Pezzo sanità per campagna nazionale SEL “verso le europee - TopicsExpress



          

Pezzo sanità per campagna nazionale SEL “verso le europee 2014” La salute è un diritto tutelato dalla nostra Costituzione e dev’essere garantito da un sistema sanitario nazionale pubblico e universalistico. Siamo contrari alle proposte di incentivare il ricorso alle assicurazioni individuali o collettive per ridurre la spesa sanitaria pubblica. I tagli lineari alla spesa sanitaria operati in questi anni non hanno prodotto una maggiore efficienza, ma solo riduzione di servizi e maggiori costi per il singolo cittadino. Vogliamo una sanità di qualità per tutti, ricchi e poveri, sostenuta fondamentalmente dalla fiscalità generale. Proponiamo un abbattimento e rimodulazione dei tickets secondo criteri di maggiore equità basati sul reddito, finalizzati solo ad una maggiore appropriatezza delle prestazioni sanitarie. Vogliamo agire su tre livelli. Politiche sui determinanti generali di salute in ambiente di vita e di lavoro: investire maggiormente sulla prevenzione collettiva (anche con nuove politiche di assistenza alle microimprese e revisione dell’assetto organizzativo con unificazione dei servizi di tutela ambientale e prevenzione). Potenziamento della sanità territoriale e tutela salute mentale: coordinare il lavoro dei medici di famiglia con quello dei medici e degli specialisti tramite strutture come le case della salute. Qualità della rete ospedaliera: non solo per mezzo della riduzione dei posti letto, che va sempre compensata dall’aumento dei servizi territoriali. Per quanto riguarda il sistema di governo del servizio sanitario nazionale proponiamo: superamento dell’aziendalizzazione delle ASL che ha prodotto una prevalenza degli obiettivi economici su quelli della salute; revisione di un federalismo che in questi anni ha contribuito ad accrescere le differenze in termini di salute ed accesso alle prestazioni sanitarie tra le regioni; separazione tra attività pubblica e privata; abbattimento liste d’attesa, anche attraverso un impegno sul consumismo sanitario ed eccessivo consumo di farmaci; ridefinizione dei criteri di nomina dei direttori generali delle ASL e dei primari per renderli più trasparenti e non più sottoposti al potere politico; eliminazione dei rapporti di lavoro precario, che non hanno prodotto risparmi, ma piuttosto demotivazione degli operatori e minore qualità della prestazione; promozione della partecipazione degli operatori, dei cittadini e dei comuni alle scelte organizzative.
Posted on: Sun, 07 Jul 2013 20:05:11 +0000

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