancato, vetrina soffusa a scomparsa e un bancone sbrilluccicoso con due ragazze gentili. Di fronte a una statua di gesso con la testa mozzata, attrazione da circo per i turisti più distratti, ci sono tre stelle dorate, non i tre voti religiosi: castità, povertà, obbedienza. Questo è lalbergo di lusso di Propaganda Fide, il dicastero che coordina le attività missionarie e gestisce un patrimonio immobiliare di miliardi e dovrebbe, pare, evangelizzare i popoli. Qui i popoli vengono ospitati, a pagamento ovvio. In stanze di lusso con splendidi falsi dautore in olio su tela, divani di pelle sintetica, vasi di plastica simil porcellana: 100 o 150 euro a notte, le esenzioni fiscali per il Vaticano creano un mercato incredibile. Propaganda Fide ha stravolto il terzo e il quarto piano di via Zanardelli 23: no, non è roba vecchia che la vecchia Chiesa conserva. La concessione è di fine aprile con Jorge Bergoglio già nominato pontefice e divenuto Francesco. Lultima inaugurazione è di settembre e le pareti emanano pittura fresca. Il libro per lasciare un ricordo scritto è strapieno di messaggi in inglese o tedesco. Per fare cassa Propaganda Fide ha affidato al Burcardo srl la gestione di questi appartamenti. Società con piccolo capitale versato, fondata appena cinque anni fa, lamministratore del Burcardo si chiama Maurizio Stornelli, fratello di Sabatino, ex altissimo dirigente di Finmeccanica e di Selex Service Management (era ad). Gli Stornelli sono stati coinvolti in uninchiesta dei magistrati di Napoli: appalto Sistri, tracciabilità dei rifiuti e violazione sui contratti pubblici. La retata di aprile ha provocato 22 arresti, nel gruppo cerano anche i fratelli Stornelli. Burcardo ha numerose strutture, sempre di Propaganda Fide: vasche idromassaggio, carte da parati, lettoni stile Putin. Linvestimento è ghiotto e così il dicastero di cardinal Fernando Filoni vuole trasformare in albergo lintero palazzo di via Zanardelli, per due piani ancora affittato a un negozio di orologi dal 1986 e a uno studio legale dal 1954. Propaganda Fide vuole rescindere i contratti di locazione e aumentare , anzi raddoppiare il numero di camere, forse 14 non sono sufficienti. E poi la terrazza che sormonta langolo di piazza Navona, open bar dove servono aperitivi con vista Cupolone e ti invitano a fumare in posacenere da bancarella, sarebbe sfruttata a regime, al massimo. Le lettere per il contenzioso sono già partite, ma sarà impossibile far desistere il dicastero. Non sarebbe il primo sfratto. Centinaia di piccole e antiche case, distribuite negli anni 50 e 60 ai ristoratori dei Castelli Romani che lavoravano nella Capitale, a tante vedove con figli, a orfani con parenti, sono già liberi da tempo. E nessuna carta bollata ha fermato il Vaticano. E nessuno scrupolo ha fermato i doppi cristiani che volevano il guadagno facile, lucravano e lucrano su donazioni di fedeli che volevano finanziare la Chiesa per finanziare i più deboli. Francesco disse: I conventi chiusi vanno dati ai rifugiati, non vanno fatti alberghi. A Propaganda Fide non ascoltano il Papa oppure il Papa non riesce a farsi ascoltare. Perché i conventi restano chiusi, ma di alberghi il Vaticano ne apre uno al mese. CULTURA e SPETTACOLO RAI,ci si prepara per Marzo-di Marco Castoro per Lanotizia (lanotiziagiornale.it) Caos calmo in Rai. Apparentemente tutti in coperta in attesa di sapere se il governo Letta reggerà lurto, oppure se si andrà a nuove elezioni. In realtà tutti si muovono per dare più frutti allorticello. Per il momento si irriga. Uno dei nodi principali da sciogliere è la nomina dei corrispondenti esteri. Una questione che non viene affrontata da 8 mesi. Tutto ruota intorno ad Antonio Preziosi, il direttore di Radio1 e del Giornale radio. Per il diretto interessato, nella testa dei vertici di Viale Mazzini, ci sarebbe la poltrona di corrispondente di Bruxelles. Ma almeno per ora il destinatario sta rispedendo la proposta al mittente. Riuscirà Luigi Gubitosi a convincerlo? Come suo successore il diggì avrebbe in mente Marcello Sorgi, lunico dei tre papabili in corsa per la direzione del Tg1 che non ha ancora ricevuto una poltrona (gli altri due erano Mario Orfeo e Monica Maggioni). Ma difficilmente lUsigrai farebbe passare una nomina esterna. In corsa per la poltrona radiofonica cè sempre Gerardo Greco il conduttore di Agorà che ormai ha lasciato la sede di New York per tornare in Italia. Al suo posto cè da mesi Manuela Moreno del Tg2 che merita una conferma (tra laltro anche Greco era in organico del tiggì diretto da Marcello Masi). Bisogna però prestare attenzione anche a Tiziana Ferrario che dopo aver vinto il contenzioso aspetta dallazienda una collocazione degna. Per lei si è pensato a New York, ma anche a Londra o Mosca, due sedi Rai molto importanti, attualmente occupate da due corrispondenti che rischiano un giro di valzer, Antonio Caprarica e Giovanni Masotti.Parole, parole, parole. «Il giornalismo è una professione bellissima, che ha una grande responsabilità: quella di dovere informare. Ed è quindi fondamentale farlo con equilibrio, accuratezza e autorevolezza. Per la Rai è importante fare giornalismo dinchiesta autorevole. Ci sono tanti giornalisti iscritti allalbo, ma quanti sono autorevoli?». Frasi indelebili pronunciate dal dg Gubitosi in occasione del premio Roberto Morrione, il giornalista scomparso nel 2011, direttore di Rai International e fondatore di Rainews24. In sovrapposizione a Gubitosi, per usare un termine televisivo, il presidente Anna Maria Tarantola ha dichiarato: «si parla tanto del fatto che la Rai sia servizio pubblico e debba essere pluralista. Un pluralismo intelligente, politico non partitico, che dia voce a tutti». Belle parole, non cè dubbio. A qualcuno hanno ricordato lo spot della dolce Euchessina prima di andare a nanna. Ma la Rai non è la testata più lottizzata dai partiti? Non sarebbe meglio evitare questi discorsi? BRUCE Di Piero Negri per LaStampa.it A Oslo, alla prima tappa europea del suo tour 2013, lavevamo visto indossare un orecchino a a forma di croce. E lui ci aveva spiegato: «Mi sento come Al Pacino nel Padrino: più cerco di uscirne, più mi spingono dentro. Ho avuto uneducazione cattolica, e dunque cattolico lo sarò sempre, almeno in parte, e si capisce bene dalla mia musica. Ho trascorso otto anni della mia vita in una scuola cattolica, tutte le mattine sono stato indottrinato, e non lo dico solo in senso negativo: per un bambino quello è un mondo molto poetico, e anche molto drammatico, spettacolare». A forza di raccontarlo, nelle canzoni e nelle interviste, se nè accorta anche la Rutgers University di New Brunswick, New Jersey, che ha annunciato il primo corso universitario di Teologia springsteeniana. Le matricole dal prossimo anno potranno scegliere di frequentare il seminario del professor Azzan Yadin-Israel, che coprirà il rapporto tra Dio e il Boss da «Greetings From Asbury Park, N.J.» (1973) a «Wrecking Ball» (2012). «Da un punto di vista teologico - ha detto Yadin-Israel - i motivi dominanti sono la redenzione (la traversata del deserto e lingresso nella Terra promessa) e la santità quotidiana. Springsteen porta i simboli religiosi nelloggi, nel nostro mondo di tutti i giorni. E negli ultimi album, poi, la fede è il tema principale delle canzoni».Yadin-Israel, professore associato di studi ebraici, normalmente si occupa di letteratura rabbinica, ma crede molto anche in Springsteen, che segue fin dalle scuole medie. AFORISMIASSIOMI Il coraggio è l’arte di avere paura senza che gli altri se ne accorgano.
Posted on: Tue, 12 Nov 2013 18:43:32 +0000

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